i miei giri più belli

Moena - Muncion - Rif. Gardeccia - Rif. Vajolet - Rif. Principe - Rif. Bergamo - Val Ciamin - S. Cipiriano - risalita al Passo Costalunga (stavolta in autobus) - Moena

Complimenti ... gran bel giro... Avete fatto bene da S. Cipriano tornare su in bus perchè è un bel dislivello di solo asfalto...
 
si l'anno scorso abbiamo fatto il rientro su strada e non finiva più...il dislivello non è tantissimo la è lunga .... e poi pedalare in strada dopo 5 minuti che mi hanno passato 20 macchine e 700 moto rombanti già mi girano...
ci sarebbero anche le sterrate ma il giro diventerebbe parecchio più faticoso...
 
ieri con Spa di mtb-forum Punta Telegrafo sul M. Baldo e discesone su sentiero 657 e 660
lasciata una macchina a Zuane con l'altra siamo andati a Braga da dove siamo partiti per Malga Ime, poi Rif. Fiori del Baldo...la parte alta della strada è sempre più scassata e anche con la full ogni tanto si smonta, anzi l'ultimo grippone non si fa proprio in bici

abbiamo mangiato al rifugio sopra (dopo la brutta esperienza del Fiori l'altra volta)...molto meglio, anche se i gestori sono piuttosto "indormensai"

dopo mangiato siamo usciti non proprio contenti della temperatura (-1 °C) ma eravamo abbastanza coperti e ci siamo scaldati subito facendo l'ultimo pezzo di salita, anche questo poco pedalabile

poi bello il sentiero in cima, tutto sommato non è molto esposto

il 657 è parecchio tecnico (un po' troppo per le mie capacità) ma sopratutto troppo sassoso per i miei gusti...d'altronde si sa che in zona è così....
arrivati sulla strada abbiamo chiesto a uno di un bar se il 74 era fattibile e ha detto no
allora siamo andati in cerca del 660 che sulla mia carta parte dal passo del casello (che non abbiamo trovato)
abbiamo incrociato il 660 facendo prima un pezzo del 76
tutta quest'ultima parte molto bella e veloce, complimenti a chi ha sistemato il sentiero

siamo scesi abbastanza veloci perchè il tipo del bar ci aveva fatto un po' di terrorismo psicologico dicendo che saremmo arrivati col buio....per fortuna alle 6 eravamo già quasi alla macchina...

ma mi è venuto un atroce dubbio....vuoi vedere che ho lasciato la chiave del rav nell'altro zaino (che era nell'altra macchina)? dubbio purtroppo confermato....

unica soluzione...tirare fuori le forze per arrivare a Braga prima del buio....ho fatto la gara contro il sole che tramonta come nei film dei vampiri...ma ce l'ho fatta....a dimostrazione che l'allenamento serve anche a risolvere questi imprevisti

alla fine il giro doveva essere di 50 km e 2000 m
per me è stato di 58 km e 2400 m!
 
Complimenti, bel giro!!! Volevo farlo anch'io prima dell'inverno ma il freddo mi ha fatto desistere...pensa che ieri ero in zona con Irebec e suo suocero, siamo saliti a Prada e poi giù a punta S.Vigilio su dei bei single track.
 

.

ieri dava solo un po' fastidio il vento freddo
ma al sole si stava bene, ho fatto quasi tutta la salita in braghe corte
in alto faceva freddo ma non una roba terribile
tanto per cambiare però avevo lasciato i vestiti più tecnici in montagna e mi sono dovuto arrangiare con le robe che avevo a venezia...tipo le braghe della tuta della decathlon da 8 euro :D...stilosissime! (non c'è la faccina che vomita?)
 
ieri dava solo un po' fastidio il vento freddo
ma al sole si stava bene, ho fatto quasi tutta la salita in braghe corte
in alto faceva freddo ma non una roba terribile
tanto per cambiare però avevo lasciato i vestiti più tecnici in montagna e mi sono dovuto arrangiare con le robe che avevo a venezia...tipo le braghe della tuta della decathlon da 8 euro :D...stilosissime! (non c'è la faccina che vomita?)

Si ieri in salita si poteva ancora andare in pantaloncini .. ma in discesa bisognava coprirsi..

Con Simone-Rikkas e mio suocero ci siamo sparati dei bei single track rocciosi in discesa : partiti da Garda ci siamo incamminati per Valle dei Molini, poi siamo saliti a Prada per asfalto e poi siamo scesi fino a Torri per sentieri, siamo risaliti verso Albisano e ci siamo fatto un bel sentiero finale che sbuca a Punta S. Vigilio per poi tornare a Garda ...

