Una classica dell'escursionismo abruzzese, la salita alla cima più alta del massiccio montuoso della Majella attraverso la via normale, chiamata Direttissima o anche Rava della Giumenta Bianca, e discesa per la Rava del Ferro.
Dislivello in salita: 1500 metri. Dislivello in discesa: 1300 metri. Difficoltà: EE. Tempo di percorrenza: tra le 7 e le 8 ore, con un buon passo e una 30ina di minuti di sosta compresi.
Sveglia alle 5.00, partenza alle 5.40 da Pescara. Siamo in 5, due macchine. Arrivo a San Valentino ore 6.30 per la colazione. A questo punto si prosegue per S.Eufemia, si continua per il Passo S. Leonardo sino al bivio per il rifugio Lama Bianca. Saliamo per la stradina rovinatissima (occhio alle macchine andare pianissimo è piena di buconi enormi) sino alla fine, ovvero l'inizio della Rava del Ferro. Lasciamo lì una macchina (per avere un mezzo al termine della gita) e procediamo per Passo S. Leonardo. Si supera l'albergo, si percorre circa 1.5km e si arriva alla partenza del sentiero.
Si deve tagliare per il bosco sino all'attacco della diretta. Purtroppo all'inizio la via non è facilmente individuabile, i segnali ci sono ma bisogna stare con gli occhi aperti, ma alla fine si trovano. Con un buon passo in circa 45 minuti si è all'inizio della Rava della Giumenta Bianca. Da lì armarsi di buona volontà e cominciare l'ascesa. Non esiste un percorso battuto, bisogna crearsi sul momento la via che si reputa migliore. Il fondo è molto sconnesso, e molto ma molto sdruccievole. La pendenza all'inizio è media, da metà della Rava diventa parecchio elevata, e bisogna sempre scegliere il massetto giusto dove mettere il piede.
Arrivati a 3/4 si può scegliere se uscire sulla sinistra oppure sulla destra. Noi siamo stati sulla destra. Si arriva ad un certo punto su un piccolo altipiano. Per la vetta si deve affrontare un ultimo strappetto, anch'esso molto tecnico nonchè molto faticoso, molto insidioso e sdrucciolevole a manetta.
Arrivati in cima lo spettacolo è da mozzafiato. La giornata è splendida, neanche una nuvola in cielo, vento appena presente (sul Monte Amaro c'è sempre un forte vento, noi siamo stati fortunatissimi davvero) e orizzonte limpidissimo.
La vetta è a quota 2.793, rappresenta la cima più alta della Majella. Da lì, in una giornata limpida come quella da noi vissuta, hai un balcone su 3/4 dell'Abruzzo. Da un lato il mare, con la vista che spazia da Roseto sino a Termoli. Poi il massiccio del Gran Sasso. Il Sirente, il Velino e la zona del Fucino. I monti di Rivisondoli e di Roccaraso. Ed ovviamente le altre cime della Majella. Tutto questo in un paesaggio lunare, dove l'uomo è ospite e non padrone.
Dopo alcune foto di rito, si scende e facciamo una deviazione sino al rifugio Manzini, meta di un prossimo pernotto e quindi dovevamo controllare se era tutto ok.
Ripreso il sentiero principale che porta al Blockhaus, dopo poco si taglia e si scende per la Rava del Ferro, una gola piuttosto ripida e sconnessa, che rappresenta una via di ascesa alternativa per il Monte Amaro, leggermente più facile della Direttissima.
Ma con la fatica che comincia a farsi sentire, può diventare molto più tosta e anche più insidiosa. Bisogna stare sempre concentrati, per riposarsi ci sarà il suo tempo.
Si scende per 1.300 metri in un ambiente splendido e selvaggio, nonchè incontaminato dall'uomo. Prima di arrivare alla parte finale della rava si taglia sulla sinistra per un sentierino visibile, e con 10 minuti si attraverso un piccolo boschetto e si arriva al termine, dove ci attende l'auto che avevamo lasciato in mattinata.
Si torna a prendere l'altro autoveicolo al Passo e poi tutti a berci una meritatissima birrozza!
L'ambiente che si visita è al top, le emozioni anche. Purtroppo anche la fatica. Al termine ero davvero piegato, e ho un discreto allenamento alle spalle. Questo tragitto è consigliato a chi ha una buona gamba ed un buon fiato, e spirito di sacrificio. Astenersi escursionisti della domenica o *viziati*: altrimenti ve ne pentirete amaramente.
