Ciao,
venerdì mi sono arrivati i Navis nuovi. Presi in "sostituzione" di un Mantra poichè il Dp+ non arrivava nella misura ordinata.
Consigliati come sci "perfetti" in molte riviste, e come tali riconfermati da una lunga conversazione con il negoziante.
Non avevo potuto provarli, ma le mie richieste erano chiare: voglio uno sci aggressivo, per il ripido ed il veloce, non troppo sciancrato. Lo sci da me provato e considerato "perfetto" per me era uno Scot Schmidt della Stockli, e usato come paragone anche nella lunga discussione con il negoziante.
La prova da fermo mi lascia già molto dubbioso sulla possibile corrispondenza a quello che cercavo: sci morbidissimo, quasi da pipe, coda abbastanza rialzata, rifiniture (in particolare la qualità delle plastiche della serigrafia) modeste. La prova pratica ancora di più: ottimo galleggiamento, facilissimo nei boschetti, ma in velocità sull'ondulato entra subito in una fastidiosissima risonanza. Insomma, esattamente quello che non volevo (e sul quale pensavo di essere stato chiaro).
Per essere il più oggettivo possible devo dire che sul duro va meglio di come il flex potrebbe far pensare, e che il galleggiamento è tale che si ha la sensazione di poter sciare perfettamente centrali anche in neve fresca. Questa strana punta non sciancrata evidentemente funziona a meraviglia, come promesso. Peccato lo sci non abbia almeno un po' di nervo, sennò sarebbe veramente fantastico anche per sciatori pesanti e aggressivi.
Uno sci artigianale, ma che a mio avviso ha come target sciatori leggeri, o dotati di una tecnica media, che privilegiano una sciata veloce solo in presenza di superfici non troppo smosse.
Per chi avesse interesse lo sci è in vendita, con 1 giorno di vita... con attacchi Duke Large Nuovi (sci 186, attacco Large montato per scarpone 317).
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Consigliati come sci "perfetti" in molte riviste, e come tali riconfermati da una lunga conversazione con il negoziante.
Non avevo potuto provarli, ma le mie richieste erano chiare: voglio uno sci aggressivo, per il ripido ed il veloce, non troppo sciancrato. Lo sci da me provato e considerato "perfetto" per me era uno Scot Schmidt della Stockli, e usato come paragone anche nella lunga discussione con il negoziante.
La prova da fermo mi lascia già molto dubbioso sulla possibile corrispondenza a quello che cercavo: sci morbidissimo, quasi da pipe, coda abbastanza rialzata, rifiniture (in particolare la qualità delle plastiche della serigrafia) modeste. La prova pratica ancora di più: ottimo galleggiamento, facilissimo nei boschetti, ma in velocità sull'ondulato entra subito in una fastidiosissima risonanza. Insomma, esattamente quello che non volevo (e sul quale pensavo di essere stato chiaro).
Per essere il più oggettivo possible devo dire che sul duro va meglio di come il flex potrebbe far pensare, e che il galleggiamento è tale che si ha la sensazione di poter sciare perfettamente centrali anche in neve fresca. Questa strana punta non sciancrata evidentemente funziona a meraviglia, come promesso. Peccato lo sci non abbia almeno un po' di nervo, sennò sarebbe veramente fantastico anche per sciatori pesanti e aggressivi.
Uno sci artigianale, ma che a mio avviso ha come target sciatori leggeri, o dotati di una tecnica media, che privilegiano una sciata veloce solo in presenza di superfici non troppo smosse.
Per chi avesse interesse lo sci è in vendita, con 1 giorno di vita... con attacchi Duke Large Nuovi (sci 186, attacco Large montato per scarpone 317).
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