aggiungo che le ordinanze dei sindaci, fatte all'italiana, danneggiano tutti (come successe sul san pellegrino dove qualche anno fa non si poteva andare da nessuna parte perchè era tutto vietato, anche lontano dalle piste)
a me queste normative mi fanno paura: arriveremo al punto che si potrà fare fuor pista solo se dentro a un recinto (quelle che loro chiamano "fuoripista maggiormente praticati")
secondo me certe ordinanze dei sindaci erano frutto di qel clima di demonizzazione che si era creato dopo l'approvazione della legge attualmente vigente. sopratutto per la retorica che i media hanno spanto a piene mani sulla pericolosità dello sci fuoripista; erano stati pubblicati sulla stampa nazionale articoli che davano per vietato anche lo scialpinismo. molti mi sono venuti a dire che quello che facevo era vietato ed erano anche parecchio convinti.
ben venga a mio parere un provvedimento legislativo più lungimirante, che riconosca che freeride e scialpinismo sono un fenomeno oramai consolidato e che non si torna più indietro. un conto è favore una pratica intelligente del fuoripista, un altro è spacciare per cultura della sicurezza i soliti luoghi comuni sulla montagna assassina, alpinisti irresponsabili, ecc..
non credo che segnalare un percorso abitualmente frequentato da chi sci in neve fresca significhi costringere il fuoripista dentro a un recinto, non è molto diverso alla segnaletica dei sentieri estivi od al nome sotto le vie in montagna; indirettamente, potrebbe essere una forma di prevenzione nel caso che ad un gestore venisse la malagurata idea di tracciare una pista dove da tempo si scia fuori. di esempi ce ne sono svariati. mandi.
a me queste normative mi fanno paura: arriveremo al punto che si potrà fare fuor pista solo se dentro a un recinto (quelle che loro chiamano "fuoripista maggiormente praticati")
secondo me certe ordinanze dei sindaci erano frutto di qel clima di demonizzazione che si era creato dopo l'approvazione della legge attualmente vigente. sopratutto per la retorica che i media hanno spanto a piene mani sulla pericolosità dello sci fuoripista; erano stati pubblicati sulla stampa nazionale articoli che davano per vietato anche lo scialpinismo. molti mi sono venuti a dire che quello che facevo era vietato ed erano anche parecchio convinti.
ben venga a mio parere un provvedimento legislativo più lungimirante, che riconosca che freeride e scialpinismo sono un fenomeno oramai consolidato e che non si torna più indietro. un conto è favore una pratica intelligente del fuoripista, un altro è spacciare per cultura della sicurezza i soliti luoghi comuni sulla montagna assassina, alpinisti irresponsabili, ecc..
non credo che segnalare un percorso abitualmente frequentato da chi sci in neve fresca significhi costringere il fuoripista dentro a un recinto, non è molto diverso alla segnaletica dei sentieri estivi od al nome sotto le vie in montagna; indirettamente, potrebbe essere una forma di prevenzione nel caso che ad un gestore venisse la malagurata idea di tracciare una pista dove da tempo si scia fuori. di esempi ce ne sono svariati. mandi.