Alternative di sentieri:
- salita e discesa per la direttissima: davvero tosta la cosa, specialmente la discesa
- salita per la rava del ferro e discesa per la direttissima: molto molto tosta, salita di meno ma la discesa stronca
- salita per la direttissima e discesa per la rava della vespa: tostissima, per masochisti
Un po' di foto
Compagnia all'inizio del sentiero
Scorcio di Passo S. Leonardo
Inizio della Rava della Giumenta Bianca
A metà della Direttissima
Ci manca ancora parecchio per la cima...
Uscita sulla sinistra
Ultimo strappetto. Si nota la croce della cima.
E' tosta la faccenda....
Vetta conquistata!
Bivacco Pelino in quota
Vallone della Femmina Morta
Sguardo verso Roccaraso
Massiccio del Gran Sasso
Vista su Pescara
Quel fumo che vedete deriva da un incendio divampato in un opificio industriale. All'andata ci siamo passati affianco, che fiamme ragazzi! Prima di allora viste solo in film americani quella roba lì!
Sullo sfondo il Monte Acquaviva ed il Monte Focalone
Da destra verso sinistra: il Focalone, Cima Pomilio, i Tre Portoni e l'inizio di Pesco Falcone. Sullo sfondo (con la vegetazione) il Monte Cavallo e più sotto il BlockHaus.
Inizia la discesa. Paesaggio ed ambiente lunare!
Rifugio Manzini. Notare i nevai, ce ne sono ancora tantissimi al 20 luglio!!
Non ho potuto resistere!
Altri nevai lungo la discesa
Inizio della Rava del Ferro
La Rava del Ferro
Siamo quasi alla fine della Rava
Si scende tra queste vedute...
...affiancati da questi imponenti pareti rocciose
Spero di essere riuscito a documentare per bene questa via escursionistica del mio amato territorio abruzzese.
La Majella offre tantissimi itinerari, alcuni molto severi e faticosi (come questo oppure la traversata dal BlockHaus al Monte Amaro oppure da Fara S. Martino al Manzini), altri meno stressanti ma altrettanto magnifici.
Il massiccio in definitiva merita sicuramente una visita. Un fine settimana lungo passato in questa terra e sicuramente non ve ne pentirete
Alla prossima
Dislivello in salita: 1500 metri. Dislivello in discesa: 1300 metri. Difficoltà: EE. Tempo di percorrenza: tra le 7 e le 8 ore, con un buon passo e una 30ina di minuti di sosta compresi.
Sveglia alle 5.00, partenza alle 5.40 da Pescara. Siamo in 5, due macchine. Arrivo a San Valentino ore 6.30 per la colazione. A questo punto si prosegue per S.Eufemia, si continua per il Passo S. Leonardo sino al bivio per il rifugio Lama Bianca. Saliamo per la stradina rovinatissima (occhio alle macchine andare pianissimo è piena di buconi enormi) sino alla fine, ovvero l'inizio della Rava del Ferro. Lasciamo lì una macchina (per avere un mezzo al termine della gita) e procediamo per Passo S. Leonardo. Si supera l'albergo, si percorre circa 1.5km e si arriva alla partenza del sentiero.
Si deve tagliare per il bosco sino all'attacco della diretta. Purtroppo all'inizio la via non è facilmente individuabile, i segnali ci sono ma bisogna stare con gli occhi aperti, ma alla fine si trovano. Con un buon passo in circa 45 minuti si è all'inizio della Rava della Giumenta Bianca. Da lì armarsi di buona volontà e cominciare l'ascesa. Non esiste un percorso battuto, bisogna crearsi sul momento la via che si reputa migliore. Il fondo è molto sconnesso, e molto ma molto sdruccievole. La pendenza all'inizio è media, da metà della Rava diventa parecchio elevata, e bisogna sempre scegliere il massetto giusto dove mettere il piede.
Arrivati a 3/4 si può scegliere se uscire sulla sinistra oppure sulla destra. Noi siamo stati sulla destra. Si arriva ad un certo punto su un piccolo altipiano. Per la vetta si deve affrontare un ultimo strappetto, anch'esso molto tecnico nonchè molto faticoso, molto insidioso e sdrucciolevole a manetta.
