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Ismaele
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Ismaele
Agar ed il figlio Ismaele vengono scacciati. Raffigurazione di Gustave Doré.
Nascita XVIII secolo a.C. circa
Morte
Venerato da Islam
Beatificazione
Canonizzazione
Santuario principale Ka'ba, La Mecca
Ricorrenza
Attributi
Patrono di
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Ismaele (Ebraico: יִשְׁמָעֵאל, Arabo: إسماعيل, Ismā'īl) è un personaggio biblico, uno dei figli del patriarca Abramo.
È citato più volte nel Corano come esempio di rettitudine, come profeta di Dio e Suo apostolo.
Personaggio biblico [modifica]
Il libro della Genesi afferma che Ismaele è nato della schiava Agar:
« Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito » (Gen 16,15)
Alla nascita del figlio Isacco dalla moglie Sara nasce una gelosia tra la moglie e la schiava Agar. Abramo si trova allora costretto ad allontanare la schiava ed il suo figlio Ismaele (cfr. Genesi 21,8-21).
Ismaele è perciò considerato il progenitore "nobile" degli Arabi i cui discendenti, da questo punto di vista, possono essere definiti "ismailiti", senza però che questo debba ingenerare confusione con i musulmani che si rifanno alla variante ismailita (o settimana) dello Sciismo.
Personaggio del Corano [modifica]
La tradizione islamica è divisa se individuare in lui o nel fratello Isacco (avuto da Sara) il figlio che Dio ordinò al padre che gli fosse sacrificato, fermandone prima dell'esecuzione la mano, soddisfatto dell'ubbidienza totale ( islām ) mostrata da Abramo.
Partorito dalla madre Hāgar nell'area stepposa di Mecca in cui Abramo l'aveva accompagnata, Ismaele passò lì tutta la sua giovinezza. Secondo la tradizione araba Ismaele prese in moglie la figlia del capo della tribù locale dei Jurhum, primi signori di Mecca.
Nel corso di una delle visite effettuate da suo padre lo avrebbe aiutato secondo la medesima tradizione a riedificare la Kaˁba, del tutto distrutta in seguito al Diluvio Universale, aiutandolo anche nella ricollocazione nell'angolo Sud-Est della Pietra nera ( al-ḥajar al-aswad ), ultimo lacerto della Casa Antica fatta calare da Dio in Terra all'inizio dei tempi come Suo santuario.
Alla sua morte sarebbe stato inumato accanto a sua madre, accostato alla Kaˁba, fra la parete sud-occidentale e il muretto semicircolare (hatīm) poco discosto. Sarebbe questo il motivo per cui i pellegrini musulmani, in segno di rispetto, non possono calpestarne l'area interna così delimitata, definita in arabo ḥijr Ismāˁil, esclusa quindi dalla circumambulazione rituale (ṭawāf).
Per essere nato e vissuto presso Mecca, è considerato l'antenato illustre degli arabi settentrionali.
Ismaele nel Nuovo Testamento [modifica]
Ismaele viene citato anche nel Nuovo Testamento. In particolare San Paolo nella lettera ai Galati lo indica come esempio di obbedienza cieca e senza amore a Dio (cfr. 4,30) ; in quanto Ismaele è nato da una schiava. L' apostolo contrappone a Ismaele Isacco, figlio di una donna libera e quindi simbolo della libertà e della verità che vengono da Cristo.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Ismaele"