Secondo me è un po' una forzatura decidere a priori quale sarà la mia prossima passione: kite o windsurf, delta o parapente, sci o snowboard, carne o pesce...
Così sembra che l'attività ludica sia stata prescritta dal medico, ed occorra trovarne una per forza.
Come è altrettanto impossibile dire: faccio tutti e due ...a seconda di come mi gira quel giorno.
Come sapete tutte le attività tecniche outdoor richiedono sacrificio volontà ed abnegazione.
C'è una sola cosa che ci dà la carica per superare ogni ostacolo: la SCIMMIA
Avete mai visto uno che sta 14 ore davanti alle previsioni di neve, perché non si regge più dalla voglia di fare sci... oppure snowboard, indifferentemente?!
Questo succede solo a chi è in fase di transizione da uno all'altro, ma sono fasi molto brevi.
Stessa cosa accade al windurfer in fase di transizione al kite: arriva sullo spot con doppia attrezzatura, pensando tra sé: "se è troppo tosto esco in windsurf". Sapete come va a finire? O esce in windsurf pensando al kite, oppure rimane in spiaggia a guardare i kite. Significa che ormali lui ha la scimmia del kite, è già inconsciamente convertito!
Quelli che hanno questa scimmia, è giusto che passino al kite.
A mio avviso però, questa conversione wind>kite di massa, a mambassa, è SOLO IN PARTE giustifucata dai vantaggi e pregi del kite.
Mi spiego meglio: diciamo che una buona metà degli ex winsurfisti si è convertita perché relmente sentiva in sé un fuoco di passione, per la novità, per la sperimentazione e, perché no, per la sensazione.
C'è purtroppo un'altra buona metà che ha sentito la coversione al kite come un OBBLIGO, un DOVERE: molti sono passati al kite per puro accodamento al gregge, per non sentirsi da meno, per non rimanere fuori dal giro, per essere alla moda, per sentirsi up to date!
Se 20 anni fa il windurf regalava delle emozioni di un certo tipo, specie nell'apprendimento (che è lunghissimo, spropositato, infinito), perché oggi non dovrebbe darle più? Mica son cambiati i genomi umani!
Ho sentito decine di kite-convertiti prendere in giro i windsurfers, ma la risposta viene naturale: "scus-ma... Stai dando del coglione a te stesso; fino a ieri stavi in fissa a rincorrere le rafficone da Ventimiglia a Mazzara, 360 giorni l'anno, anche coi fiocchi di neve in spiaggia, cambiavi 4 tavole e 8 vele anno... Ora disprezzi 20 anni, vissuti per niente?"
La verità e che il windsurf e il kite hanno una curva di apprendimento COMPLETAMETNTE diversa:
Il WS ha una lunghissima ascesa graduale che può durare anche molti anni, ma alla fine porta a sbattere la testa su un tetto invalicabile: il salto di qualità che ti porta dall'amatore al "semi-pro".
Tutti i windsurfisti medi, chi prima e chi dopo, si erano oramai appiattiti e livellati sotto questo tetto, uno scoglio davvero invalicabile:
- tutti instancabili planatori, tutti bravi a reggere venti nucleari, tutti buoni strambatori, tutti più o meno coraggiosi ad affrontare certe onde di media grandezza, molti buoni saltatori del normale high jump.
- pochi capaci di fare manovre di vela freestyle, nessuno capace di fare manovre aeree di freestyle, pochi capaci di girare uno speedloop, nessuno capace di girare un forward, nessuno nemmeno intenzionato a tentare un back.
Questo appiattimento ha GIUSTAMENTE portato alla transumanza di massa, poiché il windsurf era andato a noia.
Il kite ha una curva di apprendimento ripidissima, quindi l'emozione iniziale è più concentrata, e di conseguenza scimmia amcor più malata. Ad oggi non è facile sapere come evolve nel proseguo questa curva, dove sarà collocato il suo tetto di appiattimento.
Comunque, veniamo alla CONCLUSIONE di questa interminabile e noiosa disamina:
se in parte può essere giusto che chi si è stufato del WS possa passare al kite (anche perché gli rimangono pochi anni prima della vecchiaia, ed ha bisogno di emozioni più veloci e concentrate)...
...PERCHÈ chi inizia da zero, per il solo fatto che oggi esiste il kite, dovrebbe tagliarsi a priori tutte le emozioni del lunghissimo ed entusuasmante iter di apprendimento del windsurf?
Vi lascio con una domanda: se è più o meno dimostrato che il windsurfer molto attivo, dopo 15/20 anni raggiunge un fisiologico calo di entusiasmo, non potrebbe essere che col kite questa soglia della monotonia arrivi prima, magari dopo soli 5/6 anni?