Arrivati in cima lo spettacolo è da mozzafiato. La giornata è splendida, neanche una nuvola in cielo, vento appena presente (sul Monte Amaro c'è sempre un forte vento, noi siamo stati fortunatissimi davvero) e orizzonte limpidissimo.
La vetta è a quota 2.793, rappresenta la cima più alta della Majella. Da lì, in una giornata limpida come quella da noi vissuta, hai un balcone su 3/4 dell'Abruzzo. Da un lato il mare, con la vista che spazia da Roseto sino a Termoli. Poi il massiccio del Gran Sasso. Il Sirente, il Velino e la zona del Fucino. I monti di Rivisondoli e di Roccaraso. Ed ovviamente le altre cime della Majella. Tutto questo in un paesaggio lunare, dove l'uomo è ospite e non padrone.
Dopo alcune foto di rito, si scende e facciamo una deviazione sino al rifugio Manzini, meta di un prossimo pernotto e quindi dovevamo controllare se era tutto ok.
Ripreso il sentiero principale che porta al Blockhaus, dopo poco si taglia e si scende per la Rava del Ferro, una gola piuttosto ripida e sconnessa, che rappresenta una via di ascesa alternativa per il Monte Amaro, leggermente più facile della Direttissima.
Ma con la fatica che comincia a farsi sentire, può diventare molto più tosta e anche più insidiosa. Bisogna stare sempre concentrati, per riposarsi ci sarà il suo tempo.
Si scende per 1.300 metri in un ambiente splendido e selvaggio, nonchè incontaminato dall'uomo. Prima di arrivare alla parte finale della rava si taglia sulla sinistra per un sentierino visibile, e con 10 minuti si attraverso un piccolo boschetto e si arriva al termine, dove ci attende l'auto che avevamo lasciato in mattinata.
Si torna a prendere l'altro autoveicolo al Passo e poi tutti a berci una meritatissima birrozza!
L'ambiente che si visita è al top, le emozioni anche. Purtroppo anche la fatica. Al termine ero davvero piegato, e ho un discreto allenamento alle spalle. Questo tragitto è consigliato a chi ha una buona gamba ed un buon fiato, e spirito di sacrificio. Astenersi escursionisti della domenica o *viziati*: altrimenti ve ne pentirete amaramente.
Alternative di sentieri:
- salita e discesa per la direttissima: davvero tosta la cosa, specialmente la discesa
- salita per la rava del ferro e discesa per la direttissima: molto molto tosta, salita di meno ma la discesa stronca
- salita per la direttissima e discesa per la rava della vespa: tostissima, per masochisti
Un po' di foto
Compagnia all'inizio del sentiero
Scorcio di Passo S. Leonardo
Inizio della Rava della Giumenta Bianca
A metà della Direttissima
Ci manca ancora parecchio per la cima...
Uscita sulla sinistra
Ultimo strappetto. Si nota la croce della cima.
E' tosta la faccenda....
Vetta conquistata!
Bivacco Pelino in quota
Vallone della Femmina Morta
Sguardo verso Roccaraso
Massiccio del Gran Sasso
Vista su Pescara
Quel fumo che vedete deriva da un incendio divampato in un opificio industriale. All'andata ci siamo passati affianco, che fiamme ragazzi! Prima di allora viste solo in film americani quella roba lì!
Sullo sfondo il Monte Acquaviva ed il Monte Focalone
Da destra verso sinistra: il Focalone, Cima Pomilio, i Tre Portoni e l'inizio di Pesco Falcone. Sullo sfondo (con la vegetazione) il Monte Cavallo e più sotto il BlockHaus.
Inizia la discesa. Paesaggio ed ambiente lunare!
Rifugio Manzini. Notare i nevai, ce ne sono ancora tantissimi al 20 luglio!!
Non ho potuto resistere!
Altri nevai lungo la discesa
Inizio della Rava del Ferro
La Rava del Ferro
Siamo quasi alla fine della Rava
Si scende tra queste vedute...
...affiancati da questi imponenti pareti rocciose
Spero di essere riuscito a documentare per bene questa via escursionistica del mio amato territorio abruzzese.
La Majella offre tantissimi itinerari, alcuni molto severi e faticosi (come questo oppure la traversata dal BlockHaus al Monte Amaro oppure da Fara S. Martino al Manzini), altri meno stressanti ma altrettanto magnifici.
Il massiccio in definitiva merita sicuramente una visita. Un fine settimana lungo passato in questa terra e sicuramente non ve ne pentirete
Alla prossima