Skywalker67
Fondatore Bene Gesserit
Bene, eccomi di nuovo qui, a raccontarvi di quello che, come dice qualcuno, "è proprio uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo" ... DD ... e siccome ero stato precettato, non ho potuto sottrarmi.
Ovviamente, trattandosi di lavoro, e pure sporco, la sveglia suona molto presto al mattino: ore 5.
Giusto il tempo di scrollarmi di dosso la gatta (che ormai ha deciso che il posto più comodo dove dormire in casa è sul nostro letto) infilarmi la "vestimenta" e via verso Gravellona, per l'appuntamento con Erni e Mirco.
La Bitta-car di Erni deve avere anche Paolo Bitta incorporato, perchè il Sempione lo abbiamo "sorvolato" ad una quota di un paio di metri sopra l'asfalto e ad una velocità di crociera che non si può dichiarare pubblicamente, si sa mai che anche i poliziotti leggano skiforum. :lol:
Comunque già dal passo si può intravedere che la giornata sarà molto bella in quota: cielo limpido, terso, azzurro.
La salita è abbastanza scorrevole, due tratti di cabinovia ed il trenino sotterraneo ci scodellano a 3'500m, all'interno dell'edificio sulla cui sommità si trova il ristorante girevole dell'Allalin, da cui si gode un gran bel panorama: Saas è circondata da ben 8 cime soprai 4'000m.
Essendo noi tutti a digiuno, ed in piedi dalle 5 del mattino, ci concediamo una breve colazione prima di "aggredire" le piste: cafè-creme e sfoglia ripiena al cioccolato.
L'impatto con il ghiacciaio è un po' traumatico, essendo passato in un paio d'ore dai 250m s.l.m del mio paese ai 3'500 del Mittelallalin, ed il breve tratto sci a spalla per raggiungere il sentiero di raccordo per gli impianti si fa sentire. Strano, perchè ad esempio non avevo avuto la stessa sensazione di fatica a Les Deux Alpes, che in fondo è solo un paio di centinaia di metri più basso.
Comunque, come già detto da Dani, le piste sono davvero semi-deserte: qualche squadra nazionale ad allenarsi (come non notare le squadre femminili russa di tavola rigida, e quella giovanile svedese di sci alpino? :skiamo, poca gente, e code agli impianti quasi nulle.
La neve era davvero molto buona: dura, compatta di primo mattino, neppure troppo "lastrone", considerando il periodo, ma sciabile tranquillamente sino all'ora di pranzo senza trasformarsi in melma.
Con la scusa di controllare i miei progressi dopo il corso a L2A, quel marpione di Erni mi ci ha fatto dare dentro per più di 4 ore consecutivamente, alternando anche i miei adorati SSS ai suoi GS (su questo apro una piccola chiosa al termine), fino a quando ho "ceduto" per manifesta inferiorità fisica.
Alla fine, verso l'una, abbiamo abbandonato le piste per concederci una sana fetta di torta alle albicocche ed una birra (vsta la cena sul lago che ci attendeva da lì a poco abbiamo ritenuto più saggio contenerci), prima di incamminarci verso casa.
Un grazie ad Erni, per il trasporto e per il "tagliando tecnico" a cui mi ha sottoposto, ed a Mirco per avermi sopportato e per essere stato l'unico a ricordarsi di portare la crema anti-ustioni.
Una piccola chiosa a proposito degli sci a norma FIS (R>27): leggo e rileggo su questo forum che alcuni li considerano armi improprie, che dovrebbero essere relegati soltanto alle sciate tra i pali, che sono ingestibili a meno di non possedere una tecnica elevatissima, che affaticano le gambe in maniera spaventosa, che non ti permettono di viaggiare a velocità moderata, etc. etc. etc.
Bene, io ve ne parlo avendoli riprovati (lo avevo già fatto a dicembre) e devo dire che sono rimasto molto sorpreso: non ho avvertito difficoltà maggiori nell'uso rispetto ai miei sci, non li ho trovati per nulla stancanti, sono riuscito a fare curve ampie e medio-strette senza grosse difficoltà, sempre tenendo la velocità ampiamente sotto controllo.
Certo, laddove con i miei RC riesco ad accennare la conduzione, senza pilotare lo sci, qui devo tornare ai fondamentali e dimenticarmi di curvare soltanto appogginadomi agli spigoli. Però, nonostante questo, si sono dimostrati sufficientemente morbidi da permettermi di curvare senza grande fatica, e tutto sommato molto ma molto propedeutici, in quanto ti obbligano ad eseguire corrrettamente e compiutamente (non accennando soltanto) quei movimenti di estensione-compressione che servono ad alleggerire lo sci per svincolarlo, cosa in cui sono al momento ancora molto carente.
