A Song of Ice and Fire

Venerdì ho visto anch'io l'ultima puntata della stagione - non male anche se hanno forse cercato di infilarci dentro troppi personaggi e alcune scene lasciavano molto a desiderare (tipo l'ultima di jon e ygritte, o quella tra varys e shae).

L'episodio del red wedding invece secondo me poteva essere fatto molto meglio se fosse stato più fedele al libro. Nella versione TV va tutto bene, tutti contenti finchè si scatena l'inferno. Shock assicurato ma valore artistico bassino, compresa la morte di Catelyn che alla fine risulta molto poco drammatica. La lettura di quel capitolo del libro invece già dalla prima riga è una delle esperienze più ansiogene che si possano immaginare, carico di presagi e filtrato dal senso di disagio del personaggio dal cui punto di vista è scritto (Catelyn) senza però che si riesca a immaginare la portata della tragedia che sta per compiersi. Secondo me per come è scritto è un vero capolavoro.

Per chi volesse leggerlo e capire cosa si perde a guardare solo la serie senza leggere i libri, lo trova qui:
http://cdn1.vnetrix.com/A.Storm.of.Swords-Catelyn.pdf ;)

nella serie devono un po' stringere i tempi ed adattarsi coi pochi minuti che hanno. Secondo me è fatto anche troppo bene, il fatto che io e molti dei miei amici ci siano rimasti di sale oltre ogni livello lo testimonia. Molti di quelli che conosco che hanno letto i libri dicono comunque che su carta stampata è tutta un'altra roba...
 
Io adoro il genere fantasy, ma per motivi di tempo non mi azzardo ad avventurarmi in certi universi. Se mi metto a leggere, facciamo un esempio, un libro relativo all'universo di Arda non avrò pace finché non avrò letto tutti i relativi libri, le lettere di Tolkien, non saprò a memoria la cronotassi dei re di Rohan, leggere elfico e quant'altro (come di fatti è). Per me si trasforma in un lavoro a tempo pieno dal cuale mi costa parecchio uscirne e da studente non posso permettermelo e pertanto evito come la peste i libri di George Martin, perché so che se iniziassi non ne uscirei più.
Però per principio non vedrò mai la serie prima di leggere i libri questo è sicuro.

Ricordo solo di avere giocato con amici al gioco da tavolo. Uno di quei giochi strategici e cervellotici che possono durare tre giorni ininterrottamente.
 
Io adoro il genere fantasy, ma per motivi di tempo non mi azzardo ad avventurarmi in certi universi. Se mi metto a leggere, facciamo un esempio, un libro relativo all'universo di Arda non avrò pace finché non avrò letto tutti i relativi libri, le lettere di Tolkien, non saprò a memoria la cronotassi dei re di Rohan, leggere elfico e quant'altro (come di fatti è). Per me si trasforma in un lavoro a tempo pieno dal cuale mi costa parecchio uscirne e da studente non posso permettermelo e pertanto evito come la peste i libri di George Martin, perché so che se iniziassi non ne uscirei più.
Però per principio non vedrò mai la serie prima di leggere i libri questo è sicuro.

Ricordo solo di avere giocato con amici al gioco da tavolo. Uno di quei giochi strategici e cervellotici che possono durare tre giorni ininterrottamente.

Se ti piace leggere romanzi e ancor più se adori il fantasy non puoi non leggere le cronache: sono l'apice del genere. Poi beh basta moderare e studi nel frattempo mica ti devi trasferire oltre la barriera :D

Bella intervista a George:

George R.R. Martin: The Complete Unedited Interview

Lettura un po' lunga, ma decisamente interessante e divertente.

Interessante la parte dove parla delle seghe mentali a riguardo del gap di cinque anni nella storia. Si continua ad aspettare......
 
Se ti piace leggere romanzi e ancor più se adori il fantasy non puoi non leggere le cronache: sono l'apice del genere. Poi beh basta moderare e studi nel frattempo mica ti devi trasferire oltre la barriera :D

Prima o poi le leggerò, ormai me ne hanno parlato troppo. Però definirle l'apice... Sono un Tolkieniano fondamentalista e il massimo che gli concedo è che sia il migliore dopo tolkien. Il profondo amaro in bocca lasciatomi da quelle mezze calzette di cicli quali Eragon e Shannara, mi ha un po'fatto passare la voglia della lettura. Pero sembra che questo valga proprio la pena.
 

