MTB - Da Cortina d'Ampezzo alla Forcella Ambrizola passando per il rifugio Palmieri (o Croda da Lago)
Finalmente una bella giornata di sole. Da settimane il sabato mattina mi alzavo e trovavo il cielo nuvoloso... che unito alle previsioni catastrofiche mi facevano tornare sotto le coperte con il mio cuscino azzurro.
Stavolta ne approfitto per fare un BIS di gite: Cortina - Forcella Ambrizola e Faloria + Val Padeon.
Da molto tempo volevo testare la salita alla forcella Ambrizola, ai piedi del Becco di Mezzodi, passando per il rif. Palmieri ai piedi della Croda da Lago.
Le informazioni sul giro:
Partenza di questo suggestivo itinerario in località Campo, nei pressi dei campeggi a sud di Cortina. Seguendo l'indicazione per il Lago Pianozes, strada asfaltata 432, che diventa poco dopo sterrata, e sale costante nel bosco fino ai pascoli di Malga Federa.
Dopo un'altra breve salita si giunge allo storico Rif. Palmieri, dal quale si ammira a sud il Becco di Mezzodì e ad ovest il massiccio della Croda da Lago. L'incantevole lago, chiamato Federa o Da Lago, merita una piacevole sosta. L'itinerario procede a DX, lungo l'alta via delle Dolomiti n.1/sent.434, fino a Forcella Ambrizola, su ghiaione. Arrivati al valico potrete ammirare il Monte Pelmo, i Lastoni di Formin e le Rocchette.
Ho lasciato l'auto nei pressi della centralina elettrica dell'Enel in località Campo. Pensavo si trovasse sulla strada che sale a passo Giau man on è così. Per arrivare in località Campo dovete girare a sinistra qualche km prima di Cortina proveniendo dalla strada che sale da Tai di Cadore.
La strada inizialmente è asfaltata ed inizia subito con una costante e sostenuta salita.
Successivamente la salita sarà sempre costante e sostenuta. In alcune recensioni trovate su internet dicevano che è una salita massacrante. Non ci credevo e l'ho voluta provare.
Dopo poche centinaia di metri arrivo al primo bivio. Seguo per laCroda da Lago.
Dopo poche centinaia di metri finalmente la strada diventa sterrata. Ghiaia compatta e media. La salita è sostenuta ma mi sento straordinariamente in forma. I mentri di dislivello da fare sono circa 1200. Faccio i primi 600m in un'ora e senza troppo affanno. Bene.
La strada non lascia respirare. Si sale e si sale e si sale. E' in mezzo al bosco e ci sono pochissimi punti panoramici. La strada invita solamente a tenere bassa la testa ed a salire.
Ho incontrato ZERO persone in bici e zero persone a piedi. Esiste un discutibile servizio navetta che per SOLI 25 EURO ti portano su al rifugio Croda da Lago. Discutibile modo di andare in montagna. Durante la mia salita incontro 2-3 volte queste jeep.
La salita non è panoramica. Fino a prima di Malga Federa si hanno brevi scorci su Tofane e Sorapiss. Ma sono brevi ed isolati.
Qualche km prima della Malga Federa la strada ridiventa asfaltata. Il manto era nuovo, penso che l'abbiama asfaltata in questa stagione. E le pendenze aumentano. Penso sia asfaltata per la pendenza sostenuta. Ecco li ho faticato, ma il panorama iniziava a cambiare. Il paesaggio finalemente iniziava ad aprirsi. Finalmente mi è apparso il Becco di Mezzodì (mia meta) e l'alpeggio di Malga Federa.
Finalmente vedo anche la Malga Federa e la Croda da Lago. Vedo anche la forcella alla quale devo arrivare. E' ancora molto distante. Guardo l'ora ed inizia a balenarmi per la testa che potrei fare due giri quel giorno :think:
Anche il Cristallo ora appare completo e bellissimo. Il mio amato canalone si vede chiaramente. Qui il panorama è delizioso. Si vedono un sacco di Dolomiti. Ma più su sarà ancora migliore!
