Bellamonte 12 dicembre - dove pensate di essere? [incidenti su piste blu]

boh, gli incidenti ci saranno anche sempre stati, ma sinceramente ad un certo punto mi sono comprato il caschetto perchè in pista non mi sentivo più sicuro come una volta...

vedo sempre più spesso una quantità assurda di gente che scende (tutti insieme, mi raccomando!) come se non ci fosse un domani: sparati a mille, senza lasciare spazi di manovra sui sorpassi, spesso e volentieri tagliando la strada. precedenze e guardare prima di partire naturalmente sono parole sconosciute. e così via...

ma non è solo questo: con o senza gli sci il concetto di mettersi in coda (agli impianti, al rifugio, etc) rimane misterioso per i più.

concordo quindi che è una questione di educazione (civica, alla pista, alla montagna) unita ad una buona dose di "testa" (mi sembra sempre di più che la gente vada a sciare per dimostrare qualcosa piuttosto che per farsi una bella giornata all'aria aperta).

credo che un patentino a punti o qualsiasi altro inghippo non sia la soluzione: si sanzionerebbe senza risolvere il problema alla radice (sarebbe comunque un buon metodo per contenere ed espellere dal sistema quelli che sono ormai irrecuperabili).

neanche fare campagne mediatiche risolve: è sicuramente un mezzo utile per dare forza al messaggio, ma non basta rimananere sul piano teorico.

a mio avviso l'unico vero metodo efficace sono le care e vecchie bacchettate sulle ginocchia e in testa quando si inizia a sciare: chi accompagna il novizio non deve solo spiegargli i movimenti da fare, ma ha anche e sopratutto la responsabilità di spiegargli come comportarsi su una pista.

il problema è che poi bisogna capire il grado di educazione di chi accompagna il novizio, quindi siamo punto e da capo...:-?
 
1) Non è che la pioggia dei giorni scorsi può aver creato placche di ghiaccio sulle piste che molti non sono in grado di affrontare e quindi l'investitore potrebbe esser "partito" accidentalmente?

2) Per quelli che lo fanno apposta... che ne dite del linciaggio da parte dei presenti?

la piste e mi sono stupita sono state battute e tirate veramente bene....un investitore è stato un polacco (posso dire che per me questo ceto di turismo sarebbe da eliminare, ma purtroppo non ci posso fare nulla e l'altro un italiano)...io che conosco la neve l'ho trovata pure divertente (sono un'ottimista di natura). Anni fà fui investita apposta da un "figo" del posto ma si è preso una denuncia...
non nego che possa essere partito accidentalmente ma cavoli non dai uno sguardo attorno? Avevo con me una bimba di nove anni e durante il corso calcolavo raggi e gente attorno a me..a parte qualche "missile" che mi passava a pelo...
così come ho fatto io penso che anche le persone attorno a me si rendan conto che una lamina o una spadellata di sci sia pericolosa..
 
buona l'idea del patentino....magari...anche se sarebbe un'altra limitazione alle nostre libertà...come pure obbligatorio il casco anche ai maggiorenni..
 
giusto!fuori dal calderone...

lo faccio già da più di 15 anni per la ragione troppa gente...ma nel caso in cui stò imparando una disciplina nuova devo rientrare in pista...anzi mi incazzo ancora di più per divieti che mi mettono nello scendere in fuoripista, urlato dal tipo degli impianti o dal carabiniere di turno che ti aspetta agli impianti, discussioni su valanghe mentre in pista esiste la più grossa anarchia e indisciplina..:skifrusta::D
 

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non per fare il semplicista ma esistono i radar di velocità e sono convinto che con due lire le piste più predisposte alla velocità potrebbero ospitarne qualcuno. Certo è che s epoi non c'è il personale che ferma i disgraziati...
Io ho degli sci da gigante e mi piacciono le piste biliardate: ma poi sta a me non lasciare che le due ferrari ai piedi diano il meglio, anzi il peggio di se.
Poi sinceramente dirò una cosa poco carina: la gente che invece di gustarsi una pista se la fa a 220 credo che abbia sinceramente capito poco di cosa sia una giornata di sport e divertimento.

Altro discorso è poi fare 220 per l'autostrada perchè non si vede l'ora di arrivare sulle piste ;):twisted:
 
Io invece non concordo sui patentini , nella maniera più assoluta.

Trovo siano una soluzione "rapida e inefficace", come spesso se ne prendono in Italia, che non farebbe altro che spostare l'asse del problema dalla cultura e dal rispetto, ad un generico codificare questo e quello.
Piuttosto, esistendo già un dodecalogo FIS, bisognerebbe preoccuparsi di far conoscere quello !

Ulteriore problema poi sarebbe la gestione e il rilascio di questi patentini: chi se ne occupa, con quali costi, con quali certificazioni, quali requisiti minimi per ottenerlo.....etc.

E ancora...un rischio correlato sarebbe poi quello della proliferazione di patentini.....che facciamo, ne mettiamo uno per i mazzinga, uno per chi esce fuori, uno per chi va con le ciaspole.... :-?

