Saas Fee 21-9-2010

Infatti, sulle "tagliole" (scarponi da gara molto stretti) può essere difficoltoso far entrare il piede, con scarpetta già inserita nello scafo, specie se gli scafi (qui si parla di flex da gara... per intenderci, il flex 130 degli scafi da gara è superiore al flex 130 degli scafi commerciali e da freeride) sono freddi.

Inoltre, a cercare di inserire con forza il piede all'interno, certi sfregamenti possono essere nocivi sia per l'epidermide sia per la scarpetta.

Con una scarpetta a lacci, fai aderire e "spalmare" bene la scarpetta sul tuo piede, i lacci rendono più compatta la scarpetta attorno ai tuoi piedi, di conseguenza infilarsi poi gli scafi diventa più agevole.

Sui miei Head 130 RD (last 95) non riesco a infilare il piede con scarpetta già inserita, discorso diverso quando ho la scarpetta preventivamente indossata.

Chiaramente qui si parla di scarponi "da gara" con volumi strettissimi... con last 92-95 mm.

Le scarpette a lacci sono utilizzate anche su alcuni scarponi da skialp... ma lì sembra che lo scopo sia diverso (praticità e comodità nel camminare con la sola scarpetta indossata, specie ai rifugi/bivacchi...) e difatti il rivestimento esterno è molto più robusto, per permettere la cosa.
 
Stasera e domani elaboro le foto per skionline.ch (sono in formato RAW, devo convertirle e ridurle), poi ne metto una qualcuna per completare il tòpico...

Bravi Sky, Erni e Nick (foto & video), oooooottimo reportage!!

:)
 
Quando tre foto possono dire di più di 1000 parole sul tempo, la neve e la bella compagnia...

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;)
 

.

Qualche scatto del mio lavoro (già, prima il dovere e poi il piacere):

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Marc Berthod

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Didier Cuche

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Carlo Janka

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Silvan Zurbriggen

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Dani Albrecht
 
Sì, ma come dicevo a chi non ricordo più di voi tre, se lo guardi dall'alto ti accorgi che gli manca una frazione di secondo su tutti i cambi: a livelli terrestri non se ne accorgerebbe nessuno, ma a quei livelli é estremamente penalizzante...

Comunque é bello vederlo quasi a pari passo con gli altri, se pensiamo che non molti mesi fa ha visto la morte in faccia e ben pochi avrebbero scommesso un suo ritorno sugli sci, e forse nessuno su un ritorno in Coppa del Mondo...

Ed invece eccolo lì. :)
 
Sì, ma come dicevo a chi non ricordo più di voi tre, se lo guardi dall'alto ti accorgi che gli manca una frazione di secondo su tutti i cambi: a livelli terrestri non se ne accorgerebbe nessuno, ma a quei livelli é estremamente penalizzante...

Purtroppo questo credo sia l'effetto del coma prolungato. :(
Ho visto diversi esempi, sia ai massimi livelli sportivi sia a livelli di persone comuni, di ciò.

Gigi Lentini, il calciatore del Torino e del Milan, ne è stato un esempio lampante: dopo il coma aveva perso quella frazione di secondo di riflessi che lo trasformava da fuoriclasse in calciatore comune.

Un mio caro amico, che si è fatto circa un mese e mezzo di coma a causa di un incidente in moto, ora ha ripreso la vita normale, ma ti accorgi che ci mette una frazione di secondo in più del normale a reagire.
 
misteri della chimica. della biologia. boh....
o forse mistero e fascino degli sportivi che raggiungono un livello così alto.


ps. dani ho visto il video e se posso permettermi con il massimo del rispetto lara è carinissima pure con la macchinetta per i denti. se possibile ancora più di prima.
 
Sì, ma come dicevo a chi non ricordo più di voi tre, se lo guardi dall'alto ti accorgi che gli manca una frazione di secondo su tutti i cambi: a livelli terrestri non se ne accorgerebbe nessuno, ma a quei livelli é estremamente penalizzante...

Comunque é bello vederlo quasi a pari passo con gli altri, se pensiamo che non molti mesi fa ha visto la morte in faccia e ben pochi avrebbero scommesso un suo ritorno sugli sci, e forse nessuno su un ritorno in Coppa del Mondo...

Ed invece eccolo lì. :)

Purtroppo questo credo sia l'effetto del coma prolungato. :(
Ho visto diversi esempi, sia ai massimi livelli sportivi sia a livelli di persone comuni, di ciò.

Gigi Lentini, il calciatore del Torino e del Milan, ne è stato un esempio lampante: dopo il coma aveva perso quella frazione di secondo di riflessi che lo trasformava da fuoriclasse in calciatore comune.

Un mio caro amico, che si è fatto circa un mese e mezzo di coma a causa di un incidente in moto, ora ha ripreso la vita normale, ma ti accorgi che ci mette una frazione di secondo in più del normale a reagire.


Avete ragioni entrambi, però penso che con quello che ha subito, anche se lui dice di non ricordare assolutamente più nulla e lo dimostra il fatto che settimana scorsa è stato sulla pista del terribile incidente senza nessun timore, è il fatto di essere ancora li nel suo ambiente e buttarsi nella mischia. Poi se il risultato tanto meglio, altrimenti bene cosi...
 
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