Traversata della Forc. di Colfiedo

enrysno

Orco surfante
vediamo se stavolta come report va bene o qualcuno si lamenta lo stesso :D

Descrizione: Relazione della gita del 30/01/2010

Sono passati parecchi giorni dall’ultima nevicata significativa e il vento ha fatto già parecchi danni sui versanti nord e nord-ovest…a sud non ha ancora trasformato abbastanza e le temperature si mantengono basse….trovare bella neve farinosa non è facile…

Dopo le gite del we scorso la scelta era quasi obbligata su un altro versante est, o, al limite, si pensava di tentare la Val dei Cantoni del Civetta, con ben 1850 m di dislivello, se non si dorme al bivacco del Vazzoler (probabile meta per la prossima settimana); l’altra ipotesi era quella di andare con Marzia di bike-board e altri ragazzi a fare una delle due Valbone del Catinaccio…alla fine scartata proprio a causa dell’esposizione a NW…neve ventata praticamente assicurata!

Dopo le consuete mille mail e telefonate con il fido compare Joseph abbiamo deciso di andare in zona Cortina per fare la Traversata della Forcella di Colfiedo, un itinerario che avevo ingiustamente tenuto sempre un po’ da parte…un po’ perché molto esposto al sole e un po’ perché la parte bassa è un po’ “baranciosa”…

Invece è una gita bellissima, molto panoramica, non difficile, anche se il dislivello non è pochissimo. La discesa è di grande soddisfazione, in ambiente grandioso…e la traversata aggiunge moltissimo fascino all’itinerario.

Per una volta la salita comincia tranquilla, lungo una stradina poco ripida, che d’estate si può fare anche in bici…c’è solo uno strappetto prima di forcella Lerosa. Salendo si può ammirare il magnifico panorama delle montagne di Cortina, dai Cadini al Sorapiss, dal Cristallo alle Tofane

IMG_3913_r.jpg


Arrivati nei pressi di Forcella Lerosa lo sguardo può spaziare sulle montagne del Gruppo Fanes-Sennes, stupendi ambienti, all’interno di Parchi Regionali tutelati.

Ci raggiungono due “forti” che passano davanti con un ritmo insostenibile e un gruppetto di altri scialpinisiti alto-altesini dei quali riusciamo a malapena a tenere il passo….e le più forti sono due ragazze anche molto carine!

Si gira a destra e si sale nella Valbones, al cospetto delle pareti rossastre della Pala de Rafedes, in un caratteristico circo glaciale, morfologia che ci ricorda che qui, in un passato ahimè ormai molto remoto, c’erano decine se non centinaia di metri di ghiaccio.

102398-img3921r1.jpg


La salita si fa ripida solo negli ultimi 400 m, ma è sempre agevole, tanto che sono riuscito a salire con la split senza rampanti, anche se in alcuni casi il fondo duro causava antipatiche scivolate.

102399-img3924r1.jpg


Come se non bastasse il panorama precedente dalla forcella si gode della vista delle Tre Cime di Lavaredo.
La discesa appare subito bella, larga, di pendenza ideale. Dopo una partenza leggermente scenografica (salto della cornice, con stile non proprio impeccabile….lo so, non sono capace…e poi son vecchio!), nonostante le numerose tracce abbiamo trovato ancora spazi vergini di neve farinosa, con sopra la spruzzata di 5 cm della notte precedente. Anche i pendii a sinistra, più esposti al sole avevano neve morbida, al massimo qualche crosta non troppo dura sotto il primo strato di neve farinosa.

Untitled on Vimeo

Dove la pendenza diminuisce ci siamo spostati a destra, dove comincia il bosco e la “mugaglia”; qui il terreno è più complesso, ma l’innevamento attuale consente di scendere senza troppi problemi e ci si diverte anche a svicolare tra gli alberelli e i gobboni dei mughi coperti.
La “giostra” continua anche in fondo, dove si deve affrontare una zona quasi pianeggiante, caratterizzata da numerosi massi. Anche qui comunque c’è un innevamento sufficiente per scendere senza troppi danni e ci si diverte a fare un po’ di boarder o ski cross.

Si arriva alla strada e si torna all’auto scendendo lungo la pista da fondo per circa 1 km, tra gli sguardi stupiti dei fondisti (posso dire una cosa?....che palle fare fondo!)

