Sono stato due volte in Val Venosta. La prima volta ho alloggiato in un 3 stelle a San Valentino alla Muta e siamo stati trattati come gente di casa, cordialissimi e cibi ottimi, a prezzi più che ragionevoli. In una settimana ho sciato due volte a San Valentino/Haider Alm, con l'impianto che partiva a 100 metri dall'albergo. Piccolo comprensorio ma con una lunghissima discesa tecnicamente valida, bella e panoramica che dai quasi 2.700 metri dello skilift più alto scende fino ai 1.470 del paese. Due giorno ho sciato a Belpiano/Schoneben, dieci km. di distanza, esattamente dalla parte opposta del lago di Resia (quello con il campanile che fuoriesce dalle acque e che d'inverno si raggiunge a piedi sopra il ghiaccio...): comprensorio leggermente più ampio e più vario, con vasti pendii sciabili e tanti fuoripista, molto divertente e più assolato. Poi, 1 giorno ho sciato a Nauders, 5 km. dopo il confine con l'Austria (15 da San Valentino): comprensorio più grande con impianto moderni e veloci, anche lì con belle piste, lunghe ed impegnative ma anche facili, con dislivelli notevoli (dai 2.800 ai 1.400). L'ultimo giorno l'ho dedicato ad un comprensorio che dire eccezionale è limitato: a 25 km. da Nauders, salendo con la funivia a due piani che parte dalla località svizzera di Samnaun, si entra nel favoloso comprensorio del Silvretta Arena, a cavallo tra Svizzera (Samnaun) e Austria (Iscghl). Una giornata indimenticabile, come lo è stata tutta la settimana bianca.
La seconda volta invece ho organizzato la settimana bianca proprio come vorrebbe fare il nostro amico Costa. Ogni giorno un comprensorio diverso. Però come base ho scelto una località vicino a Malles Venosta, esattamente Burgusio, a 4 km. di distanza. Dove ho trovato un ottimo garnì economicissimo ma dove la colazione era superlativa: i proprietari del garnì conducono un'ottimo bar pasticceria. Con colazione abbondante e gustosissima, pranzi nei vari rifugi sulle piste, la sera non avevo voglia più di mangiare...!
Durante la settimana ho sciato a Solda (assolutamente da non perdere), Val Senales, Watles (peccato, il tempo era pessimo e non me la sono goduta come si deve), Merano 2000 (anche questa da non perdere, assicurati prima però che ci sia la neve: la località è esposta tutta a sud!), Val Mustair (in Svizzera, piccolo comprensorio ma ambiente molto selvaggio ed atmosfera idilliaca) ed infine, nello stesso giorno, ho sciato prima la mattina a Malga Tarres (sopra Laces) e, nella pausa del pranzo, mi sono trasferito a Trafoi, sotto lo Stelvio. Mezza giornata per entrambi i due piccoli comprensori è più che sufficiente: quest'anno però non so se Malga Tarres aprirà gli impianti (ci sono problemi...) mentre Trafoi è la tipica località retrò, come se tutto fosse rimasto indietro di molti anni. Una piccola perla che però merita la visita sulle sue poche ma divertenti piste con un panorama eccezionale, dallo Stelvio fino alla maestosa cima dell'Ortles.
Per concludere, penso proprio che se si trova l'alloggio ottimale, neve abbondante e tempo ottimo, sicuramente la vacanza in alta Val Venosta rimarrà nella memoria per molto tempo, senza rimpianti e con il desiderio di ritornarci il prima possibile, considerando che il magico mondo dolomitico è imbattibile.
Roberto