pierl
white week
Il RUGA
Definirei il Ruga lo sciatore pensionato sempre solitario, raramente si accompagna ad altri Ruga nei giorni feriali tassativamente mattiniero; alle 12 è già al bar a giocare a carte.[/B]
Il Ruga è un personaggio bellissimo verso cui nutro molto rispetto (anche se anagraficamente sto diventando Ruga anche io).
Anni fa ho incontrato tuttavia una qualità di Ruga specialissima e unica, che non fa tipologia e che chiamerò IL REDUCE.
Oltre i 70, magrissimo e alto, mentre prendevo il caffè alle 8,30 l'ho visto salire in seggiovia: pantaloni alla zuava, berretto di lana con visiera. "Ma dove caxxo va quello?" mi son detto.
Avete presente Didier Cuche nella sua discesa d'addio? Be', più o meno quell'abbigliamento. A parte sci e scarponi, che erano recenti.
Andava su con un uomo più giovane attrezzato modernamente, probabilmente il figlio o un nipote.
Minuti dopo, mentre ero in fila alla stessa seggiovia, l'ho visto scendere dalla nera: uno spettacolo, sci uniti, velocità moderata, leggero, very very old style, andava dove voleva in perfetto controllo, da manuale.
Mi è venuto quasi a fianco, si è fermato con una veronica da torero e ha detto al suo compagno di sciata: "Eh, ma che bella pista, ma che piacere...".
Non aveva un filo di affanno nella voce.
Mi è venuta voglia di inchinarmi a lustragli gli scarponi.