E si fa vivo anche il Sorapiss. Bellissimo anche lui.
Passo la Malga Federa, chiusa, ed inizio il tratto più pendente della salita. Molti tratti non si possono fare in sella e devo spingere la bici. Si ritorna nel bosco. Sono 200 metri di dislivello che fanno scendere parecchie goccioline dalla faccia, dalle braccia e dalle gambe. Sono una doccia deambulante. E non incontro nessuno tranne la terza jeep.
Finalmente sbocco al Palmieri. Da qui inizia il vero spettacolo. L'ambiente cambia completamente: campo aperto e panorama davvero esorbitante. Come se non bastasse mi innamoro ancora di più di Cortina.
Mi fermo per una coca ed un po' di cioccolata. Ci sono un sacco di persone e non capisco da dove sono salite.
Poi mi chiedo come abbia fatto il tipo della bici che si vede in foto a salire fino a li... I miei complimenti!
Vedo con chiarezza la mia metà. Vedo la stradina di salita alla Forcella Ambrizola. Ancora non so che quella stradina in discesa è una delle più divertenti stradine che io abbia mai fatto.
Dal rifugio scopro che si vedono anche le famose Tre Cime di Lavaredo.
Bene, inizia il tratto più bello della gita. La salita dal rifugio alla Forcella Ambrizola corre tutta in mezza costa, è larga circa 1 metro e con ghiaino fine e leggermente smosso. Ci sono spesso dei sassi affiornati. Il panorma è Divino. La vista sulle Dolomiti di Cortina è completa. Quanto amo Cotina. Voglio riuscire a prendere casa proprio li!
Ogni tanto osservo il Cristallo. Mi viene voglia di andare a fare una seconda gita, la Val Padeon una volta terminata questa
Rifugio Palmieri sotto la Croda da Lago.
Dai manca poco. Devo arrivare solo fino a "li".
Becco di Mezzodì
Ma dico io. Che vuoi di più? Il cielo non aveva una nuvola. Il sentiero era tutto mio (questo mi costerà una esplosione della ruota in discesa...)... mi mancava solo qualcuno/a per dividere la troppo bella giornata. Le temperature erano perfette. Freddo ma con le magliettine giuste non si sente. (ho il sensore della digitale con un granello di polvere forse)
salita mtb al Becco di Mezzodì
Ed il panorama sul mio Regno, su Cortina è "fabioloso"... Y
Splendida veduta su Cortina d'Ampezzo
Arrivato alla Forcella. Eravamo in ben 6 persone. Quelli a piedi mi hanno guardato come un marziano... guarda quello... è salito in bici!!! Questa è la Croda da Lago. Da qui è una bella montagna. Dal rifugio Palmieri non mi aveva impressionato per niente.
Proseguo oltre la Forcella Ambrizola per andarmi a vedere meglio il Pelmo. C'è un sentierino strettissimo tutto su ghiaione di circa 500m.
Da quello si vede bene il Civetta e le piste da sci del Civettaski, i Lastroni del Formin, la Croda da Lago, il Pelmo ed anche la Marmolada.
Civetta
Marmolada
Lastroni del Formin
E qui in questo fantastico posto mi faccio un paio di foto.
Io ed il Pelmo.
Io e la Croda da Lago.
Guardo l'ora, mi sento poco stanco e decido. Adesso scendo a cannone alla macchina e vado a farmi il Faloria e la Val Padeon (Yeah).
Rifaccio a palla il sentierino Single Track del ghiaione sotto il Becco di Mezzodì. Non bado alla bici e tiro. Prendo i sassi di petto e li salto. Sento un sferragliamento incredibile. La catena batte ovunque, la forcella è spesso a pacco ed il cerchione dietro sbatte spesso contro i sassi. Ma... (Yeah).