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Prima o poi le leggerò, ormai me ne hanno parlato troppo. Però definirle l'apice... Sono un Tolkieniano fondamentalista e il massimo che gli concedo è che sia il migliore dopo tolkien. Il profondo amaro in bocca lasciatomi da quelle mezze calzette di cicli quali Eragon e Shannara, mi ha un po'fatto passare la voglia della lettura. Pero sembra che questo valga proprio la pena.

Eragon e shannara mi avevano rivoltato già ai tempi, vanno bene giusto per accendere la stufa o far spessore sotto qualche tavolo ciondolante. Fidati che la profondità narrativa che raggiungono le cronache non l'ho trovata neanche in quello che viene sempre additato come il top del genere e cioè tolkien. Mettersi a fare classifiche poi è sempre inutile: primo o secondo che sia, ti consiglio di leggere martin. Lo consiglio tranquillamente anche a gente che non ha mai apprezzato il fantasy e non ho mai sentito lamentele, se non per il fatto di trovarsi poi dipendenti :D
 
Prima o poi le leggerò, ormai me ne hanno parlato troppo. Però definirle l'apice... Sono un Tolkieniano fondamentalista e il massimo che gli concedo è che sia il migliore dopo tolkien. Il profondo amaro in bocca lasciatomi da quelle mezze calzette di cicli quali Eragon e Shannara, mi ha un po'fatto passare la voglia della lettura. Pero sembra che questo valga proprio la pena.


Anch'io adoro Tolkien, ma secondo me se prendi il Signore degli Anelli e ASOIAF sono quasi due generi diversi, non so neanche se ha senso paragonarli. In senso lato sono fantasy tutti e due, ma in Martin gli elementi classici delle serie fantasy (draghi, magia, ecc.) sono quasi in secondo piano e ci sono invece tantissimi elementi geopolitici quasi da romanzo storico che in Tolkien non trovi. Senza contare che c'è molta più violenza e molto meno "bene" e "male" assoluti.

L'unica mia remora sarebbe caso mai cominciare una serie che non sarà completa ancora per parecchi anni (se mai lo sarà). Però alla fine anche se la serie non venisse mai completata penso sarei comunque contento di aver letto i libri che ho letto. Quindi concordo con Epaps. Studia di meno e leggi di più. :D
 
Ok. Mi avete convinto. Lunedì vado in libreria :D

Bravo, ottima scelta, fidati che non te ne pentirai. Al di là di giudicarla superiore o inferiore a tolkien, che sono poi solo seghe mentali, è una serie che merita assolutamente di essere letta. Un vero capolavoro sui generis
 
Mi sono appassionato molto a questa saga, unico appunto da fare non all'autore ma alla Mondadori per la scandalosa edizione italiana... Non puoi suddividere 5 volumi in 12 senza nemmeno far capire l'hai divisi... Per come sono impostati, uno che non conosce la saga e va in libreria, si trova davanti per esempio l'8° volume mondadori e non ha la minima idea che in realtà è soltanto una parte di un libro che fa parte a sua volta di una saga ben più grande...
Per non parlare poi della traduzione che secondo me lascia abbastanza a desiderare in alcuni punti...
 
Dunque dunque dunque. Il mio giudizio dopo avere quasi finito il primo libro.

Senza dubbio la trama è molto più intricata di quella dell'universo di Arda... La geopolitica è molto più interessante, e c'è molta meno magia, il che la rende in parte più vicina e gustosa...
Ma non si avvicina per niente ne alla qualità oggettiva lettereria (lo stile intendo) del grande Tolkien, ne alla sua genialità. Tolkien non ha creato una storia. Lui prima si è divertito a creare delle lingue coi loro numerosi dialetti, dei popoli con le loro tradizioni, costumi, modi di pensare. Ha creato un pantheon, una storia geologica. Un mondo intero insomma! Poi ha inventato una storia per dare uno scopo a questo mondo. Martin ha creato una storia e adattato il mondo di conseguenza impoverendo il complesso. Di Westeros si sa solo il necessario per la trama, pecca che anche Alagesia presenta. Per capirci: fate caso ai nomi. In Tolkien i nomi hanno un etimologia in una determinata lingua de Arda e non si trovano nomi del mondo reale (ispirati si). In Martin si trovano spesso nomi reali oltrepassando così quella sacra linea tra il nostro mondo e il loro.