P.S. le foto sono di scarsa qualità, in quanto le ho fatte col cellulare in uno dei rarissimi momenti di pausa, quindi hanno valore puramente documentale dello stato del ghiacciaio e della neve.
Ovviamente, trattandosi di lavoro, e pure sporco, la sveglia suona molto presto al mattino: ore 5.
Giusto il tempo di scrollarmi di dosso la gatta (che ormai ha deciso che il posto più comodo dove dormire in casa è sul nostro letto) infilarmi la "vestimenta" e via verso Gravellona, per l'appuntamento con Erni e Mirco.
La Bitta-car di Erni deve avere anche Paolo Bitta incorporato, perchè il Sempione lo abbiamo "sorvolato" ad una quota di un paio di metri sopra l'asfalto e ad una velocità di crociera che non si può dichiarare pubblicamente, si sa mai che anche i poliziotti leggano skiforum. :lol:
Comunque già dal passo si può intravedere che la giornata sarà molto bella in quota: cielo limpido, terso, azzurro.
La salita è abbastanza scorrevole, due tratti di cabinovia ed il trenino sotterraneo ci scodellano a 3'500m, all'interno dell'edificio sulla cui sommità si trova il ristorante girevole dell'Allalin, da cui si gode un gran bel panorama: Saas è circondata da ben 8 cime soprai 4'000m.
Essendo noi tutti a digiuno, ed in piedi dalle 5 del mattino, ci concediamo una breve colazione prima di "aggredire" le piste: cafè-creme e sfoglia ripiena al cioccolato.
L'impatto con il ghiacciaio è un po' traumatico, essendo passato in un paio d'ore dai 250m s.l.m del mio paese ai 3'500 del Mittelallalin, ed il breve tratto sci a spalla per raggiungere il sentiero di raccordo per gli impianti si fa sentire. Strano, perchè ad esempio non avevo avuto la stessa sensazione di fatica a Les Deux Alpes, che in fondo è solo un paio di centinaia di metri più basso.
Comunque, come già detto da Dani, le piste sono davvero semi-deserte: qualche squadra nazionale ad allenarsi (come non notare le squadre femminili russa di tavola rigida, e quella giovanile svedese di sci alpino? :skiamo, poca gente, e code agli impianti quasi nulle.
La neve era davvero molto buona: dura, compatta di primo mattino, neppure troppo "lastrone", considerando il periodo, ma sciabile tranquillamente sino all'ora di pranzo senza trasformarsi in melma.
Con la scusa di controllare i miei progressi dopo il corso a L2A, quel marpione di Erni mi ci ha fatto dare dentro per più di 4 ore consecutivamente, alternando anche i miei adorati SSS ai suoi GS (su questo apro una piccola chiosa al termine), fino a quando ho "ceduto" per manifesta inferiorità fisica.
Alla fine, verso l'una, abbiamo abbandonato le piste per concederci una sana fetta di torta alle albicocche ed una birra (vsta la cena sul lago che ci attendeva da lì a poco abbiamo ritenuto più saggio contenerci), prima di incamminarci verso casa.
Un grazie ad Erni, per il trasporto e per il "tagliando tecnico" a cui mi ha sottoposto, ed a Mirco per avermi sopportato e per essere stato l'unico a ricordarsi di portare la crema anti-ustioni.
Una piccola chiosa a proposito degli sci a norma FIS (R>27): leggo e rileggo su questo forum che alcuni li considerano armi improprie, che dovrebbero essere relegati soltanto alle sciate tra i pali, che sono ingestibili a meno di non possedere una tecnica elevatissima, che affaticano le gambe in maniera spaventosa, che non ti permettono di viaggiare a velocità moderata, etc. etc. etc.
Bene, io ve ne parlo avendoli riprovati (lo avevo già fatto a dicembre) e devo dire che sono rimasto molto sorpreso: non ho avvertito difficoltà maggiori nell'uso rispetto ai miei sci, non li ho trovati per nulla stancanti, sono riuscito a fare curve ampie e medio-strette senza grosse difficoltà, sempre tenendo la velocità ampiamente sotto controllo.
Certo, laddove con i miei RC riesco ad accennare la conduzione, senza pilotare lo sci, qui devo tornare ai fondamentali e dimenticarmi di curvare soltanto appogginadomi agli spigoli. Però, nonostante questo, si sono dimostrati sufficientemente morbidi da permettermi di curvare senza grande fatica, e tutto sommato molto ma molto propedeutici, in quanto ti obbligano ad eseguire corrrettamente e compiutamente (non accennando soltanto) quei movimenti di estensione-compressione che servono ad alleggerire lo sci per svincolarlo, cosa in cui sono al momento ancora molto carente.
P.S. le foto sono di scarsa qualità, in quanto le ho fatte col cellulare in uno dei rarissimi momenti di pausa, quindi hanno valore puramente documentale dello stato del ghiacciaio e della neve.