Discesa Forcella Ambrizola - Rif. Palmieri: la più bella della stagione
Arrivo alla Forcella e da qui inizia la discesa più bella della mia stagione. Forcella Ambrizola - Rifugio Palmieri vince il mio personale concoros di discesa più bella. E' con buon fondo, non è larga, ha curvette ma non tornanti, è cosparsa di sassi e l'ho beccata senza gente.
Però devo anche fare una riflessione. Mi sembra che la più bella discesa che faccio sia sempre l'ultima... vado in val di Fanes ed è lei, vado in Ambrizola ed è lei...
Bene, parto, rischio ma corro lo stesso. So che se sbaglio mi faccio male, molto male. Sento continui colpi su per la bici ma mi dico: ho speso tanto per avere una bici buona... non sarà già al limite. Quando vedo sassi smossi e grossi non rallento, li prendo dritti e provo a saltare. Adrenalinica discesa.
Ad un certo punto prendo un sasso con la ruota davanti e mi alzo in aria. Atterro con il posteriore su un sasso stretto. Sento che il sasso va a sbattere contro il cerchione. Booom. Ruota distrutta.
Per fortuna che avevo camera di ricambio. Smonto la ruota ma vedo che si è rotto qualcosa nel pignone. Peccato. Sarà un particolare di poca importanza. Se l'andare per montagne in mtb mi continua a divertire così, o mi do una calmata nelle discese o devo pensare ad una bici più tosta.
Il tempo per il pranzo me lo sono giocato cambiando la gomma. Ho deciso che mi bevo una coca al Palmieri e vado di corsa (forse troppo: rischio un frontale con una motoretta e rischio di investire 3 tipi che per una discesa stavano portando le bici a mano!!!! ed io non riuscivo a fermarmi poichè c'era ghiaione grosso e smosso).
Arrivo alla macchina, mi lavo la faccia e le mani in una fontanella, carico la bici e con i crampi imminenti mi dirigo verso la funivia del Faloria. Ora vado a farmi la val Padeon (Yeah)
Finalmente una bella giornata di sole. Da settimane il sabato mattina mi alzavo e trovavo il cielo nuvoloso... che unito alle previsioni catastrofiche mi facevano tornare sotto le coperte con il mio cuscino azzurro.
Stavolta ne approfitto per fare un BIS di gite: Cortina - Forcella Ambrizola e Faloria + Val Padeon.
Da molto tempo volevo testare la salita alla forcella Ambrizola, ai piedi del Becco di Mezzodi, passando per il rif. Palmieri ai piedi della Croda da Lago.
Le informazioni sul giro:
Partenza di questo suggestivo itinerario in località Campo, nei pressi dei campeggi a sud di Cortina. Seguendo l'indicazione per il Lago Pianozes, strada asfaltata 432, che diventa poco dopo sterrata, e sale costante nel bosco fino ai pascoli di Malga Federa.
Dopo un'altra breve salita si giunge allo storico Rif. Palmieri, dal quale si ammira a sud il Becco di Mezzodì e ad ovest il massiccio della Croda da Lago. L'incantevole lago, chiamato Federa o Da Lago, merita una piacevole sosta. L'itinerario procede a DX, lungo l'alta via delle Dolomiti n.1/sent.434, fino a Forcella Ambrizola, su ghiaione. Arrivati al valico potrete ammirare il Monte Pelmo, i Lastoni di Formin e le Rocchette.
Ho lasciato l'auto nei pressi della centralina elettrica dell'Enel in località Campo. Pensavo si trovasse sulla strada che sale a passo Giau man on è così. Per arrivare in località Campo dovete girare a sinistra qualche km prima di Cortina proveniendo dalla strada che sale da Tai di Cadore.
La strada inizialmente è asfaltata ed inizia subito con una costante e sostenuta salita.
Successivamente la salita sarà sempre costante e sostenuta. In alcune recensioni trovate su internet dicevano che è una salita massacrante. Non ci credevo e l'ho voluta provare.
