Prima volta oggi
Tutto aperto merita una giornata di sci relax
Oggi c’è stato di tutto : pioggia , neve , nebbia
certo le 2 torcole separate non hanno senso
Da forum Valbrembanaweb:
Il comprensorio sciistico di Torcola Soliva a Piazzatorre, chiuso da otto anni, è a un bivio: sopravvivere e svilupparsi o essere smantellato e portato altrove. Stiamo parlando degli impianti di risalita più a sud del paese, quelli storici, per decenni serviti dall’ovovia di arroccamento che partiva dal paese: oggi, in quota, ci sono la seggiovia biposto Torracchio di 795 metri e due sciovie, il Roccolo di 650 metri e il Sole di 500 metri. Di fatto sono chiusi dal 2005, a eccezione di due stagioni dal 2010 al 2012, quando funzionarono in collegamento con le seggiovie (oggi aperte) di Torcola Vaga, più a nord. La proprietà è ancora della società Sesp, amministrata da Cinzia Passera, con quote del 49% dell’imprenditore Giuseppe Passera di Milano (originario di Spirano ma con casa anche a Piazzatorre) e di Francesco Damiani di Piazza Brembana, infine al 2% di Marco Calvetti.
Seggiovia e skilift in Croazia? La società li ha fatti girare dal 1995 al 2005, accumulando però negli ultimi otto anni perdite per un milione e 266 mila euro. Da qui la decisione di fermarsi. Oggi la Sesp, però, paga ancora circa 60 mila euro tra affitti dei terreni e concessioni dai Comuni di Piazzatorre, Moio de’ Calvi e Valnegra, sui cui terreni si trovano gli impianti. «Direi che è giunto il momento di prendere una decisione - spiega Giuseppe Passera, 77 anni, imprenditore edile – . Pagare ogni anno quelle cifre non ha più senso. Più volte ho proposto al Comune l’acquisizione degli impianti, anche pagandole in più annualità, ma invano. Avevo anche acquistato un nuovo skilift, per la Costa Piana. Non mi è stato possibile posizionarlo». «Durante questi anni - continua Passera - abbiamo comunque provveduto alla manutenzione ordinaria degli impianti che, peraltro, in parte, sono dotati di innevamento programmato. Per farli funzionare non hanno bisogno di ulteriori interventi. Lo scorso dicembre ci è arrivata una proposta da una nuova società impiantistica croata disposta a mettere sul tavolo 550 mila euro per l’acquisizione: li smonterebbe e li riposizionerebbe sulle montagne croate (gli imprenditori dell’Est avrebbero ricevuto finanziamenti europei da usare proprio per il riposizionamento di seggiovie in disuso, ndr)». Ma l’ipotesi di smantellare gli storici impianti e dire addio, probabilmente, allo sci in Torcola Soliva, non piaceva del tutto né all’imprenditore bergamasco né tantomeno al Comune. Sono così seguiti contatti e incontri. Con Comune e Regione ora in campo per cercare di acquisire i vecchi impianti di risalita. «Stiamo lavorando per trovare un accordo, ma non posso dire altro», taglia corto il sindaco Valeriano Bianchi. Così anche il consigliere regionale della Lega Alex Galizzi che, in queste settimane, ha fatto da intermediario: «C’è la disponibilità, ci stiamo impegnando per il futuro del paese e della Valle». Bocche, quindi, ancora abbastanza cucite. Agli enti pubblici, Passera venderebbe l’intera attività a 750 mila euro (comprendendo in questo caso impianti, innevamento programmato, stazioni di partenza e arrivo, casa degli operai e magazzino).
Nel frattempo per Passera e Piazzatorre si è fatta avanti una terza possibilità, neppure così remota: si chiama Cina. All’inizio di questo mese, in Torcola, hanno fatto visita un rappresentante dell’imprenditoria cinese in Italia, insieme a tre agenzie turistiche cinesi con sede a Milano (la principale è la Snzo Travel). Di fatto sono le stesse agenzie che da alcuni anni portano ogni settimana migliaia di sciatori cinesi sulle piste di Valtorta-Piani di Bobbio. Si sono dimostrati interessati agli impianti di risalita ma anche alle altre opportunità turistiche della valle (hanno fatto visita ad agriturismi e San Pellegrino) e all’ospitalità alberghiera. «C’è un interessamento , è vero - prosegue Passera -. Dalla visita sono rimasti entusiasti, stanno cercando un’altra meta oltre ai Piani di Bobbio. Piazzatorre è vicinissimo a Milano, quindi comodo. E poi cercano “pacchetti” che possano includere anche altro oltre allo sci, per questo hanno voluto vedere cosa offre ancora la Valle Brembana. Ovvio che le sole tre piste di Torcola Vaga per loro non sarebbero sufficienti. Da qui l’interessamento per far ripartire Torcola Soliva». Il collegamento tra i due comprensori, come già avvenne per due stagioni, dal 2010 al 2012, consentirebbe di ampliare notevolmente il numero di piste, fino a circa 30 chilometri. Proprio a Torcola Soliva si trova, infatti, il maggior numero di tracciati. I due comprensori, peraltro, sono già collegati, essendo stati realizzati nel 2010 due skiweg. Nei progetti di Giuseppe Passera c’era però l’idea di spostare lo skilift Sole tra la pista Panoramica e il rifugio Torcole, consentendo un ulteriore collegamento e l’utilizzo di altri tracciati. «Entro l’estate devo prendere una decisione. O qualcun altro si fa avanti, oppure venderò agli imprenditori croati», conclude Passera.