Creste di Costabella - Alta Via "Bepi Zac"
Sulle Creste di Costabella - Itinerario sui luoghi delle battaglie della Grande Guerra (1915-1917)
Partenza: passo San Pellegrino 1918 m slm
Dislivello: circa 950 metri dei quali circa 300 possono essere percorsi con la seggiovia Costabella (non funzionante nell'estate 2005)
Tempo: circa 5-6 ore con soste
Equipaggiamento: nulla di particolare, consigliato imbrago e cordini.
L'itinerario delle Creste del Costabella si articola a Nord del Passo San Pellegrino.
Esso segue fedelmente la cresta montuosa denominata appunto Cresta del Costabella. Questa cresta delimita l'altipiano erboso detto "La Campagnaccia" nel quale pascolano numerosi animali: Cavalli che pascolano su "La Campagnaccia"
Ad occidente vi è il Passo Selle mentre ad oriente il gruppo montuoso presente la cima avente la massima elevazione: "Cima Uomo" con ben 3010 m slm.
Tra il passo Selle e la Cima Uomo ci sono diverse "sottocime" tra cui la Cima Costabella (2769 m slm).
Si può parcheggiare la macchina in uno dei comodi parcheggi del passo San Pellegrino e poi prendere la seggiovia Costabella.
Noi abbiamo scelto di salire per la comoda strada sterrata. Scelta obbligata in quanto la seggiovia Costabella era in manutenzione (estate 2005).
Sicuramente una stradina molto divertente da fare in salita, ma soprattutto in discesa, con le mountain bike.
Secondo me la salita al passo Selle dal passo San Pellegrino per la stradina sterrata è un itinierario di grande soddisfazione da compiere con la bici.
Salendo per la stradina è possibile ammirare l'itineriario delle Creste del Costabella in tutto il suo sviluppo.
Dopo circa 35 - 50 minuti si raggiunge il Rifugio bar Solarium Paradiso. Con la seggiovia lo si raggiunge senza tanta fatica in meno di 10 minuti.
La strada a questo punto diviene leggermete più stretta. Essa attraversa completamente "La Campagnaccia".
Salendo si inizia a vedere il rifugio del Passo Selle sempre più chiaramente.
Rifugio passo Selle: Rifugio Berg Vagabunden
Il rifugio nel periodo della nostra escursione era in fase di ampliamento ed era ancora chiuso.
Salendo abbiamo incontrato qualche marmotta che si è lasciata fotografare da pochi metri per nulla impaurita:
Foto di una marmotta alla "Campagnaccia
Nella parte finale il sentiero diventa ripido.. ma il rifugio è sempre LI (mai dire La ) che ci aspetta... Anche se a volte sembra che i rifugi vengano spostati ed allontanati...
Una sosta al Rifugio del Passo Selle è d'obbligo: un panino con lo speck ed una birretta è il menu ideale per affrontare l'Alta Via "Bepi Zac".
Dal passo Selle si ha una magnifica vista su parte della Val di Fassa e sul gruppo del Catinaccio.
A questo punto inizia il vero divertimento
Il primo tratto dell'Alta Via delle Creste della Costabella è una ripida salita che ti porta in quota.
Il sentiero poi prosegue con una serie di saliscendi divertenti, mai pericolosi o esposti.
Il nuovo e veccho rifugio del Passo Selle vengono lasciati qualche centinaio di metri più in basso.
Come detto, il sentiero prosegue in cresta ma senza mai presentare tratti molto esposti, difficili o pericolosi.
In alcuni tratti vi è il cordino metallico di sicurezza.
E dalla Cresta del Costabella si aprono degli scorci marvellosi sui famosi gruppi dolomiti delle Odle, del Sassolungo
e del Sella: Foto in alta definizione del gruppo del Sella dalla Cresta del Costabella
La via di "Bepi Zac" ripercorre vecchi camminamenti e zone di guerra. Qui si combatterono numerose battaglie tra Italiani ed Austriaci.
Percorrendo la via si trovano continuamente resti di vecchi baraccamenti e rifugi dei soldati. Molti sono stati restaurati.
Della Marmolada si vede la sua parete Sud, mentre del ghiacciaio non si scorge quasi nulla.
Dalla Cima Costabella si ha una splendida visione del Gruppo delle Pale di San Martino.
La parte finale dell'Alta Via "Bepi Zac" si svolge in un ambiente "lunare" di grande fascino.
Dopodichè si scende per un ghiaione, o per il sentiero, e si ritorna in un paio di ora al passo San Pellegrino.
Un itinerario molto bello che offre splendidi panorami sulle Pale di San Martino, Catinaccio, Latemar, Sella, Marmolada e gruppo del Sassolungo.
In lontananza si vede anche il Civetta ed il Pelmo.
L'Alta Via va percorsa in condizioni di tempo stabile e per chi soffre di vertigini è necessario prevedere l'utilizzo di imbrago, cordino e moschettoni.
La parte finale (se la via viene percorsa in questo senso) presenta una breve ma esposta discesa.
