e.frapporti
DURACELL
Dopo 5 settimane di stop forzato finalmente riprendo, naturalmente in compagnia di Petra, le mie attività alpinistiche, eccone un breve resoconto.
per il primo w.e. d'Agosto (in realtà a cavallo tra luglio e agosto), ho scelto la Val Canali (Pale di S.M.) ed esattamente la via Giuliana, con variante in uscita, alla Punta della Disperazione (diff. III-IV, 1 pass.IV+), poco sopra il rif. Treviso.
punta della Disperazione, tracciato
in rosso la salita, in verde la discesa, in blu la calata in doppia
Si è rivelata un'ottima scelta per riprendere confidenza con l'ambiente, una via semplice con qualche passaggio non banale, nel complesso divertente.
la prima parte è molto facile
Petra infreddolita
alla penultima sosta siamo al sole
il passaggio chiave: un IV+ strapiombante
non nascondo di averlo superato in modo poco elegante ma la cosa importante è che nell'affrontarlo ero tranquillo.
ultimo breve tiro: sono in vetta
Petra sulla Punta (della Disperazione)
ripieghiamo le corde, ora si scende in ferrata
non manca una calata in corda doppia per vivacizzare il rientro
Il 9 e 10 agosto l'obbiettivo è il Catinaccio, più precisamente la Roda de Vael e dintorni.
La mia esperienza è sufficiente per provare finalmente una bella via su una parete dolomitica degna di questo nome e la parete Est della Roda de Vael fa al caso mio. Scelgo la classica via Rizzi ma prima un po' di riscaldamento.
il rif. Roda de Vael
Il primo giorno arriviamo al rifugio alle 12.00, non possiamo certo puntare subito al nostro obbiettivo principale, vista la nostra lentezza nella progressione abbiamo bisogno di almeno 8 ore, così il pomeriggio lo passiamo sulle facili pareti vicino al rifugio concatenando 2 vie corte.
iniziamo dal Pilastro sud dello Zoccolo del Croz di Santa Giuliana (che nome lungo eh!) 3 tiri di III-IV°
2° tiro: Petra sale da prima
tutto il 2° tiro
uscita della via del Pilastro
dall'uscita della prima via ci sono circa 10-15 minuti di sentiero (quello che collega la Roda de Vael alla ferrata del Masarè) per arrivare all'attacco della seconda
trasferimento alla seconda via
il Croz di Santa Giulina a dx, Roda de Vael a Sx
zoom con tracciato della nostra via (diff. IV) sulla spigolo sud del Croz
La relazione parla di tre tiri ma sono brevi così preferisco unire i primi due per comodità
Lo spigolo è breve e nemmeno affilato ma per quelli scarsi come me è comunque un bella e divertente arrampicata.
ultimi metri del primo tiro
il secondo tiro è decisamente più esposto e riserva un passaggio molto spettacolare.
il passaggio chiave: un semplice IV° ma molto esposto
da sotto incuteva molta soggezione ma poi si è rivelato molto più semplice del previsto.
Petra ancora in sosta
Petra in un breve "trasferimento" prima del passaggio sul "naso" della cresta
ultimi metri, ormai anche Petra è in vetta
il rientro inizia con una calata in corda doppia
Calata molto bella
la bellezza sta nel fatto che dopo 15 mt. ci si ritrova nel vuoto, nel bel mezzo di una finestra naturale (un grande buco) che apre la visuale sulla val di Fassa e la Marmolada.
la calata vista da sotto
il 10 Agosto andiamo all'attacco della Roda de Vael
350 mt. di dislivello, 12 tiri + 40 mt. in conserva, diff. IV con passaggi di IV+. La Rizzi integrale prevede un tiro in un diedro con difficoltà di V e V+ ma siccome non me la sento ancora di affrontarlo preferisco optare una variante più semplice che aggira a sinistra il diedro.
la via Rizzi alla Roda de Vael
in avvicinamento
Putroppo la via si rivela poco fotogenica in quanto, essendo contorta, il 1° ed il 2° di cordata non si vedono quasi mai e le possibilità di far foto sono poche, soprattutto nella prima metà, nella seconda metà, per paura del temporale non volevo perder tempo.
il 4° tiro, aggirando il diedro di V°
Petra sta arrivando alla 8° sosta
l'esposizione è costante, solo l'ultimo tiro è più tranquillo da questo punto di vista.
