Ieri mi alzo ed il cielo è stupendo qui a Padova. Mi sale un'ansia da Dolomiti che, per fortuna, poche altre volte ho provato. La giornata precedente è stata soddisfacente, il weekend ho pure lavorato e quindi inizia a partirmi l'idea di andar su...
Passo da Mediaworld e prendo una macchinetta digitiale da usare finchè non riesco a prenderne una migliore. Ecco ora bisogna per forza provarla.
Non ho con me nemmeno gli scarponcini da montagna, nemmeno un pile, una giacca seria... al diavolo parto per Cortina
A meno di 1 km dal casello autostradale è tutto bloccato. Mi giro e salgo per la Val Sugana. Il cielo promette bene.
Inizio Valsugana
Imbocco della Valsugana da Vicenza.
Decido che lo scopo di questa incursione dolomitica è la salita al Sass de la Stria e la visione del tramonto dal Sella.
Passo via Feltre ed il cielo inizia a diventare bianco/grigio. Ad Agordo l'azzurro sparisce.
Agordo
Il centro di Agordo, bellissimo paesino nel Bellunese.
Vabbè, sparisce l'azzurro ma finalmente iniziano a vedersi gli alberi arancioni. Sono partito da Padova proprio per godermi l'arancione dell'autunno!
Colori autunnali dopo Agordo
Boschi colorati nei pressi di Agordo in novembre.
Arcobalneo autunnale
Che spettacolo di colori in montagna ad inizio novembre.
Autunno
Boschi e prati colorati prima di Passo Falzarego.
Ed ecco apparire il mio obbiettivo, il Sasso di Stria o Sass de Stria. Facciamo che lo si chiama Sasso di Stria
Foto Sasso di Stria
Sasso di Stria vist odalla strada che porta al Passo Falzarego da Colle Santa Lucia.
Lascio la macchina al Val Parola ed inizio a salire a casaccio per il Sasso di Stria. C'è neve ed in alcuni punti è pure ghiacciata. Con le scarpe da ginnastica e l'abbigliamento da città mi ritrovo già i piedi ghiacciati pieni di neve, freddo... ma quanto sto beneeee!!!
Salendo al Sasso di Stria
Passo Val Parola
Il Passo Val Parola nel novembre 2007 ripreso salendo sul Sasso di Stria.
Salgo in "libera" tra roccette, ghiaccio e neve e finalmente trovo la traccia del sentiero estivo. E' piena di neve e le fortunatamente poche tracce che ci sono hanno trasformato la neve in ghiaccio. Quando posso proseguo fuorisentiero.
Tutto il monte è un Museo a cielo aperto. Ci sono scavi, rincee e costruzioni ovunque.
Queste montagne oggi luogo ludico tempo fa erano sorgenti di dolore, fatica e sofferenza.
Segni della Guerra
Tutto il Sasso di Stria è pieno di testimonianze di guerra.
Arrivo in vetta ed inizia a nevicare! :?mm Ho mal di testa, la temperatura è sotto zero e non ho cappellini e sono quasi sudato. Tira un vento forte. Sono solo per molti km, non passano auto nemmeno per le strade statali del Falzarego. Le persone che c'erano al Passo Val Parola se ne sono andate. Nevica, si capisce che non sarà una nevicata epica ma la soddisfazione di vedermi ataccare la neve sui pantaloni è indescrivibile. Proprio non capisco, che cosa mi ha spinto a sciropparmi 220 km, metà dei quali con il mal di testa, naso chiuso e giramento di palle, per poi salire con il freddo, vento e neve qui in questa vetta da cui si vede solo roccia, erba, neve e aria pura.
Sono li perchè volevo e potevo star li, che figata! Mi godo il panorama. Mi sento davvero: "I'm the King of the world"
Panorama dal Sass di Stria
Panorama verso l'Averau dalla cima del Sass di Stria.
Passo Falzarego
Il Passo Falzarego visto dal Sass di Stria.
Scendo, salto in auto, attacco il riscaldamento a "caeccio" e via verso la Val Badia. Ora mi sparo un bel Sellaronda!
Un saluto alla Val Mezdì.
Val Mezdì
Sassolungo da Passo Gardena
Il Sassolungo ripreso dal Passo Gardena in autunno.
Neve artificiale Passo Gardena
Decisamente il Sellaronda autunnale con più neve tra gli ultimi 3 fatti. PEr poco mi saltava il giro... per fortuna che con questo "colpo de mato" sono partito e son salito.