Altre foto le ha Joseph


Indicazioni per l’itinerario
Salita: Si parte circa 1 km prima del Passo Cimabanche (arrivando da Cortina), nei pressi di una ex caserma militare; la salita cominicia lungo la stradina segnata come sentiero n. 8 per Forc. Lerosa; prima della forcella si gira a destra (direzione N) e ci si inoltra nella Valbones, per poi piegare ulteriormente a destra (E) per salire alla forcella di Colfiedo.
Discesa: Si scende nel versante opposto, verso est, come descritto nella relazione.

Scheda tecnica

Caratteristiche generali: Itinerario di sci/snowboard alpinismo divertente e molto panoramico, che si svolge in una delle zone più belle delle Dolomiti, se non la più bella.

102400-discesa91.jpg


Gruppo Montuoso: Croda Rossa d’Ampezzo
Accesso: A 27 fino a Longarone, poi statale fino a Cortina, si continua in direzione Dobbiamo fino a 1 km prima del Passo Cimabanche.
Itinerario di salita: Stradina per forcella Lerosa (versante E, nel bosco), salita verso la Valbones (versante S); salita alla forcella di Colfiedo, versante W;
Itinerario di discesa: Versante Est della Forcella di Colfiedo;
Dislivello salita: 1210 m (circa 500 su stradina comoda);
Dislivello discesa: 1210 m (750 m di bel vallone, 400 m di bosco/mugaglia, 50 m di zona sassosa poco pendente)
Difficoltà salita: MSA
Difficoltà discesa: BSA
Tempo di salita: 4 ore
Periodo consigliato: dicembre-marzo; (verificare che l’innevamento della parte bassa sia sufficiente per non finire nella “mugaglia mannara”; quando il sole comincia ad essere alto sull’orizzonte cucina particolarmente la parte alta della discesa.
Bibliografia: Tremolada – Sci avventura in Dolomiti
Cartografia: Tabacco foglio n. 03 – Cortina



Note: Itinerario molto panoramico e non difficile ma il dislivello è consistente; ottima gita per chi non ama le difficoltà tecniche. Con temperature elevate conviene anticipare la partenza in quanto la discesa prende parecchio sole, soprattutto da metà febbraio in poi..
 
si neve niente male, meglio di quello che speravo (in quota ha fatto + che in valle, soprattutto su dolomiti meridionali...su the top narrano addirittura di 30 cm e passa...mah.....)

1200 m tanti o pochi: dipende da chi hai come compare!
 
1200 m tanti o pochi: dipende da chi hai come compare!

questo è vero, con Petra sarebbero decisamente troppi (in questo periodo) e comunque è una cosa soggettiva, per quanto mi riguarda, in linea generale, è il giusto ;)

Per sabato prossimo: è presto per decidere ... ma una delle mie opzioni è la Val Scura risalendo la Val de Juel (se prima ne mette almeno 5 cm. e non più di 20) che ne dici?
 
vediamo cosa fa.....per venerdì danno un po' di neve
noi è da un po' che vogliamo fare la val dei cantoni del civetta (con o senza la cima de gasperi)....là si che ce n'è di dislivello!

PS: se non si è capito la valscura non la voglio fare nè da sopra nè da sotto nè da dx nè da sx
 
Roarrrrr, è una delle lingue secondo me più interessanti della zona, hai in mente di fare altre lingue li in giro? Magari quelle che scendono sul Braies?

La zona finale è piena di mughi. Sono coperti bene? Leggendo pare di sì.

Avete fatto questa forcella colfreddo/col fiedo giusto?
42218-croda-rossa-d-ampezzo.jpg
 
salita 4 ore? a me pareva ci avessimo messo 2 ore e mezza..va bè...controllerò gli orari nelle foto...si fa presto visto che la prima foto segna sempre ore 00.00!
cosa intendi dire dipende dal compagno?
una volta tanto che non sei riuscito a superarmi ;)
che palle la mia macchinetta fotografica è alla frutta!


non so quanto ci abbiamoi messo noi
di sicuro più di 3 ore, e non siamo saliti piano
ho messo 4 ore per stare largo visto che se uno deve tracciare e fare foto di tempo ne perde
discordo tanti o pochi m: 1200 comincia ad essere un dislivello di una certa rilevanza....tu sei tra i pochi compari che non si lamenta della salita quindi a te potrei dire che non sono tanti....ma agli altri.....

comprati una panasonic nuova...quella della cia va da dio
 
si fabio...la tua foto è praticamente uguale alla mia ma senza neve
i mughi sono coperti ma è tutto un po' un gobbone macinato in fondo, se nevica si sistema

in zona braies mi piacerebbe andare....ho visto 2-3 bei versanti passando in bici quest'estate...ma mi sa che c'è meno neve...
 
Top