Ehehe grazie a tutti!
Oggi è stata una giornata davvero particolare... per certi aspetti è stato fare come un tuffo nel passato, a 12 anni fa, quando nell'ormai lontano 1997 misi per la prima volta gli sci ai piedi... oggi mi sentivo piuttosto spaesato nel costringermi a non cercare l'appoggio sulle tibie, tipico della tecnica sciistica (e ancor più con la moderna tecnica), e cercare la piega non mi veniva per nulla naturale, mi sentivo in equilibrio molto precario al punto che commettevo spesso e volentieri uno dei miei errori più caratteristici, quello di andare in rotazione col busto, che peggiorava le cose...
Quel che ho potuto capire oggi, è che il bacino è il fulcro della sciata a telemark, il busto deve stare eretto o leggermente inclinato in avanti... diciamo che almeno all'inizio è forse meglio tenerlo eretto, così si ha il bacino ben posizionato, e deve innescarsi un movimento conteporaneo dei due piedi:
-quello a valle, che deve avanzare, formando col ginocchio un angolo retto
-quello a monte, che deve indietreggiare, inginocchiandosi
il difficile è saper eseguire questo movimento simultaneamente, facendo in modo che durante la genuflessione, i due piedi si trovino sempre più o meno equidistanziati dal bacino, e durante l'esecuzione il peso deve essere perfettamente distribuito sui due sci, ci si aiuta (per quanto riguarda il piede che si trova a monte, o a interno curva), spingendo con la punta dei piedi contro lo sci per bilanciare la pressione dell'altro piede (quello a valle, cioè sull'esterno) che è naturalmente appoggiato.
Il fatto di tenere le braccia ben avanti al busto, e questo ben orientato verso le punte, aiuta molto nella ricerca di quell'equilibrio che le prime volte è davvero precario. il braccio a valle (quello ad esterno curva) deve essere pronto in posizione di puntamento del bastoncino.
Inizialmente, la genuflessione riesce meglio da un lato piuttosto che dall'altro... esattamente come nella sciata, dove una curva riusciamo ad eseguirla meglio dell'altra. A me riesce (come nello sci) meglio la curva verso destra, molto probabilmente perchè sono mancino, e quindi mi sento più sicuro in appoggio sul sinistro.
Durante la genuflessione, la posizione delle gambe deve essere abbastanza raccolta, cercando di tenere le ginocchia abbastanza vicine, facendo in modo che il ginocchio all'interno si trovi leggermente arretrato e leggermente più in basso rispetto al ginocchio all'esterno.
Il piegamento sulle tibie non esiste... il tallone è svincolato!!!
In definitiva, ci vuole non poco per elaborare tutte queste problematiche legate alla sciata a tele, di sicuro aiuta focalizzare un concetto per volta... nel mio caso, la prima cosa è stata quella di cercare la genuflessione, poi quella di tenere ben impostate le braccia, e infine quella di tenere le ginocchia abbastanza raccolte.
Dimenticavo, tenere le chiappe sempre strette aiuta molto a tenere nella giusta tensione la parte del corpo maggiormente interessata nell'esecuzione... mi ricorda un po' la sciata sulle gobbe, dove bisogna tenere gli addominali sempre contratti e il busto in posizione cifotica, come se avessimo appena subito un pugno nello stomaco...
Questo genuflettersi sollecita parecchio i quadricipiti di entrambe le ginocchia, e ci si trova ben presto coi muscoli in fiamme... per cui bisogna dar tempo al corpo di trovare il giusto equilibrio e la sua armonia nel movimento. E, almeno per quanto mi riguarda le prime volte mi sembra difficile fare più di 3 ore a telemark...
Quando si è stanchi, è possibile sciare in slidata, ovviamente però sciando appoggiati sui polpacci anzichè sugli stinchi (se no, si alzano i talloni ed è facile finire a pelle di leone!!!!)
Alla fine della giornata, riuscivo a genuflettermi discretamente in diagonale verso destra, mentre verso sinistra non sempre mi riusciva.
Questo è tutto quanto ho appreso, spero di non aver scritto troppe cazzate, e auspico puntualizzazioni e correzioni da parte di chi ne sa sicuramente di più
All'inizio oltre che spiazzante è stata dura, mi innervosiva non riuscire a sciare in sicurezza e controllo come ormai riesco a fare nella normale sciata, avevo difficoltà a stare in equilibrio, e in seggiovia invidiavo i mazzinga che potevano lanciarsi a palla in curve condotte dai due pistoni del Bric Rond, con un continuo alternarsi di energia cinetica ed energia potenziale, mi veniva voglia di togliermi addosso il tutto e tornare a tallone fisso, ma pian piano e con la perseveranza (e qualche inevitabile ruzzolone, fortunatamente meno di quanto avevo preventivato!), cercando di assumere via via un maggior controllo e una maggior padronanza, son riuscito anche a divertirmi. Chiaramente, per continuare è necessaria una fortissima motivazione, e di sicuro a me ha salvato il voler ricercare equilibrio e sicurezza nella pratica di questa sciata in genuflessione.
Per il momento, non ho intenzione di abbandonare la sciata a tallone fisso, ma questo modo molto elegante di scivolare sulla neve mi suscitava curiosità e ammirazione, un grazie lo devo anche a Luca (Neuroticfish) che me ne ha parlato, mi ha procurato l'attrezzatura, e assieme ad Emanuele ha sacrificato una giornata per seguirmi in queste per me inedite evoluzioni... ho voluto provarlo... e sicuramente, nel mio prossimo futuro mi cimenterò qualche altra volta... per ora resto molto legato al fisso, e ritengo di non aver raggiunto l'apice della mia curva evolutiva nello sciare a tallone fisso... quando e se l'avrò raggiunto (sono molto critico e perfezionista nei confronti della mia sciata), probabilmente quando mi mancheranno stimoli e motivazioni, mi dedicherò molto di più a questa bellissima e affascinante forma di scivolamento. Questo è, almeno per ora, il mio pensiero... chissà se un giorno cambierò idea...
Un'altra cosa che invidio al telemark, è la comodità: oggi avevo degli scarponi da gara, ma erano comunque delle pantofole in confronto agli scarponi da sci!!!