[TRK] 19 Lug 09 // Pizzo dei Tre Signori e Rif. Benigni (anello da Ornica)

anzi...metto la quarta

la sfinge vista dalla bocchetta
42853-hpim4172.jpg
 
Il prossimo week-end (non domani) dovrei essere in zona Adamello, e l'unico fine settimana che non ho ancora impegnato (per ora) è l'ultimo di agosto.

Esatto, il caminetto! Avevo sentito qualcosa ad un tg locale.

Comunque che annata: siamo ad agosto e si trova ancora neve...! :?mm
 
Facciamo un re-up caricando le foto su Skiforum. E' davvero un peccato non poterle aggiungere al primo post, non più modificabile.

.......

Itinerario: Ornica (BG) - Val d'Inferno - Bocchetta d'Inferno - Pizzo dei Tre Signori - B.tta d'Inferno - Lago Rotondo - P.so Bocca di Trona - Rif. Benigni - Val Salmurano - Ornica

Dislivelli: totale 1946m. Ai quasi 1600 tra punto minimo e massimo di elevazione si aggiungono circa 150m tra la Bocchetta d'Inferno e la sella che introduce su Lago Rotondo, gli altrettanti in risalita verso la Bocchetta di Trona e altre poche decine sparse lungo il percorso.

Difficoltà: Generalmente EE. Il dislivello effettuato in giornata, unito alla lunghezza rilevante del percorso proposto, fa sì che il percorso necessiti di un più che buon allenamento. Anche alcuni tratti più tecnici lo sconsigliano agli escursionisti di primo pelo, in particolare gli ultimi metri verso il Pizzo e la loro successiva discesa e ancor più forse la tratta tra Bocchetta d'Inferno e il Lago Rotondo, spesso su roccette un poco esposte. Presenza inoltra di nevai residui, pendente ma facile quello verso la cima del Pizzo Tre Signori, da traversare invece quello verso la Bocchetta di Trona sul versante valtellinese.

Esposizione: La salita e la discesa avvengono generalmente a S sul versante bergamasco. Da notare l'esposizione NE della parte terminale della salita verso la cima (non si può intraprendere troppo presto nella stagione). Successivamente la tratta verso il Rif. Benigni si mescola di diverse esposizioni rimanendo però a lungo nel versante valtellinese, quindi tendenzialmente N.

Rifugi: Rifugio Cesare Benigni (2222m - gestore Bruna Allievi - 035.54391), può essere punto d'appoggio per pranzo solamente in caso di partenza molto anticipata (6-6.30) e comunque dopo aver mangiato qualcosa in vetta al Pizzo Tre Signori.

Acqua e cibo: Durante la salita si incontra l'Agriturismo d'Alpe Ferdy, dopo circa un'ora di cammino, provvisto di ogni esigenza, ma solo d'estate. Acqua abbondante nelle valli di salita (Inferno) e discesa (Salmurano), meno nell'Alta Via che le congiunge.


Sapevamo tutto, che sabato mattina avrebbe piovuto e che avrebbe spazzato il vento, che sarebbe stato il giorno migliore per godere dei panorami più limpidi. Sapevamo che sarebbe stato rischioso perché dovevamo partire presto per questo magnifico giro e quindi abbiamo rinunciato temendo che la domenica fosse molto meno limpida, ma volevamo una giornata di bel tempo. Non sapevamo però che saremmo stati così fortunati da trovare davvero la giornata giusta, una di quelle che capitano tre o quattro volte a stagione, da associare a un itinerario che con i suoi panorami mozzafiato ne esalta davvero la limpidezza.
Siamo io, Martina ed Elia, collaudati ormai diverse volte, a trovarci a salire verso Ornica, grazioso borgo dell'alta Val Brembana e quindi per una della sue valli, la splendida e regolare Val d'Inferno, che costituisce la via normale al Pizzo dei Tre Signori. L'Inferno, poco invitante, è in realtà rappresentato dalla molte fucine che la caratterizzavano un tempo, e non descrive bene quella che è una valle aperta e invitante, il cui centro ormai è una vecchia baita riadattata a "estivo" di un noto agriturismo della Val Brembana, che raggiungiamo in un'oretta scarsa di cammino. La salita di qui procede forse un pelo più morbida, intervallata da qualche balza più impervia e soprattutto dalle baite che si susseguono non appena il terreno spiana. La seconda e la terza sono scavate nella roccia e funzionano più da ricovero d'emergenza.

Cavallo nei pressi dell'Agriturismo Ferdy d'Alpe
166432-3-signori-1-p7190202.jpg


La mulattiera verso l'agriturismo
166433-3-signori-1-p7190203.jpg


Valle d'Inferno: Marti in arrivo a Baita Ciarelli (1629)
166434-3-signori-1-p7190206.jpg


Elia volge lo sguardo verso valle, la giornata si preannuncia dai panorami mozzafiato
166435-3-signori-1-p7190207.jpg


Tratto in mezza costa verso Baita Predoni
166436-3-signori-1-p7190209.jpg


Marti a Baita Predoni (1800)
166437-3-signori-1-p7190210.jpg


Altro ricovero inscastonato nella roccia
166438-3-signori-1-p7190214.jpg


La via si sposta sul versante sinistro, incrociando ben presto il sentiero proveniente dal Rif. Grassi e diretto verso il Rif. Benigni, noto come Sentiero delle Orobie Occidentali. Lo superiamo e continuiamo puntando a Nord verso l'ormai vicina Bocchetta d'Inferno, raggiungibile dopo aver attraversato un pianoro ancora innevato proprio sotto gli occhi della famosa "Sfinge", un grosso torrione che ricorda i lineamenti della più famosa scultura egizia, qui a guardia del Pizzo dei Tre signori.

