la neve c'è, ma è poca. In pista si va bene, fuori bisogna ben sapere dove andare, altrimenti si distrugge tutto. La situazione migliora - ovvio - più si sale.
Quale Località è migliore per il FreeRide?
- Autore discussione Puccio
- Data d'inizio
la neve c'è, ma è poca. In pista si va bene, fuori bisogna ben sapere dove andare, altrimenti si distrugge tutto. La situazione migliora - ovvio - più si sale.
Io cito ars. E' il piu' esperto di noi. E sono d'accordo...Folgaria, ovviamente!
(e almeno uno skifoso la pensa come me...)
Quoto con aggiunta degli anni (2 stagioni e un pezzo, giusto?) di chiusura Indren che ho vissuto con più consapevolezza di quelli indicati da te (visti e provati, ma di cui onestamente ricordo poco e rimanevo sulle cose più banali).
Il vizio delle belle fotografie ho lasciato gia' di un bel tempo.
Ma se si fanno le belle cose, si fanno. Seriamiante. Saluti!
.
Gigiogigi
Deep white freebanfer
più che 30-50 nomi preferirei qualche linea su una cartina, una cosa tipo questa su Engelberg trovata in rete anche se non è niente di che:
Per quanto riguarda la Svizzera, c'è online, gratuitamente, tutta la cartografia in scala 1:10000. Quando l'anno scorso abbiamo dovuto scegliere dove andare in Vallese, abbiamo preso i nomi delle stazioni più piccole, abbiamo guardato le cartine e scelto in base a quelle. Poi abbiamo contattato Verbier61 e Uli (che scriveva ai tempi qui) e abbiamo optato per la località che ci sconsigliavano perché era la più rischiosa
.In tutta onestà cartine con gli itinerari segnati sono armi a doppio taglio, perché quando vai dove non conosci devi comunque saperle leggere bene ed essere pronto a trovarti nei casini e doverne uscire.
Io ho tanta esperienza, in questo senso
pierr
Well-known member
Io alle cartine pteferisco le tracce gps. Se si sa come usarle si possono fare tante cose carine:
1) studiare le tracce inserite in google earth dove ormai la definizione delle foto satellitari è molto alta e si possono tranquillamente vedere le varie criticità, salti di roccia, zone crepacciate, zone ripide.
2) mentre si scia si può sempre dare un controllo alla propria posizione rispetto alla traccia, anche senza doversi collegare se ci si prepara offline le mappe (per android io consiglio Oruxmaps)
1) studiare le tracce inserite in google earth dove ormai la definizione delle foto satellitari è molto alta e si possono tranquillamente vedere le varie criticità, salti di roccia, zone crepacciate, zone ripide.
2) mentre si scia si può sempre dare un controllo alla propria posizione rispetto alla traccia, anche senza doversi collegare se ci si prepara offline le mappe (per android io consiglio Oruxmaps)