Orami ho capito che il Garda è così : sentieri sassosi... per cui o hai una bella escursione o rischi di non apprezzare... :D
 
si
comunque sopra avevo maglie tecniche e windstopper, per quello stavo bene
comunque su discese così tecniche e le ginocchiere che tengono caldo non fa freddo neanche in discesa
se fai discese veloci o peggio in strada ci vuole la tuta intera di piuma!

escursione: un paio di cm in più davanti sul 657 sarebbero stati una roba bella, ma dato che normalmente non vado su pietraie simili resto contento della mia bici 130-130
che se poi pesa di più non arrivo a recuperare le cose dimenticate prima del buio!
 
si
comunque sopra avevo maglie tecniche e windstopper, per quello stavo bene
comunque su discese così tecniche e le ginocchiere che tengono caldo non fa freddo neanche in discesa
se fai discese veloci o peggio in strada ci vuole la tuta intera di piuma!

escursione: un paio di cm in più davanti sul 657 sarebbero stati una roba bella, ma dato che normalmente non vado su pietraie simili resto contento della mia bici 130-130
che se poi pesa di più non arrivo a recuperare le cose dimenticate prima del buio!

devo dire che sto sperimentando le ginocchiere ed, oltre a proteggere, aiutano contro il freddo ... :D

Mi devo invece procurare una buona maglia windstopper..
 
Ultima modifica:
Sabato sono tornato a fare il giro delle 3 cime….guarda un po’ fino a venerdì pomeriggio non c’era neve…poi la legge di murphy è di nuovo entrata in azione e ci siamo trovati dei bei accumuli proprio sul sentiero dalla forcella al Locatelli….mentre intorno ce n’erano solo pochi cm….comunque stavolta il giro è stato ancora più bello in quanto non ero solo ma con Spa e Lachiliuc….dal Locatelli in giù abbiamo trovato neve solo per 100 m e sono riuscito a fare in sella quasi tutto

Prima neve sul bordo della strada verso il rif. Auronzo
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Sotto le tre cime
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Primo pezzo di discesa dalla Forcella Lavaredo (numeri per stare in sella!)
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Al cospetto delle pareti N
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Inizio discesa dal Rif. Locatelli
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Liuc impenna
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Salto
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Il bellissimo bosco finale
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Uelà, begli scatti compare! poi me li devi passare che ci siam scordati. Belle emozioni, bei panorami, bella adrenalina giù in discesa! Da prima del canada di quest'estate non ero più riuscito a farmi un bel giro in Dolomiti con il mio compare storico - e stoico - Erysmo (ah ah)...Enrico. Grazie della bellissima giornata trascorsa insieme!
 
a parte gli scherzi devo fare qualcosa per il mio nick...anche l'americano su splitboard.com è riuscito a sbagliarlo....è così strano?
 
Ultimi giorni di ottobre….ancora belle giornate e poca neve in quota…l’ideale per provare un altro giro altrimenti impraticabile in un altro periodo (in orari umani)….ovvero il giro del Sassolungo in quota, percorrendo il sentiero Federico Augusto e gli altri sentieri alti, che fino ai primi di ottobre sono praticamente off-limits per le bici, tra divieti vari e presenza di escursionisti a piedi….bisogna dunque aspettare la chiusura dei rifugi in quanto prima dell’apertura di solito c’è ancora parecchia neve, fino a fine settembre c’è troppa gente e anche un traffico mostruoso sui passi, ad ottobre finalmente si può andare…sperando che la frequente (e alquanto inutile) nevicata autunnale in quota non abbia scombinato i nostri programmi…
Compare d’avventura anche questa volta il fido Spa, che, sempre più attratto dalle Dolomiti, continua a spararsi un fracco di km ogni settimana…
Date le poche ore di luce e la poca voglia di faticare su bitume anche stavolta optiamo per una risalita meccanizzata e ci risparmiamo il passo sella, partendo già in quota per il sentiero Federico Augusto, un single track spettacolare che collega la zona del Col Rodella con il Rifugio Sassopiatto, alle pendici del versante meridionale del gruppo del Sassolungo. Il sentiero si mantiene sui 2300 m con brevi saliscendi e alcuni passaggi anche molto tecnici, con qualche tratto a piedi obbligato, ma poca roba…nel complesso è molto divertente e panoramico.
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Passando sotto la forcella del dente ho ricordato con piacere il raduno invernale del 2003.
Grazie a Carb che aveva fatto il sentiero 527 quest’estate e aveva divulgato l’idea ci tuffiamo anche noi su questo bel sentiero per continuare il nostro giro in senso orario…

