doctor vic
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Da qualche anno mi sono appassionato agli alberi, leggendo parecchio e prendendo qualche lezione nei boschi da una vecchia guida di Dobbiaco.
Il mio preferito è il LARICE. Se guardate un bosco da lontano lo riconoscete perché è verde chiaro, un verde più tenero di quello degli abeti, e ha i rami più radi dell'abete, che tendono a curvarsi in alto verso la cima. Ha delle proprietà eccezionali. E' l'unica conifera che non è sempreverde, in autunno diventa prima rossiccio e poi dorato (bellissimo) e infine perde gli aghi. Ma soprattutto il suo legno NON MARCISCE, viene usato quando deve stare a mollo nell'acqua. Cinque anni fa ho comprato un'asse di larice (carissima) per il tetto della cuccia della bestia che amo, ed è ancora lì, perfetto, senza una scheggia. Grande albero, il larice, legno che non marcisce, lo trovo pazzesco. In natura c'è proprio tutto. Sono sicuro che in fondo a qualche abisso oceanico o chissà dove c'è una rana che leccandola alla Homer guarisci dal cancro o diventi immortale, ma siamo troppo stupidi per proteggere la natura.
Il mio preferito è il LARICE. Se guardate un bosco da lontano lo riconoscete perché è verde chiaro, un verde più tenero di quello degli abeti, e ha i rami più radi dell'abete, che tendono a curvarsi in alto verso la cima. Ha delle proprietà eccezionali. E' l'unica conifera che non è sempreverde, in autunno diventa prima rossiccio e poi dorato (bellissimo) e infine perde gli aghi. Ma soprattutto il suo legno NON MARCISCE, viene usato quando deve stare a mollo nell'acqua. Cinque anni fa ho comprato un'asse di larice (carissima) per il tetto della cuccia della bestia che amo, ed è ancora lì, perfetto, senza una scheggia. Grande albero, il larice, legno che non marcisce, lo trovo pazzesco. In natura c'è proprio tutto. Sono sicuro che in fondo a qualche abisso oceanico o chissà dove c'è una rana che leccandola alla Homer guarisci dal cancro o diventi immortale, ma siamo troppo stupidi per proteggere la natura.