siamo fuori. i tuoni non distanti ci mettono fretta
soddisfazione in vetta
per il primo w.e. d'Agosto (in realtà a cavallo tra luglio e agosto), ho scelto la Val Canali (Pale di S.M.) ed esattamente la via Giuliana, con variante in uscita, alla Punta della Disperazione (diff. III-IV, 1 pass.IV+), poco sopra il rif. Treviso.
punta della Disperazione, tracciato
in rosso la salita, in verde la discesa, in blu la calata in doppia
Si è rivelata un'ottima scelta per riprendere confidenza con l'ambiente, una via semplice con qualche passaggio non banale, nel complesso divertente.
la prima parte è molto facile
Petra infreddolita
alla penultima sosta siamo al sole
il passaggio chiave: un IV+ strapiombante
non nascondo di averlo superato in modo poco elegante ma la cosa importante è che nell'affrontarlo ero tranquillo.
ultimo breve tiro: sono in vetta
Petra sulla Punta (della Disperazione)
ripieghiamo le corde, ora si scende in ferrata
non manca una calata in corda doppia per vivacizzare il rientro
Il 9 e 10 agosto l'obbiettivo è il Catinaccio, più precisamente la Roda de Vael e dintorni.
La mia esperienza è sufficiente per provare finalmente una bella via su una parete dolomitica degna di questo nome e la parete Est della Roda de Vael fa al caso mio. Scelgo la classica via Rizzi ma prima un po' di riscaldamento.
il rif. Roda de Vael
Il primo giorno arriviamo al rifugio alle 12.00, non possiamo certo puntare subito al nostro obbiettivo principale, vista la nostra lentezza nella progressione abbiamo bisogno di almeno 8 ore, così il pomeriggio lo passiamo sulle facili pareti vicino al rifugio concatenando 2 vie corte.
iniziamo dal Pilastro sud dello Zoccolo del Croz di Santa Giuliana (che nome lungo eh!) 3 tiri di III-IV°
2° tiro: Petra sale da prima
tutto il 2° tiro
uscita della via del Pilastro
dall'uscita della prima via ci sono circa 10-15 minuti di sentiero (quello che collega la Roda de Vael alla ferrata del Masarè) per arrivare all'attacco della seconda
trasferimento alla seconda via
il Croz di Santa Giulina a dx, Roda de Vael a Sx
zoom con tracciato della nostra via (diff. IV) sulla spigolo sud del Croz
La relazione parla di tre tiri ma sono brevi così preferisco unire i primi due per comodità
Lo spigolo è breve e nemmeno affilato ma per quelli scarsi come me è comunque un bella e divertente arrampicata.
ultimi metri del primo tiro
il secondo tiro è decisamente più esposto e riserva un passaggio molto spettacolare.
il passaggio chiave: un semplice IV° ma molto esposto
da sotto incuteva molta soggezione ma poi si è rivelato molto più semplice del previsto.
Petra ancora in sosta
Petra in un breve "trasferimento" prima del passaggio sul "naso" della cresta
ultimi metri, ormai anche Petra è in vetta
il rientro inizia con una calata in corda doppia
Calata molto bella
la bellezza sta nel fatto che dopo 15 mt. ci si ritrova nel vuoto, nel bel mezzo di una finestra naturale (un grande buco) che apre la visuale sulla val di Fassa e la Marmolada.
la calata vista da sotto
il 10 Agosto andiamo all'attacco della Roda de Vael
350 mt. di dislivello, 12 tiri + 40 mt. in conserva, diff. IV con passaggi di IV+. La Rizzi integrale prevede un tiro in un diedro con difficoltà di V e V+ ma siccome non me la sento ancora di affrontarlo preferisco optare una variante più semplice che aggira a sinistra il diedro.
la via Rizzi alla Roda de Vael
in avvicinamento
Putroppo la via si rivela poco fotogenica in quanto, essendo contorta, il 1° ed il 2° di cordata non si vedono quasi mai e le possibilità di far foto sono poche, soprattutto nella prima metà, nella seconda metà, per paura del temporale non volevo perder tempo.
il 4° tiro, aggirando il diedro di V°
Petra sta arrivando alla 8° sosta
l'esposizione è costante, solo l'ultimo tiro è più tranquillo da questo punto di vista.
siamo fuori. i tuoni non distanti ci mettono fretta
soddisfazione in vetta