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Nelle zone a nord più in ombra troviamo un tratto ghiacciato, ma di pochi metri….una cosa che so è che sul ghiaccio non si va in bici….Spa invece l’ha capito sabato :)
Passando sotto il canale N del Sassopiatto sono tornato con la mente alla grande gita di quest’inverno…e all’immane fatica per salire il canale…..la cosa più incredibile è che con tutta le neve che era venuta giù il misero salto di rocce digradanti non era coperto….che zona sfigata questa per la neve!!!
arrivati poi sul ghiaione sotto il rifugio Vicenza optiamo per restare in quota sul sentiero 526, non conoscendone la ciclabilità….
si spinge la bici circa 15 minuti in salita per raggiungere il sentiero, che non è male….da queste parti, dove possibile, i sentieri per i pedoni sono tirati a biliardo….
In prossimità della propaggine nord-ovest delle pendici del sassolungo c’è un bivio: conviene fare il sentiero che sulla carta è segnato come 526a (ma sul cartello hanno cancellato la a) in quanto quello più alto (segnato a puntini rossi) è meno pedalabile…..anche il sentiero basso comunque attraversa una zona di masarè da bici in spalla piuttosto antipatica….conviene quindi casomai scendere verso la pista e poi risalire al rif. Comici prima su pista e poi su stradina di collegamento (ben evidenti in realtà ma non indicate sulla carta).
Dal Comici si fa la città dei sassi (526-528); per evitare l’ultimo tratto sassoso (anche qui un po’ di bici in spalla) in prossimità di uno steccato si può salire spingendo la bici (80 m disl. circa) fino a prendere la pista da sci (andare verso l’arrivo alto della seggiovia).
Arrivati al passo il giro è completato… ma dulcis in fundo…come non provare a scendere dal Col Rodella a Canazei? Avevo più volte domandato come fossero il sentieri 529 e 530, ma a parte qualche “sconsiglio” non molto chiaro non sapevo proprio come fossero….Abbiamo chiesto anche a un “vecio” del posto che ci ha detto “no de là con le bici no se và….tutto ripido e sassi”…
Ovviamente noi testa dura proviamo lo stesso e scegliamo di prendere il 530, che parte quasi dalla cima del Col Rodella. L’inizio sembra molto promettente:

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Si continua su un bel pratone molto panoramico e non difficile

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Sempre su prato il sentiero diventa poi più ripido e si scende fino a raggiungere il pilone della funivia

Da qui si può continuare verso ovest (Elbetina) o verso est lungo il Teriol ladin; abbiamo scelto la seconda e abbiamo trovato un fantastico single track nel bosco fino a canazei…il bello è che non solo il sentiero che abbiamo fatto noi era bello e completamente pedalabile ma oltre a quelli indicati sulla carta ce ne sono almeno altri 2-3, probabilmente anch’essi molto belli
La prossima volta proveremo il 529 e gli altri!
Anche qua con una funivia esistente, 1000 m di dislivello e 4-5 sentieri già pronti (probabilmente poco percorsi da pedoni in quanto c’è l’impianto e anche la strada) verrebbe fuori un altro bel pezzo di park!!!!!
Lunghezza giro: 25 km (da confermare perché non mi ricordo bene...)
Dislivello: 930 m (senza la salita del passo sella)
 
Ultimi giorni di ottobre….ancora belle giornate e poca neve in quota…l’ideale per provare un altro giro altrimenti impraticabile in un altro periodo (in orari umani)….ovvero il giro del Sassolungo in quota, percorrendo il sentiero Federico Augusto e gli altri sentieri alti, che fino ai primi di ottobre sono praticamente off-limits per le bici, tra divieti vari e presenza di escursionisti a piedi….bisogna dunque aspettare la chiusura dei rifugi in quanto prima dell’apertura di solito c’è ancora parecchia neve, fino a fine settembre c’è troppa gente e anche un traffico mostruoso sui passi, ad ottobre finalmente si può andare…sperando che la frequente (e alquanto inutile) nevicata autunnale in quota non abbia scombinato i nostri programmi…
Compare d’avventura anche questa volta il fido Spa, che, sempre più attratto dalle Dolomiti, continua a spararsi un fracco di km ogni settimana…
Date le poche ore di luce e la poca voglia di faticare su bitume anche stavolta optiamo per una risalita meccanizzata e ci risparmiamo il passo sella, partendo già in quota per il sentiero Federico Augusto, un single track spettacolare che collega la zona del Col Rodella con il Rifugio Sassopiatto, alle pendici del versante meridionale del gruppo del Sassolungo. Il sentiero si mantiene sui 2300 m con brevi saliscendi e alcuni passaggi anche molto tecnici, con qualche tratto a piedi obbligato, ma poca roba…nel complesso è molto divertente e panoramico.

Ma vi hanno fatto salire con la bici sulla funivia di Campitello ?

Pensavo che non facessero salire se non accompagnati da guida ...
 
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