Anticima S del Pizzo Tre Signori e al suo fianco la caratteristica "Sfinge"
166439-3-signori-1-p7190217.jpg


Croce e colonnina del Soccorso Alpino all'incrocio col segnavia 101, Sentiero delle Orobie Occ.
166440-3-signori-1-p7190218.jpg


La Sfinge (2300)
166441-3-signori-1-p7190220.jpg


Vista verso N, Lago dell'Inferno (2086)
166442-3-signori-1-p7190223.jpg


Elvis a Bocchetta dell'Inferno (2306), poco sotto il Pizzo dei Tre Signori
166443-3-signori-1-p7190224.jpg


Zoom verso il valtellinese Rif. Falc del CAI di Milano (2115)
166444-3-signori-1-p7190225.jpg


Alla Bocchetta che dà sul versante valtellinese giungiamo in tempi veramente buoni, aiutati dalla continuità della salita, e dopo una piccola pausa prendiamo a salire sul versante NW del Pizzo, dove confluiscono le svariate vie di avvicinamento del versante lecchese e valtellinese. La neve residua e le ghiaie infide ci rallentano un poco ma in circa mezzora arriviamo sull'affollatissima vetta del Pizzo dei Tre Signori, antico punto di confine tra il Ducato di Milano, i Grigioni e la Repubblica Veneta, sovrastato dalla grande e caratteristica croce in ferro.

Stambecchi sulla cresta S del Pizzo Tre Signori
166445-3-signori-1-p7190227.jpg


Salendo verso la cima, splendido contrasto tra il Pizzo di Trona e il M. Disgrazia innevato sullo sfondo.
166446-3-signori-1-p7190230.jpg


Dalla vetta verso S-SW: Zuccone dei Campelli (2159) e più lontano il Resegone (1875)
166447-3-signori-2-p7190231.jpg


Verso NNW, la Val Chiavenna e le sue cime ancora innevate
166448-3-signori-2-p7190234.jpg


M. Disgrazia e il Gruppo del Bernina, imbiancati 24 ore prima
166449-3-signori-2-p7190238.jpg


Pizzo Scalino
166450-3-signori-2-p7190239.jpg


Zoom sulla caratteristica sagoma del M. Resegone
166451-3-signori-2-p7190242.jpg


Grignetta e Grigna
166452-3-signori-2-p7190243.jpg


Il Lago di Lecco e la Brianza
166453-3-signori-2-p7190244.jpg


Verso E tutta la catena orobica
166454-3-signori-2-p7190248.jpg


Versanti nordoccidentali del P.zo Redorta (3038) e del Diavolo di Tenda (2916)
166455-3-signori-2-p7190251.jpg


Spunta anche una monolitica Presolana (2521)
166456-3-signori-2-p7190252.jpg


Pizzo Arera (2512) e Cima di Menna (2300)
166457-3-signori-2-p7190253.jpg


Verso N tutta la catena che culmina nel Pizzo Badile e nel Pizzo Cengalo
166458-3-signori-2-p7190254.jpg


Immancabile la visione della parete E del M. Rosa. Nell'ordine ben visibili Vincent, Parrot, Gnifetti, Zumstein, Dufour e Nordend
166459-3-signori-2-p7190257.jpg


M. Legnone spolverato di neve e sullo sfondo le Alpi svizzere
166460-3-signori-2-p7190258.jpg


Altro 4000
166461-3-signori-2-p7190259.jpg


Foto di vetta per Marco, Martina e Elia
166462-3-signori-2-p7190261.jpg


E' tempo, sebbene non sia ancora mezzogiorno, di pranzare con i panini preparati a casa, di riposarci con molta calma e di disquisire con due nuovi compagni di salita, Mauro e Francesco, dell'itinerario a seguire, visto che hanno in mente il nostro stesso. Infatti per un buon tratto non calpesteremo segnavia del CAI ma altre tracce riportate talvolta in maniera ambigua dalle carte.
Scendendo dal Pizzo veniamo travolti dalla rumorosa presenza e dallo spostamento di un gruppo di oltre cinquanta stambecchi, che uno a uno attraversano pozze di neve residua e rocce scoscese dalle quali fanno rotolare continui massi nella valletta sottostante che dovremmo raggiungere. Li lasciamo fare per svariati minuti, tutti intenti a fare foto e filmati quantomeno per la rarità del trovarne un gruppo così numeroso.

