ma sto tomba ?????????

vi ricordate le interviste dopo le gare???

no..beh dai perchè..in alto bene, poi però...sotto la neve non è che era..ma dai bene, son contento, in alto sciato bene, poi però sotto...ma alla fine se si vince..ma poi io che..ciao!

:DDD :DDD :DDD
 
è vero che molto spesso i nostri sciatori ,quando sono intervistati, parlano in maniera"ingessata"non trovano quasi le parole .....però vorrei farvi notare una cosa:sopratutto per gli altoatesini è difficile esprimersi in un italiano corretto,è molto più agevole parlare in ladino o in tedesco!Se infatti sentite su rete regionale le stesse interviste in lingua ladina o tedesca,parlo per peter o manfred ad es, sono tutti molto più sciolti,sembrano proprio altre persone.
Forse per chi non vive in Alto Adige questo problema è poco considerato.Questo discorso non vale per Giorgio,ovviamente ed infatti è quello più a suo agio nelle interviste in italiano.
 
da www.fisi.org


Lettera aperta di Alberto Tomba


“Oggi è il giorno del mio compleanno e come regalo ho preparato questa per tutti quelli che amano lo sci e la montagna. Lunedì scorso su La Repubblica ho scoperto che, per l’ennesima volta, alcune dichiarazioni rilasciate per un intervista dopo la gara di Gigante in Alta Badia, sono state fraintese e strumentalizzate ai fini di creare una inutile quanto sterile polemica. Sono proprio stufo, stufo di dedicare tempo a rilasciare interviste il cui senso viene poi distorto, in cui l’informazione esce deviata e dannosa.

Con le parole, lo sapete bene, ci ho sempre saputo fare meno che con gli sci, ma i concetti che ho sempre cercato di esprimere sono rivolti alla celebrazione dello sport, dello sci, dei suoi campioni e della montagna. Ed è qui che dovrebbe scattare il supporto di chi invece con le parole ci sa fare, di chi, invece di puntare l'attenzione sulla battuta di spirito trasformandola in una seria dichiarazione, dovrebbe aiutare noi sportivi a comunicare, a trasmettere messaggi di sport, che inneggiano a valori fondamentali anche e soprattutto nella vita.

Purtroppo lo scorso lunedì è accaduto tutto il contrario e ne sono profondamente dispiaciuto. Per questa ragione vorrei chiarire di persona i toni ed il senso di quella intervista. Con le mie parole volevo sottolineare le difficoltà incontrate dagli sciatori che approdano alle gare: i viaggi massacranti che li obbligano a percorrere migliaia di chilometri tra una gara e l’altra; le alzatacce alle cinque di mattina per essere in pista alle sette con gli sci, e a volte anche con qualche paletto, in spalla; la mancanza di un coordinamento che, come fanno alcuni club calcistici, faciliti gli spostamenti verso le piste di allenamento o di gara.
Un invito in generale a pensare un po’ più all’esigenze degli atleti, per ottimizzare al massimo la loro prestazione e consentirgli concentrarsi esclusivamente sulla gara ed ambire a grandi risultati.

Io sono stato fortunato: le prime importanti vittorie mi hanno permesso di creare uno staff che curava tutti gli aspetti burocratici ed organizzativi di una vita sospesa tra allenamenti, gare ed eventi promozionali. Ma non per tutti le vittorie arrivano subito e non credo che si debbano aspettare i risultati per favorire gli atleti, anzi, credo proprio il contrario, che si debbano favorire in tutti i modi gli atleti per ottenere i risultati. Perché non dimenticate che chi si qualifica per la Coppa del Mondo, o ai Mondiali o addirittura ai Giochi Olimpici è già più di un promettente campione, è una risorsa importante per lo sport italiano.

Concludo dicendo che sono un uomo di sport prima di tutto. Lo sport che ho scelto mi ha portato ad apprezzare la montagna e la sua cultura, la sincerità di chi la abita, di chi la vive, non senza difficoltà, con grande generosità ed amore. E sono diventato
anch’io parte di questa comunità, di cui condivido la forza e la schiettezza.

E con questo ho detto tutto, il freddo è arrivato, la neve pure, buone sciate a tutti. Auguro un sereno Natale 2007".

Alberto Tomba
19/12/07
 
Io l'ho incontrato in un villaggio valtur questa estate in Sardegna... non l'avevo riconosciuto... eravamo spalla a spalla all'ingresso di un bar, all'interno della struttura dove le donne, impazzite (noi no !!!), ballavano sul bancone ed io, per ovvi motivi non l'avevo riconosciuto in quanto, dal basso, ero intento a guardare il "cuore" delle ragazze in minigonna (se mi sente mia moglie, lei era al quarto mese di gravidanza...). Quando mi sono girato ed i nostri sguardi si sono incrociati ho fatto un evidente sobbalzo che lo ha fatto sogghignare in quanto aveva percepito l'istintiva genuicità del mio gesto. Conoscendo il personaggio non gli ho detto nulla per non "disturbarlo" ma l'emozione è stata molto forte. Dopo circa mezz'ora, verso l' una e trenta, è rientrato in camera salutando timidamente le persone che incrociava (non me lo sarei aspettato). Era vestito in bermuda... Beh non capita mica tutte le sere di guardare le scollature e le minigonne e perchè no, anche i blocchetti di cemento (polpacci) dell'Alberto Nazionale.
Ciao a tutti.
 
Annabell ha detto:
è vero che molto spesso i nostri sciatori ,quando sono intervistati, parlano in maniera"ingessata"non trovano quasi le parole .....però vorrei farvi notare una cosa:sopratutto per gli altoatesini è difficile esprimersi in un italiano corretto,è molto più agevole parlare in ladino o in tedesco!Se infatti sentite su rete regionale le stesse interviste in lingua ladina o tedesca,parlo per peter o manfred ad es, sono tutti molto più sciolti,sembrano proprio altre persone.
Forse per chi non vive in Alto Adige questo problema è poco considerato.Questo discorso non vale per Giorgio,ovviamente ed infatti è quello più a suo agio nelle interviste in italiano.

beh, non parlare la lingua del proprio stato mi pare un po' limitante...bilinguismo inverso?
 
UMBRI ha detto:
Annabell ha detto:
è vero che molto spesso i nostri sciatori ,quando sono intervistati, parlano in maniera"ingessata"non trovano quasi le parole .....però vorrei farvi notare una cosa:sopratutto per gli altoatesini è difficile esprimersi in un italiano corretto,è molto più agevole parlare in ladino o in tedesco!Se infatti sentite su rete regionale le stesse interviste in lingua ladina o tedesca,parlo per peter o manfred ad es, sono tutti molto più sciolti,sembrano proprio altre persone.
Forse per chi non vive in Alto Adige questo problema è poco considerato.Questo discorso non vale per Giorgio,ovviamente ed infatti è quello più a suo agio nelle interviste in italiano.

beh, non parlare la lingua del proprio stato mi pare un po' limitante...bilinguismo inverso?
appoggio in toto la tua piccola , ma decisa osservazione!!!! :CC :CC :CC :CC :CC
poi Tomba non è altoatesino!!!!!!
 
non parlavo ovviamente per Tomba!Il suo è un discorso completamente diverso 8--) 8--) 8--)
parlavo degli atleti altoatesini:piaccia o no,e chi vive qui lo sa,l'italiano non è la lingua più parlata in famiglia ma non dico altro,perchè non volglio parlare di cose politiche,ognuno la pensi come vuole ma la realtà è questa :D
 
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