Pertanto, saga straordinaria e interessantissima, ma Tolkien...
 
Dunque dunque dunque. Il mio giudizio dopo avere quasi finito il primo libro.

Senza dubbio la trama è molto più intricata di quella dell'universo di Arda... La geopolitica è molto più interessante, e c'è molta meno magia, il che la rende in parte più vicina e gustosa...
Ma non si avvicina per niente ne alla qualità oggettiva lettereria (lo stile intendo) del grande Tolkien, ne alla sua genialità. Tolkien non ha creato una storia. Lui prima si è divertito a creare delle lingue coi loro numerosi dialetti, dei popoli con le loro tradizioni, costumi, modi di pensare. Ha creato un pantheon, una storia geologica. Un mondo intero insomma! Poi ha inventato una storia per dare uno scopo a questo mondo. Martin ha creato una storia e adattato il mondo di conseguenza impoverendo il complesso. Di Westeros si sa solo il necessario per la trama, pecca che anche Alagesia presenta. Per capirci: fate caso ai nomi. In Tolkien i nomi hanno un etimologia in una determinata lingua de Arda e non si trovano nomi del mondo reale (ispirati si). In Martin si trovano spesso nomi reali oltrepassando così quella sacra linea tra il nostro mondo e il loro.

Pertanto, saga straordinaria e interessantissima, ma Tolkien...

Primo libro in italiano? Quindi ad ora hai letto moooolto meno di un decimo dell'opera e parti già in quarta con giudizi sul mondo in cui si svolge la trama? Cmq scusa se te lo dico ma leggere, ascoltare, fare una qualsiasi cosa partendo già con l'idea di trovarci bachi in confronto al proprio stereotipo non mi sembra il miglior approccio. Spero che tu la prenda come una critica buona. Io per primo avevo tirato fuori il confronto ma dopo un giudizio maturato in seguito a sette libri e migliaia di pagine di narrazione e sottolineando come in fondo fregasse poco chi ce l'avesse più lungo. Era solo per rendere l'idea della grandezza dell'opera, tutto lì. Quindi consiglio spassionato: non prenderla come una sfida a tolkien altrimenti ti rovinerai la lettura
 
Primo libro in italiano? Quindi ad ora hai letto moooolto meno di un decimo dell'opera e parti già in quarta con giudizi sul mondo in cui si svolge la trama? Cmq scusa se te lo dico ma leggere, ascoltare, fare una qualsiasi cosa partendo già con l'idea di trovarci bachi in confronto al proprio stereotipo non mi sembra il miglior approccio. Spero che tu la prenda come una critica buona. Io per primo avevo tirato fuori il confronto ma dopo un giudizio maturato in seguito a sette libri e migliaia di pagine di narrazione e sottolineando come in fondo fregasse poco chi ce l'avesse più lungo. Era solo per rendere l'idea della grandezza dell'opera, tutto lì. Quindi consiglio spassionato: non prenderla come una sfida a tolkien altrimenti ti rovinerai la lettura

Primo libro della versione correggiuta (ossia i primi due della versione vecchia). Capisco quel che dici, magari ho dato io l'immagine errata, mi sta piacendo un a cifra! Mi ha entusiasmato veramente. Io magari sono stato un po' polemico perché nella mia cerchia di amici ho molti fan di Martin che continuano a farmi la testa quadrata e a compararlo con Tolkien.

In altre parole lo leggerò senz'altro fino alla fine, è bellissimo. Mi piace. E' un toccasana dopo quelle altre serie citate nei post anteriori.
 
Primo libro della versione correggiuta (ossia i primi due della versione vecchia). Capisco quel che dici, magari ho dato io l'immagine errata, mi sta piacendo un a cifra! Mi ha entusiasmato veramente. Io magari sono stato un po' polemico perché nella mia cerchia di amici ho molti fan di Martin che continuano a farmi la testa quadrata e a compararlo con Tolkien.

In altre parole lo leggerò senz'altro fino alla fine, è bellissimo. Mi piace. E' un toccasana dopo quelle altre serie citate nei post anteriori.

Bene, sono contento :HIP
 
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