Omino di pietra sulla di discesa
166463-3-signori-3-p7190262.jpg


Elvis e Marti dopo il primo tratto di discesa dalla vetta
166464-3-signori-3-p7190264.jpg


Gruppo di stambecchi adulti
166465-3-signori-3-p7190269.jpg


166466-3-signori-3-p7190270.jpg


166467-3-signori-3-p7190273.jpg


166468-3-signori-3-p7190276.jpg


166469-3-signori-3-p7190277.jpg


Ritornati alla Bocchetta d'Inferno prendiamo a salire in direzione opposta (E) per una traccia un poco esposta e poi caratterizzata da roccette da arrampicare con l'ausilio delle mani, arrivando in poco a una terrazzina erbosa dove rincontriamo una parte dei nostri amici in via di trasferimento, il gruppetto che sembra più "anziano", avendo così l'opportunità di passargli molto vicino.

Salendo dalla Bocchetta d'Inferno ne reincontriamo una parte, stavolta molto più da vicino
166470-3-signori-3-p7190280.jpg


Stambecco adulto
166471-3-signori-3-p7190282.jpg


Stambecco
166472-3-signori-3-p7190283.jpg


Ecco tutto il gruppetto
166473-3-signori-3-p7190289.jpg


Finita questa parentesi approdiamo prima a una sella erbosa, quindi scendiamo in un canalino ripido e roccioso, decisamente infido, fino alle ghiaie che danno sulla conca del Lago Rotondo, bellissimo e ancora in parte ghiacciato vista la posizione molto riparata dal sole.

Marti con i nostri due nuovi compagni di itinerario, Mauro e Francesco, alla bocchetta sopra Lago Rotondo
166474-3-signori-3-p7190290.jpg


Sguardo indietro verso il Pizzo Tre Signori (2554) e la via di salita
166475-3-signori-3-p7190293.jpg


L'ancora parzialmente ghiacciato Lago Rotondo (2256)
166476-3-signori-3-p7190295.jpg


Elia arriva nella conca del Lago Rotondo
166477-3-signori-3-p7190296.jpg


Ci tocca perdere ancora un po' di quota che recupereremo poco dopo effettuando un lungo e articolato traverso verso destra, costellato di ghiaie un po' scoscese, nevai residui e un paio di placche rocciose quasi sorprendenti nella loro comparsa improvvisa. Tutto questo ci conduce comunque in breve direttamente nei pressi del Passo Bocca di Trona, dove ritorniamo sul versante Sud, bergamasco, e in un quarto d'ora di saliscendi ora divenuti faticosi giungiamo al Rif. Benigni con circa duemila metri di salita nelle gambe.
E' ora di un caffè e di un dolce per recuperare, qui fa ora un po' freddo per l'arrivo di qualche nuvola e una piccola storta alla caviglia per Martina le complica un po' la discesa ma soprattutto ne condiziona l'umore. Elia mi sembra euforico per il giro lungo, faticoso ma decisamente appagante per i suoi panorami e la sua varietà di percorso. In queste circostanze vorresti essere alla fine, non avere davanti la lunga e un pelo monotona discesa verso Ornica, ma fa parte del gioco.

Marti si ribella dopo l'ultimo tratto di salita verso il P.so Bocca di Trona (2224)
166478-3-signori-3-p7190297.jpg


Elvis con grinta verso il passo...
166479-3-signori-4-p7190299.jpg


Mauro e Francesco attaccano i saliscendi che in breve portano al Rif. Benigni
166480-3-signori-4-p7190301.jpg


Rif. Benigni (2222) e M. Disgrazia
166481-3-signori-4-p7190308.jpg


Con qualche dolore in più per Martina affrontiamo la prima parte ripida e rocciosa attraverso il famoso canalino del Benigni, umido e quindi infido, arrivando poi sul più gradevole ma lungo semicerchio sotto il P.so di Salmurano e quindi nell'omonima valle che ci condurrà verso il punto di partenza. Di qui sono ancora quasi due orette di discesa, visto il passo non troppo veloce, che ci cuociono per bene in vista del ritorno a Udine in serata.

Giù dal famoso canalino del Benigni
166482-3-signori-4-p7190311.jpg


Marmotta in Val Salmurano
166483-3-signori-4-p7190312.jpg


Caverna nella neve residua da valanga, la traccia passerebbe pericolosamente sopra
166484-3-signori-4-p7190314.jpg


Ecco perchè "pericolosamente"...
166485-3-signori-4-p7190317.jpg


Elvis sfida la grotta nella neve
166486-3-signori-4-p7190319.jpg
 

.

Quella è una delle zone che preferisco dell'orobica catena. La salita al Pizzo di 2 anni fa doveva essere l'occasione per guardarmela tutta dall'alto e invece il nuvolone mi ha fregato :evil:
Se avessi trovato io una giornata così...

Non credevo che dalla vetta di vedesse giusto giusto il campanile di Lecco! La prossima volta che sono sul lungolago e c'è nitido devo guardare in su :D

Quello che tu indichi come Legnone spolverato credo sia un monte della sponda comasca, in quanto in primo piano si vede il Legnoncino.

Comunque complimenti per la sfacchinata :shock: e per l'approfonditissimo racconto.
 
Top