non so ora ma quando ero stato io, a fine febbraio o inizio marzo, la parte centrale della Lauberhorn era chiusa al pubblico, nel senso che proprio non c'era nessuna pista preparata. Io ho voluto percorrerla integralmente per cui me la sono fatta come itinerario freeride: un tratto abbastanza lungo prima del salto, poi il cambio di pendenza del salto, poi la stradina ed il tunnel sotto la ferrovia dopo di che ci si reinmette nelle piste battute per il pubblico.Una curiosità che magari è stata detta mille volte, ma il famoso salto che si vede in coppa del mondo è aperto agli sciatori?
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grazie
Il luogo una volta è da visitare per l'ambiente è il panorama; è una tappa alpina immancabile.
Bisognerebbe dedicare anche una giornata o un pomeriggio per salire sullo jungfraujoch (salita per la quale ti chiedono 56 franchi oltre allo skipass!!), io non sono salito per mancanza di tempo e perchè ci sono già stato ma quando avevo si e no 10 anni e non ho un gran ricordo.
A livello sciistico non è nulla di che; ci sono una decina di piste belle, alcune molto belle ma non di più. Però ti perdi a guardarti attorno, freddo permettendo, e quindi alla pista non ci pensi nemmeno.
Diciamo che zermatt coniuga (scusa il termine un po' letterario) panorami e piste al top mentre le piste qui sono un po' sottotono
cioè il trenino serve solo per arrivare in cima, godersi il panorama e mangiare al ristorante?:shock:
sono partito da grindelwald al mattino e sceso la sera ma entrambre le volte non ho fatto foto perchè era troppo in ombraè freddo perchè all'ombra, ma noi a Bettmeralp eravamo più in alto:
Bettmeralp circa 1800-2800 (a parte discesa a valle)
Wengen circa 1000-2400.
Edo ma sei sceso fino a Grindelwald? non vedo foto
L'ultimo tratto si, ma è una esperienza assolutamente da fare. Si sale dentro la montagna dell'Eiger ed ad un certo punto c'è una fermata intermedia: si scende e con un piccolo camminamento si arriva su una balconata chiusa da un vetro. Un buco nella montagna che ti porta ad affacciarti sulla famosa parete Nord dell'Eiger, come se si fosse in cordata ma comodamente seduti ad ammirare il panorama da un punto di vista unico per chi non è alpinista.
Poi, una volta in vetta, a parte la zona del ristorante che pare di essere in un centro commerciale, si può uscire ed arrivare direttamente a solcare il ghiacciaio (io ci sono stato in estate), mentre per gli scialpinisti si aprono numerose escursioni tutte spettacolari.
Bel reportage: bravo EDO