Dati itinerario
dislivello: 1600mt
distanza: circa 25km
difficoltà: difficile
condizione fisica:molto allenati
paesaggio: 10/10
Quest’anno l’estate è durata molto e le belle giornate mi hanno fatto apprezzare ancora di più la mtb! Un mix di trekking e mountain biking che ti fanno vivere la montagna in modo diverso rispetto alla semplice passeggiata...la mtb mi regala emozioni simili allo sci alpinismo...si fatica e si suda in salita per raggiungere la propria meta e poi ci si gode la discesa ed i paesaggi spettacolari che la montagna ci sa regalare.
Bando alle ciance...dopo questo preambolo vi presento il giro del Catinaccio d’Antermoia che ho fatto in compagnia di Federico, del Cerri, di Claudio, Cri, Renzo e Mirko (non skifosi).
Siamo partiti da Pozza di Fassa verso le 10 con un po’ di fresco...circa 4°.
Oltrepassata Pera, siamo saliti verso il rifugio Gardeccia su strada inizialmente asfaltata e poi abbiamo proseguito su sterrata fino al rifugio Vajolet.
Da qui dopo una breve sosta per ammirare il paesaggio (bellissima ragazza bionda con giacca dell’Italia e marsupio Maplus...forse una fondista della nazionale???) abbiamo ripreso a faticare verso il rifugio passo Principe. La salita è dura e con tratti ripidi a spinta ma senza fretta si raggiunge il bellissimo rifugio che stava chiudendo per l’inverno.
Altra sosta rigenerante e poi ascesa al passo Antermoia (35min) con bici in spalla e neve!
verso il Principe
Principe (il rifugio )
Dal passo Antermoia inizia la discesa, che in teoria è tutta ciclabile ma in pratica abbiamo fatto quasi tutta a piedi data la neve (a dire il vero era crosta dolomitica!!!).
Si scende fino all’ampio pianoro d’Antermoia fino a raggiungere l’omonimo lago, si raggiunge poi il Passo di Dona e si scende al passo delle Ciaregole da dove si prosegue verso Campitello di Fassa attraverso la Val di Dona (una alternativa è la discesa in val Duron).
salita al passo Antermoia
discesa dal passo
Cerri
colori d’autunno
Il giro è stato fantastico, avevamo timore circa i tempi ma in 7 ore, soste comprese, si riesce a fare. Altro problema è stata la neve (quando mai lo è per noi!)...la salita al passo Antermoia presentava qualche tratto ghiacciato da affrontare con attenzione.
Una raccomandazione per chi volesse farlo l’anno prossimo: evitate i mesi di luglio-agosto data la presenza di escursionisti a piedi. I sentieri sono molto battuti ed essendo stretti in mtb si creerebbe disagio ai pedoni....noi non abbiamo trovato nessuno in discesa ed al massimo 10 persone in salita.
Un ringraziamento ai compagni di avventura e al Cerri e al Fede per alcune foto di questo report.
Dimenticavo!
Menzione particolare per il Cerri che con la sua VINTAGE TREK CARBON sale e scende dappertutto anche con 0.8mm di escursione delle sospensioni!!!
dislivello: 1600mt
distanza: circa 25km
difficoltà: difficile
condizione fisica:molto allenati
paesaggio: 10/10
Quest’anno l’estate è durata molto e le belle giornate mi hanno fatto apprezzare ancora di più la mtb! Un mix di trekking e mountain biking che ti fanno vivere la montagna in modo diverso rispetto alla semplice passeggiata...la mtb mi regala emozioni simili allo sci alpinismo...si fatica e si suda in salita per raggiungere la propria meta e poi ci si gode la discesa ed i paesaggi spettacolari che la montagna ci sa regalare.
Bando alle ciance...dopo questo preambolo vi presento il giro del Catinaccio d’Antermoia che ho fatto in compagnia di Federico, del Cerri, di Claudio, Cri, Renzo e Mirko (non skifosi).
Siamo partiti da Pozza di Fassa verso le 10 con un po’ di fresco...circa 4°.
Oltrepassata Pera, siamo saliti verso il rifugio Gardeccia su strada inizialmente asfaltata e poi abbiamo proseguito su sterrata fino al rifugio Vajolet.
Da qui dopo una breve sosta per ammirare il paesaggio (bellissima ragazza bionda con giacca dell’Italia e marsupio Maplus...forse una fondista della nazionale???) abbiamo ripreso a faticare verso il rifugio passo Principe. La salita è dura e con tratti ripidi a spinta ma senza fretta si raggiunge il bellissimo rifugio che stava chiudendo per l’inverno.
Altra sosta rigenerante e poi ascesa al passo Antermoia (35min) con bici in spalla e neve!
verso il Principe
Principe (il rifugio )
Dal passo Antermoia inizia la discesa, che in teoria è tutta ciclabile ma in pratica abbiamo fatto quasi tutta a piedi data la neve (a dire il vero era crosta dolomitica!!!).
Si scende fino all’ampio pianoro d’Antermoia fino a raggiungere l’omonimo lago, si raggiunge poi il Passo di Dona e si scende al passo delle Ciaregole da dove si prosegue verso Campitello di Fassa attraverso la Val di Dona (una alternativa è la discesa in val Duron).
salita al passo Antermoia
discesa dal passo
Cerri
colori d’autunno
Il giro è stato fantastico, avevamo timore circa i tempi ma in 7 ore, soste comprese, si riesce a fare. Altro problema è stata la neve (quando mai lo è per noi!)...la salita al passo Antermoia presentava qualche tratto ghiacciato da affrontare con attenzione.
Una raccomandazione per chi volesse farlo l’anno prossimo: evitate i mesi di luglio-agosto data la presenza di escursionisti a piedi. I sentieri sono molto battuti ed essendo stretti in mtb si creerebbe disagio ai pedoni....noi non abbiamo trovato nessuno in discesa ed al massimo 10 persone in salita.
Un ringraziamento ai compagni di avventura e al Cerri e al Fede per alcune foto di questo report.
Dimenticavo!
Menzione particolare per il Cerri che con la sua VINTAGE TREK CARBON sale e scende dappertutto anche con 0.8mm di escursione delle sospensioni!!!
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