Dopo poche centinaia di metri arrivo al primo bivio. Seguo per laCroda da Lago.
Dopo poche centinaia di metri finalmente la strada diventa sterrata. Ghiaia compatta e media. La salita è sostenuta ma mi sento straordinariamente in forma. I mentri di dislivello da fare sono circa 1200. Faccio i primi 600m in un'ora e senza troppo affanno. Bene.
La strada non lascia respirare. Si sale e si sale e si sale. E' in mezzo al bosco e ci sono pochissimi punti panoramici. La strada invita solamente a tenere bassa la testa ed a salire.
Ho incontrato ZERO persone in bici e zero persone a piedi. Esiste un discutibile servizio navetta che per SOLI 25 EURO ti portano su al rifugio Croda da Lago. Discutibile modo di andare in montagna. Durante la mia salita incontro 2-3 volte queste jeep.
La salita non è panoramica. Fino a prima di Malga Federa si hanno brevi scorci su Tofane e Sorapiss. Ma sono brevi ed isolati.
Qualche km prima della Malga Federa la strada ridiventa asfaltata. Il manto era nuovo, penso che l'abbiama asfaltata in questa stagione. E le pendenze aumentano. Penso sia asfaltata per la pendenza sostenuta. Ecco li ho faticato, ma il panorama iniziava a cambiare. Il paesaggio finalemente iniziava ad aprirsi. Finalmente mi è apparso il Becco di Mezzodì (mia meta) e l'alpeggio di Malga Federa.
Finalmente vedo anche la Malga Federa e la Croda da Lago. Vedo anche la forcella alla quale devo arrivare. E' ancora molto distante. Guardo l'ora ed inizia a balenarmi per la testa che potrei fare due giri quel giorno :think:
Anche il Cristallo ora appare completo e bellissimo. Il mio amato canalone si vede chiaramente. Qui il panorama è delizioso. Si vedono un sacco di Dolomiti. Ma più su sarà ancora migliore!
E si fa vivo anche il Sorapiss. Bellissimo anche lui.
Passo la Malga Federa, chiusa, ed inizio il tratto più pendente della salita. Molti tratti non si possono fare in sella e devo spingere la bici. Si ritorna nel bosco. Sono 200 metri di dislivello che fanno scendere parecchie goccioline dalla faccia, dalle braccia e dalle gambe. Sono una doccia deambulante. E non incontro nessuno tranne la terza jeep.
Finalmente sbocco al Palmieri. Da qui inizia il vero spettacolo. L'ambiente cambia completamente: campo aperto e panorama davvero esorbitante. Come se non bastasse mi innamoro ancora di più di Cortina.
Mi fermo per una coca ed un po' di cioccolata. Ci sono un sacco di persone e non capisco da dove sono salite.
Poi mi chiedo come abbia fatto il tipo della bici che si vede in foto a salire fino a li... I miei complimenti!
Vedo con chiarezza la mia metà. Vedo la stradina di salita alla Forcella Ambrizola. Ancora non so che quella stradina in discesa è una delle più divertenti stradine che io abbia mai fatto.
Dal rifugio scopro che si vedono anche le famose Tre Cime di Lavaredo.
Bene, inizia il tratto più bello della gita. La salita dal rifugio alla Forcella Ambrizola corre tutta in mezza costa, è larga circa 1 metro e con ghiaino fine e leggermente smosso. Ci sono spesso dei sassi affiornati. Il panorma è Divino. La vista sulle Dolomiti di Cortina è completa. Quanto amo Cotina. Voglio riuscire a prendere casa proprio li!
Ogni tanto osservo il Cristallo. Mi viene voglia di andare a fare una seconda gita, la Val Padeon una volta terminata questa
Rifugio Palmieri sotto la Croda da Lago.
Dai manca poco. Devo arrivare solo fino a "li".