Altre info dei giri possibili in questa zona:
Itinerari partendo da passo San Pellegrino
Sulle Creste di Costabella - Itinerario sui luoghi delle battaglie della Grande Guerra (1915-1917)
Partenza: passo San Pellegrino 1918 m slm
Dislivello: circa 950 metri dei quali circa 300 possono essere percorsi con la seggiovia Costabella (non funzionante nell'estate 2005)
Tempo: circa 5-6 ore con soste
Equipaggiamento: nulla di particolare, consigliato imbrago e cordini.
L'itinerario delle Creste del Costabella si articola a Nord del Passo San Pellegrino.
Esso segue fedelmente la cresta montuosa denominata appunto Cresta del Costabella. Questa cresta delimita l'altipiano erboso detto "La Campagnaccia" nel quale pascolano numerosi animali: Cavalli che pascolano su "La Campagnaccia"
Ad occidente vi è il Passo Selle mentre ad oriente il gruppo montuoso presente la cima avente la massima elevazione: "Cima Uomo" con ben 3010 m slm.
Tra il passo Selle e la Cima Uomo ci sono diverse "sottocime" tra cui la Cima Costabella (2769 m slm).
Si può parcheggiare la macchina in uno dei comodi parcheggi del passo San Pellegrino e poi prendere la seggiovia Costabella.
Noi abbiamo scelto di salire per la comoda strada sterrata. Scelta obbligata in quanto la seggiovia Costabella era in manutenzione (estate 2005).
Sicuramente una stradina molto divertente da fare in salita, ma soprattutto in discesa, con le mountain bike.
Secondo me la salita al passo Selle dal passo San Pellegrino per la stradina sterrata è un itinierario di grande soddisfazione da compiere con la bici.
Salendo per la stradina è possibile ammirare l'itineriario delle Creste del Costabella in tutto il suo sviluppo.
Dopo circa 35 - 50 minuti si raggiunge il Rifugio bar Solarium Paradiso. Con la seggiovia lo si raggiunge senza tanta fatica in meno di 10 minuti.
La strada a questo punto diviene leggermete più stretta. Essa attraversa completamente "La Campagnaccia".
Salendo si inizia a vedere il rifugio del Passo Selle sempre più chiaramente.
Rifugio passo Selle: Rifugio Berg Vagabunden
Il rifugio nel periodo della nostra escursione era in fase di ampliamento ed era ancora chiuso.
Salendo abbiamo incontrato qualche marmotta che si è lasciata fotografare da pochi metri per nulla impaurita:
Foto di una marmotta alla "Campagnaccia
Nella parte finale il sentiero diventa ripido.. ma il rifugio è sempre LI (mai dire La ) che ci aspetta... Anche se a volte sembra che i rifugi vengano spostati ed allontanati...
Una sosta al Rifugio del Passo Selle è d'obbligo: un panino con lo speck ed una birretta è il menu ideale per affrontare l'Alta Via "Bepi Zac".
Dal passo Selle si ha una magnifica vista su parte della Val di Fassa e sul gruppo del Catinaccio.
A questo punto inizia il vero divertimento
Il primo tratto dell'Alta Via delle Creste della Costabella è una ripida salita che ti porta in quota.
Il sentiero poi prosegue con una serie di saliscendi divertenti, mai pericolosi o esposti.
Il nuovo e veccho rifugio del Passo Selle vengono lasciati qualche centinaio di metri più in basso.
Come detto, il sentiero prosegue in cresta ma senza mai presentare tratti molto esposti, difficili o pericolosi.
In alcuni tratti vi è il cordino metallico di sicurezza.
E dalla Cresta del Costabella si aprono degli scorci marvellosi sui famosi gruppi dolomiti delle Odle, del Sassolungo
e del Sella: Foto in alta definizione del gruppo del Sella dalla Cresta del Costabella
La via di "Bepi Zac" ripercorre vecchi camminamenti e zone di guerra. Qui si combatterono numerose battaglie tra Italiani ed Austriaci.
Percorrendo la via si trovano continuamente resti di vecchi baraccamenti e rifugi dei soldati. Molti sono stati restaurati.
Della Marmolada si vede la sua parete Sud, mentre del ghiacciaio non si scorge quasi nulla.
Dalla Cima Costabella si ha una splendida visione del Gruppo delle Pale di San Martino.
La parte finale dell'Alta Via "Bepi Zac" si svolge in un ambiente "lunare" di grande fascino.
Dopodichè si scende per un ghiaione, o per il sentiero, e si ritorna in un paio di ora al passo San Pellegrino.
Un itinerario molto bello che offre splendidi panorami sulle Pale di San Martino, Catinaccio, Latemar, Sella, Marmolada e gruppo del Sassolungo.
In lontananza si vede anche il Civetta ed il Pelmo.
L'Alta Via va percorsa in condizioni di tempo stabile e per chi soffre di vertigini è necessario prevedere l'utilizzo di imbrago, cordino e moschettoni.
La parte finale (se la via viene percorsa in questo senso) presenta una breve ma esposta discesa.
Altre info dei giri possibili in questa zona:
Itinerari partendo da passo San Pellegrino