Ciao Skifosi,
venerdì scorso ho avuto la mia prima esperienza come donatore e volevo condividere con voi le sensazioni positive che ho provato, ma volevo anche capire quanti di noi skifosi sono dei donatori più o meno attivi...
Ascoltando un amico che alcuni mesi fa, per rispondere alla curiosità mia e di mia moglie, ci aveva raccontato cosa vuol dire essere un donatore, abbiamo iniziato a sentire l'esigenza di provare anche noi questa esperienza.
Mia moglie circa 6 mesi fa ha donato per la prima volta e mi ha riportato le sue emozioni, dopo qualche riflessione personale e qualche mese, ho deciso di andarci anch'io.
Mia moglie mi ha accompagnato, in occasione della sua seconda donazione, al centro trasfusionale dell' ospedale infantile Burlo Garofalo di Trieste dove infermiere e Dottori super cordiali e competenti mi hanno spiegato per filo e per segno quello che sarebbe successo nella mezzora successiva mettendomi a completo agio.
Devo premettere che non ho particolare timore degli aghi (un certo rispetto si però...:-?)e che quando ho dovuto fare prelievi per gli esami del sangue non ho avuto difficoltà.
Cmq dopo il test per l'idoneità a donare, ho donato 430 ml di sangue intero senza quasi nemmeno accorgermene in soli 6 minuti :shock: .
Il dolore più forte l'ho provato solo quando l'infermiera ha dovuto strapparmi il nastro di cerotto (con relativi peli) che mi aveva applicato sul braccio per fissare l'ago con la valvola...:SISI
Dopo la donazione, aspettati 5-10 minuti semi sdraiato per ripristinare la pressione, mio sono alzato senza grossi problemi e mi sono bevuto due succhi , ho divorato 2 panini (cotto e formaggio), 1 brioche il tutto messo a disposizione dei donatori come ristoro.
Come effetto "collaterale" del prelievo, il pomeriggio mi sentivo un po' stanco ed ho dormito 2 ore di fila per recuperare...alle 5 mi sono bevuto un te e stavo benone.
Morale della favola, con un "sacrificio" da nulla spero di aver dato un contributo a tutti quei bravissimi professionisti che contribuiscono a salvare vite o mantenere in salute neonati e bambini che, loro malgrado, necessitano le cure dell' Ospedale Pediatrico.
Mi sento molto bene ed ho voluto condivdere
venerdì scorso ho avuto la mia prima esperienza come donatore e volevo condividere con voi le sensazioni positive che ho provato, ma volevo anche capire quanti di noi skifosi sono dei donatori più o meno attivi...
Ascoltando un amico che alcuni mesi fa, per rispondere alla curiosità mia e di mia moglie, ci aveva raccontato cosa vuol dire essere un donatore, abbiamo iniziato a sentire l'esigenza di provare anche noi questa esperienza.
Mia moglie circa 6 mesi fa ha donato per la prima volta e mi ha riportato le sue emozioni, dopo qualche riflessione personale e qualche mese, ho deciso di andarci anch'io.
Mia moglie mi ha accompagnato, in occasione della sua seconda donazione, al centro trasfusionale dell' ospedale infantile Burlo Garofalo di Trieste dove infermiere e Dottori super cordiali e competenti mi hanno spiegato per filo e per segno quello che sarebbe successo nella mezzora successiva mettendomi a completo agio.
Devo premettere che non ho particolare timore degli aghi (un certo rispetto si però...:-?)e che quando ho dovuto fare prelievi per gli esami del sangue non ho avuto difficoltà.
Cmq dopo il test per l'idoneità a donare, ho donato 430 ml di sangue intero senza quasi nemmeno accorgermene in soli 6 minuti :shock: .
Il dolore più forte l'ho provato solo quando l'infermiera ha dovuto strapparmi il nastro di cerotto (con relativi peli) che mi aveva applicato sul braccio per fissare l'ago con la valvola...:SISI
Dopo la donazione, aspettati 5-10 minuti semi sdraiato per ripristinare la pressione, mio sono alzato senza grossi problemi e mi sono bevuto due succhi , ho divorato 2 panini (cotto e formaggio), 1 brioche il tutto messo a disposizione dei donatori come ristoro.
Come effetto "collaterale" del prelievo, il pomeriggio mi sentivo un po' stanco ed ho dormito 2 ore di fila per recuperare...alle 5 mi sono bevuto un te e stavo benone.
Morale della favola, con un "sacrificio" da nulla spero di aver dato un contributo a tutti quei bravissimi professionisti che contribuiscono a salvare vite o mantenere in salute neonati e bambini che, loro malgrado, necessitano le cure dell' Ospedale Pediatrico.
Mi sento molto bene ed ho voluto condivdere
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