Becco di Mezzodì
Ma dico io. Che vuoi di più? Il cielo non aveva una nuvola. Il sentiero era tutto mio (questo mi costerà una esplosione della ruota in discesa...)... mi mancava solo qualcuno/a per dividere la troppo bella giornata. Le temperature erano perfette. Freddo ma con le magliettine giuste non si sente. (ho il sensore della digitale con un granello di polvere forse)
salita mtb al Becco di Mezzodì
Ed il panorama sul mio Regno, su Cortina è "fabioloso"... Y
Splendida veduta su Cortina d'Ampezzo
Arrivato alla Forcella. Eravamo in ben 6 persone. Quelli a piedi mi hanno guardato come un marziano... guarda quello... è salito in bici!!! Questa è la Croda da Lago. Da qui è una bella montagna. Dal rifugio Palmieri non mi aveva impressionato per niente.
Proseguo oltre la Forcella Ambrizola per andarmi a vedere meglio il Pelmo. C'è un sentierino strettissimo tutto su ghiaione di circa 500m.
Da quello si vede bene il Civetta e le piste da sci del Civettaski, i Lastroni del Formin, la Croda da Lago, il Pelmo ed anche la Marmolada.
Civetta
Marmolada
Lastroni del Formin
E qui in questo fantastico posto mi faccio un paio di foto.
Io ed il Pelmo.
Io e la Croda da Lago.
Guardo l'ora, mi sento poco stanco e decido. Adesso scendo a cannone alla macchina e vado a farmi il Faloria e la Val Padeon (Yeah).
Rifaccio a palla il sentierino Single Track del ghiaione sotto il Becco di Mezzodì. Non bado alla bici e tiro. Prendo i sassi di petto e li salto. Sento un sferragliamento incredibile. La catena batte ovunque, la forcella è spesso a pacco ed il cerchione dietro sbatte spesso contro i sassi. Ma... (Yeah).
Discesa Forcella Ambrizola - Rif. Palmieri: la più bella della stagione
Arrivo alla Forcella e da qui inizia la discesa più bella della mia stagione. Forcella Ambrizola - Rifugio Palmieri vince il mio personale concoros di discesa più bella. E' con buon fondo, non è larga, ha curvette ma non tornanti, è cosparsa di sassi e l'ho beccata senza gente.
Però devo anche fare una riflessione. Mi sembra che la più bella discesa che faccio sia sempre l'ultima... vado in val di Fanes ed è lei, vado in Ambrizola ed è lei...
Bene, parto, rischio ma corro lo stesso. So che se sbaglio mi faccio male, molto male. Sento continui colpi su per la bici ma mi dico: ho speso tanto per avere una bici buona... non sarà già al limite. Quando vedo sassi smossi e grossi non rallento, li prendo dritti e provo a saltare. Adrenalinica discesa.
Ad un certo punto prendo un sasso con la ruota davanti e mi alzo in aria. Atterro con il posteriore su un sasso stretto. Sento che il sasso va a sbattere contro il cerchione. Booom. Ruota distrutta.
Per fortuna che avevo camera di ricambio. Smonto la ruota ma vedo che si è rotto qualcosa nel pignone. Peccato. Sarà un particolare di poca importanza. Se l'andare per montagne in mtb mi continua a divertire così, o mi do una calmata nelle discese o devo pensare ad una bici più tosta.
Il tempo per il pranzo me lo sono giocato cambiando la gomma. Ho deciso che mi bevo una coca al Palmieri e vado di corsa (forse troppo: rischio un frontale con una motoretta e rischio di investire 3 tipi che per una discesa stavano portando le bici a mano!!!! ed io non riuscivo a fermarmi poichè c'era ghiaione grosso e smosso).
Arrivo alla macchina, mi lavo la faccia e le mani in una fontanella, carico la bici e con i crampi imminenti mi dirigo verso la funivia del Faloria. Ora vado a farmi la val Padeon (Yeah)