Mi piacerebbe che per una volta si provasse ad imboccare la strada più lunga senza scorciatoie, cioè quella dell'educazione delle persone.
Anche, qualora necessario ( e qualora l'amore per la montagna non sia sufficiente ) con le sanzioni.... e anche magari con argomentazioni shockanti, come morire o rimanere paralizzati per uno scontro in pista.

Ragazzi, un coglione, che sa scendere in qualche modo a valle, il patentino lo prende in quattro e quattro otto........l'unica differenza, a quel punto, sarà che prima era un coglione senza patentino, e dopo un coglione con il patentino.

Ma non credo sia questa la soluzione che vogliamo :D
 
sabato una ragazza non riusciva a spingersi con le racchette per fare 20 cm di salita per arrivare al tornello della seggiovia e si è capottata. poi è caduta di nuovo non appena è arrivata la seggiola... me la immagino come sia tornata a casa...
forcella tofane :shock:
 
Sembra non ci siano tante soluzioni, si continua a rigirirare intorno al solito discorso, più controlli, prudenza,disciplina, ma tanto poi la gente continua a correre e non tenere conto delle regole anche se ci sono (come per strada).
Le piste oggi sono sempre più grandi e livellate,preparate alla perfezione, fatte apposta per correre.
Ricordo una ventina di anni fa, parlo delle dolomiti, le piste erano molto più strette, e disastrate,il battipista passava una volta alla settimana, sassi, cunette, curve, cambi di pendenza continui, velocità molto più basse altrimenti volavi, eri costretto ad imparare a sciare in sicurezza con qualsiasi condizione e terreno,molta più tecnica, cosa che lo sciatore di oggi si sogna.
 
Mah, onestamente sono molto scettica.
Le piste da sci sono solamente lo specchio di quello che si vede nella nostra società.
Perché in autostrada, dove magari stai già sorpassando a 140Km/h (quindi già oltre limite), non trovi quello che si appiccica a 1m alzando i fari perché vuole passare?
Alla posta non trovi sempre il furbo che ha fretta o che ha lasciato la macchina in mezzo e vuole saltare la fila?
Alle casse del supermercato non ti si presenta un tipo con una sola busta del latte che chiede se può passare avanti alla persona che sta 3 posizioni avanti a te? (E tu, che sei in fila come quello, non meriti manco che ti si chieda?)
Non voglio nemmeno stare qui a raccontarvi quante parolacce mi sono presa quando io (che soffro d'asma e il fumo mi dà maledettamente fastidio) ho chiesto gentilmente a persone in coda alla seggiovia se potevano spegnere la sigaretta perché non mi era possibile stare a distanza (visto che ero in coda pure io).
Siamo arrivati al paradosso.
Ormai il mondo, sotto il concetto di libertà, nasconde l'anarchia e qualunque limitazione viene imposta perché, pur essendo dettata dal buonsenso non è naturalmente applicata, viene vissuta come una violazione della libertà personale.
Tutti ci sentiamo tanto intelligenti da rifiutare le forzature, ma lasciati al senso civico e al buonsenso, ci comportiamo come mandrie al pascolo.
Figuriamoci poi quando uno sta in vacanza e si arroga il diritto di rilassarsi e allentare le briglie...

Quindi probabilmente prima di aspettarsi educazione sulle piste, dovremmo cominciare dalle piccole cose di tutti i giorni e dovremmo farlo lavorando sui nostri figli.
Sarà pessimista, ma vedo ormai diverse generazioni senza speranza...
 
OPPS,
questa volta cara pibe non sono stato io, poi a bellamonte che non ci vado saranno almeno un paio di anni o forse di più....
 
Sono perfettamente d'accordo, sulle piste servirebbe la stessa cautela che si usa guidando l'auto in strada. O forse anche di piu'.

Teniamo conto di un fatto: la stragrande maggioranza degli sciatori, é di fatto uno sciatore della domenica, piu' o meno capace, ok - ma sempre uno sciatore della domenica - E invece si tende sempre a sopravvalutarsi.

Il fatto é che "quelli bravi", ma "bravi" davvero, sono pochi. Gli altri farebbero bene ad essere piu' prudenti, avere buon senso. Per gli altri e anche per se' stessi.

Questo specie sulle piste semplici, dove verosimilmente si troveranno anche i bambini delle scuole, e molti principianti.
 
secondo me sperare in una maggiore educazione e senso civico delle persone oggigiorno non serve a niente...quindi spetta a chi esegue controlli, semplicemente FARLI!...e se la finiscano di rompere le palle a chi fa un sottoseggiovia o un bordopista!!! :evil:
 
Ieri uscita in pista per una giornata di lezione. Piste blu...mi guardo attorno e osservo la marea di persone che non si rendono conto di cosa hanno sotto i piedi...risultato?
Compagna di corso falciata durante la lezione e oggi apprendo che un'amica sulla stessa pista è stata travolta e ha una vertebra rotta...
Smettiamola di parlare di valanghe e parliamo di questo....in due ore due infortuni a due conoscenti...missili senza controllo che sfrecciano in mezzo a corsi e bambini ( mi è passato uno dei tanti sulle code ) e nessuno che dice nulla a nessuno...i poliziotti eran troppo impegnati a soccorrere... sono amareggiata

Io amareggiato ancor di più...è la mia commessa. aaa ceracsi commessa per natale help me!!!!
 
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