Ed ora non ci resta che aspettare la mega nevicatona. Le temperature giuste sono arrivate.
Avanti 140 cm arrivate!
Passo da Mediaworld e prendo una macchinetta digitiale da usare finchè non riesco a prenderne una migliore. Ecco ora bisogna per forza provarla.
Non ho con me nemmeno gli scarponcini da montagna, nemmeno un pile, una giacca seria... al diavolo parto per Cortina
A meno di 1 km dal casello autostradale è tutto bloccato. Mi giro e salgo per la Val Sugana. Il cielo promette bene.
Inizio Valsugana
Imbocco della Valsugana da Vicenza.
Decido che lo scopo di questa incursione dolomitica è la salita al Sass de la Stria e la visione del tramonto dal Sella.
Passo via Feltre ed il cielo inizia a diventare bianco/grigio. Ad Agordo l'azzurro sparisce.
Agordo
Il centro di Agordo, bellissimo paesino nel Bellunese.
Vabbè, sparisce l'azzurro ma finalmente iniziano a vedersi gli alberi arancioni. Sono partito da Padova proprio per godermi l'arancione dell'autunno!
Colori autunnali dopo Agordo
Boschi colorati nei pressi di Agordo in novembre.
Arcobalneo autunnale
Che spettacolo di colori in montagna ad inizio novembre.
Autunno
Boschi e prati colorati prima di Passo Falzarego.
Ed ecco apparire il mio obbiettivo, il Sasso di Stria o Sass de Stria. Facciamo che lo si chiama Sasso di Stria
Foto Sasso di Stria
Sasso di Stria vist odalla strada che porta al Passo Falzarego da Colle Santa Lucia.
Lascio la macchina al Val Parola ed inizio a salire a casaccio per il Sasso di Stria. C'è neve ed in alcuni punti è pure ghiacciata. Con le scarpe da ginnastica e l'abbigliamento da città mi ritrovo già i piedi ghiacciati pieni di neve, freddo... ma quanto sto beneeee!!!
Salendo al Sasso di Stria
Passo Val Parola
Il Passo Val Parola nel novembre 2007 ripreso salendo sul Sasso di Stria.
Salgo in "libera" tra roccette, ghiaccio e neve e finalmente trovo la traccia del sentiero estivo. E' piena di neve e le fortunatamente poche tracce che ci sono hanno trasformato la neve in ghiaccio. Quando posso proseguo fuorisentiero.
Tutto il monte è un Museo a cielo aperto. Ci sono scavi, rincee e costruzioni ovunque.
Queste montagne oggi luogo ludico tempo fa erano sorgenti di dolore, fatica e sofferenza.
Segni della Guerra
Tutto il Sasso di Stria è pieno di testimonianze di guerra.
Arrivo in vetta ed inizia a nevicare! :?mm Ho mal di testa, la temperatura è sotto zero e non ho cappellini e sono quasi sudato. Tira un vento forte. Sono solo per molti km, non passano auto nemmeno per le strade statali del Falzarego. Le persone che c'erano al Passo Val Parola se ne sono andate. Nevica, si capisce che non sarà una nevicata epica ma la soddisfazione di vedermi ataccare la neve sui pantaloni è indescrivibile. Proprio non capisco, che cosa mi ha spinto a sciropparmi 220 km, metà dei quali con il mal di testa, naso chiuso e giramento di palle, per poi salire con il freddo, vento e neve qui in questa vetta da cui si vede solo roccia, erba, neve e aria pura.
Sono li perchè volevo e potevo star li, che figata! Mi godo il panorama. Mi sento davvero: "I'm the King of the world"
Panorama dal Sass di Stria
Panorama verso l'Averau dalla cima del Sass di Stria.
Passo Falzarego
Il Passo Falzarego visto dal Sass di Stria.
Scendo, salto in auto, attacco il riscaldamento a "caeccio" e via verso la Val Badia. Ora mi sparo un bel Sellaronda!
Un saluto alla Val Mezdì.
Val Mezdì
Sassolungo da Passo Gardena
Il Sassolungo ripreso dal Passo Gardena in autunno.
Neve artificiale Passo Gardena
Decisamente il Sellaronda autunnale con più neve tra gli ultimi 3 fatti. PEr poco mi saltava il giro... per fortuna che con questo "colpo de mato" sono partito e son salito.
Ed ora non ci resta che aspettare la mega nevicatona. Le temperature giuste sono arrivate.
Avanti 140 cm arrivate!