Quando uno snowpark "è bello"?

Fabio

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Staff Forum
Chi di voi riconosce che snowpark è questo?

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Esatto Mateo!
Proprio quello. Piccolino ma se uno ci sa fare si può secondo me divertire molto!
 
su quel camposcuola ho imparato ad andare in snowboard,
poi, migliorando, diciamo che di falcade e dintorni apprezzo piu i boschetti e le praterie del laresei
8--)
 

.

Rispetto a quelli che vedo negli skimovie.
Questo aveva si e no 5 salti. 2 forse 3 rail.

Non ho parametri, "a sentimento" mi è venuto da dire che è piccolino.

Forza ALO!!! Per le pagine che sto facendo ho bisogno di questi parametri! Elencateli ;)
Altrimenti farò delle pagine "alla cazzo" fatte da me che non so cosa sia un rail.
 
Ecco hai detto bene
Non sono i fattori "quantità strutture" o "estetica" a dare valore a un park
La sicurezza e l'abilità degli shaper sono i fattori che contano
Ci sono episodi in italia di park che per luogo, quantità di neve e impatto, sembravano i nuovi sogni italiani.
Quando poi i rider sono andati a girarci, si son subito resi conto che le strutture erano dimensionate e shapate per l'allenamento dei kamikaze. Giusto per farvi capire, su 5 persone (che comunque sapevano quello che stavano facendo) 3 si acciaccavano...
Eppure da parte dei "turisti della domenica", coloro che spesso fanno esercizi propedeutici in park, su strutture piccole, Quel park li era figo, perchè faceva molto usa, molto pro, molto VIDEO.
A distanza di anni ci si sente ancora dire che Quel park era pericoloso, i salti palati dagli stessi rider fuori pista erano sicuri e divertenti...

Spero di aver fatto capire un attimo una situazione che purtroppo è la pura realtà in italia, ancora adesso

CIao
 
un'altro esempio di struttura che era fatta male era (ormai è anni che non lo fanno più) il pipe di la thuile, con il muro sx al sole e il muro dx all'ombra a causa dell'esposizione. così avevi un muro con il vert ghiacciato che teneva bene e l'altro che invece si spappolava e, perdendo il vert, non consentiva più di rientrare agevolmente, ma rischiava di spararti fuori. in più la parte finale (un terzo della lunghezza complessiva) era in piano, e quindi inutilizzabile.
 
è bello................ quando la tipina davanti a te a far la fila si china per prendere lo skilift e sbuca fuori il perizoma della volcom
:bacini: :bacini: :bacini:
 
è bello quando ci sono salti fatti bene e di tutte le dimansioni.
quando sono andato a cervinia (credo fosse poco dopo un photoshooting) c'erano solo 3 salti grossi stupendi e un microsalto senza nemmeno il flat.
io i grossi riuscivo a farli solo dritto perchè non mi fidavo a provare delle rotazioni, mentre quello piccolo non aveva quasi flat e quindi o ti scassavi in fondo alla discesa o era veramente micro e oltre il 180 non facevo.
ecco un park cosi per me non è "bello", mentre se avesse avuto un salto da 4-5 metri e uno da 8 oltre ai 3 giga sarebbe stato un park fenomenale.
sui rail non giudico perchè sono veramente impedito e di solito li evito :roll:
 
Ok, provo a mettere giù alcuni parametri:

1 varietà di dimensioni delle strutture.

2 Importantissimo, forma di rampa e landing, la rampa deve sparare in alto senza portare sbilanciamenti, il landing deve essere il più morbido possibile e perdonare errori di rincorsa.

3 disposizione delle strutture, se sono in linea e ti puoi fermare tra una e l'altra è il massimo.

4 risalita, fare piste di chilometri e impianti zeppi di coda non è il max se si vuole una giornata di park puro, tocca salire a piedi.

5 disponibilità dei gestori, a dare consigli, ad aggiornare il sito sulle condizioni, ad aprire il park tutti i giorni, a controllare che nessuno faccia cazzate giga tipo stare fermi dietro ai landing

6 last but not least, il prezzo dello skipass!!!!!
 
ALO ha detto:
Ecco hai detto bene
Non sono i fattori "quantità strutture" o "estetica" a dare valore a un park
La sicurezza e l'abilità degli shaper sono i fattori che contano
Ci sono episodi in italia di park che per luogo, quantità di neve e impatto, sembravano i nuovi sogni italiani.
Quando poi i rider sono andati a girarci, si son subito resi conto che le strutture erano dimensionate e shapate per l'allenamento dei kamikaze. Giusto per farvi capire, su 5 persone (che comunque sapevano quello che stavano facendo) 3 si acciaccavano...
Eppure da parte dei "turisti della domenica", coloro che spesso fanno esercizi propedeutici in park, su strutture piccole, Quel park li era figo, perchè faceva molto usa, molto pro, molto VIDEO.
A distanza di anni ci si sente ancora dire che Quel park era pericoloso, i salti palati dagli stessi rider fuori pista erano sicuri e divertenti...

Spero di aver fatto capire un attimo una situazione che purtroppo è la pura realtà in italia, ancora adesso

CIao

mmmmhh..come si può fare? esistono gli shaper in italia o spesso sono solo 4 gattisti che schiacciano neve alla stracazzo?
la realtà è che ci vorrà ancora un po' x vedere risultati davvero soddisfacenti: le stazioni sciistiche italiane capiranno che il freestyle sta diventando davvero importantee..
 
Non stavo dicendo che la situazione è così! Non è na merdaccia!
ANzi, le cose si stanno muovendo, e la sicurezza cresce col divertimento
 
Io non salto da pro ma qualcosa lo chiudo e in un park apprezzo la sicurezza delle strutture, l'essere circondato da gente che si muova nel park rispettando gli altri (ad esempio che non tagli o si fermi sotto i landing), che non sia locato in una zona troppo fredda e magari che non si trovi sotto alla seggiovia.
A me piace concatenare almeno due salti e un rail quindi per me e' importante che sia servito da un impianto e che non ci si possa fermare lungo la pista. Gradirei anche una zona dove dedicarsi ai singoli salti, rail o box dove credo sia meglio risalire a piedi.
Ovviamente poi mi adatto a qualsiasi situazione ma da esempio a Cortina dove passo tutto l'inverno non vado al park (che non e' gestito e lo ritengo veramente pericoloso), mi prendo la pala e salto fuori o aspetto sera e con gli amici una volta a settimana andiamo a Zoldo.
 
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