e.frapporti
DURACELL
Ho cominciato a fare SBalpinismo (o backcountry, fate voi) 3 anni fa.
Fino al marzo scorso il mio setup è stato il classico "tutto soft" (tavola+scarponi+attacchi, ciaspole in salita) e ci ho fatto parecchie cose, anche usando i ramponi (ovviamente quelli con le stringhe, non automatici) ma proprio queste ultime situazioni (cioè quelle dove servivano i ramponi) mi hanno fatto riflettere in quanto, per un uso prolungato su ghiaccio e soprattutto misto, ho avuto qualche problemuccio, non sentivo il rampone saldo come avrebbe dovuto.
Ai primi di aprile, in occasione della prima uscita del corso SA3, ho cambiato attrezzatura:
- Scarponi da scialpinismo Garmont G-Lite
- attacchi hard F2 Race Titanium
ad oggi ci ho fatto una decina di gite e queste sono state le mie impressioni:
VANTAGGI in salita
1 - con lo scarpone rigido le ciaspole (MSR Lighting) lavorano benissimo nei traversi dandomi molta più sicurezza in caso di neve dura/ghiacciata;
2 - ideali con i ramponi (automatici o semiautomatici);
VANTAGGI in discesa
1 - velocità di aggancio/sgancio (pregio utilissimo nei tratti di "cava e metti");
2 - gli scarponi rigidi permettono di trasmettere ogni impulso in modo più preciso ed immediato alla tavola;
3 - adoro avere più supporto anteriore alla caviglia: nei traversoni in front ci si può appoggiare al gambaletto sollecitando meno la caviglia, allo stesso modo anche nei tratti sconnessi si soffre meno;
CONTRO in salita
1 - lo scarpone hard è un po' più pesante (ma l'attacco hard pesa un po' meno );
2 - e anche meno comodo (non di molto);
CONTRO in discesa
1 - per aumentare il comfort l'attacco posteriore ha uno zoccolo più alto sul tacco rispetto all'attacco anteriore (almeno 2 cm. o addirittura 3) questo comporta che sul ripido, nelle prime curve saltate da front a back, la coda della tavola tocca prima del previsto dando problemi di stabilità. Ma è solo questione di prenderci le misure, una volta registrato il movimento si va via lisci. (il fatto è che dopo anni si soft 'sta cosa mi capita ancora alle prime curve di ogni discesa)
2 - gli stinchi si irritano un po' per il contatto col gambaletto (come agli sciatori)
-Al momento non mi viene in mente altro-
In generale sono molto contento della scelta fatta, mi sono trovato bene con tutte le nevi incontrate (mai provato però in polvere profonda) per cui lo consiglio.
Ritengo sia un setup ideale per lo skialp di primavera con tratti alpinistici.
In piena stagione invernale credo continuerò con il setup "soft"
N.B. - non ho mai provato una split-board
Fino al marzo scorso il mio setup è stato il classico "tutto soft" (tavola+scarponi+attacchi, ciaspole in salita) e ci ho fatto parecchie cose, anche usando i ramponi (ovviamente quelli con le stringhe, non automatici) ma proprio queste ultime situazioni (cioè quelle dove servivano i ramponi) mi hanno fatto riflettere in quanto, per un uso prolungato su ghiaccio e soprattutto misto, ho avuto qualche problemuccio, non sentivo il rampone saldo come avrebbe dovuto.
Ai primi di aprile, in occasione della prima uscita del corso SA3, ho cambiato attrezzatura:
- Scarponi da scialpinismo Garmont G-Lite
- attacchi hard F2 Race Titanium
ad oggi ci ho fatto una decina di gite e queste sono state le mie impressioni:
VANTAGGI in salita
1 - con lo scarpone rigido le ciaspole (MSR Lighting) lavorano benissimo nei traversi dandomi molta più sicurezza in caso di neve dura/ghiacciata;
2 - ideali con i ramponi (automatici o semiautomatici);
VANTAGGI in discesa
1 - velocità di aggancio/sgancio (pregio utilissimo nei tratti di "cava e metti");
2 - gli scarponi rigidi permettono di trasmettere ogni impulso in modo più preciso ed immediato alla tavola;
3 - adoro avere più supporto anteriore alla caviglia: nei traversoni in front ci si può appoggiare al gambaletto sollecitando meno la caviglia, allo stesso modo anche nei tratti sconnessi si soffre meno;
CONTRO in salita
1 - lo scarpone hard è un po' più pesante (ma l'attacco hard pesa un po' meno );
2 - e anche meno comodo (non di molto);
CONTRO in discesa
1 - per aumentare il comfort l'attacco posteriore ha uno zoccolo più alto sul tacco rispetto all'attacco anteriore (almeno 2 cm. o addirittura 3) questo comporta che sul ripido, nelle prime curve saltate da front a back, la coda della tavola tocca prima del previsto dando problemi di stabilità. Ma è solo questione di prenderci le misure, una volta registrato il movimento si va via lisci. (il fatto è che dopo anni si soft 'sta cosa mi capita ancora alle prime curve di ogni discesa)
2 - gli stinchi si irritano un po' per il contatto col gambaletto (come agli sciatori)
-Al momento non mi viene in mente altro-
In generale sono molto contento della scelta fatta, mi sono trovato bene con tutte le nevi incontrate (mai provato però in polvere profonda) per cui lo consiglio.
Ritengo sia un setup ideale per lo skialp di primavera con tratti alpinistici.
In piena stagione invernale credo continuerò con il setup "soft"
N.B. - non ho mai provato una split-board
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