pennzoil
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"Periferia è casa mia" cantava il grande Renato Zero inneggiando ai sobborghi romani che gli diedero i natali.
Ma periferia non per forza significa palazzoni cubici, situazioni disagiate eccetera, periferia può essere anche una catena montuosa, le Alpi Giulie ad esempio, decentrate, basse e poco servite se confrontate con le vicine Dolomiti, per non parlare dei giganti Occidentali che giocano un campionato tutto loro.
L'idea di sciare una cima periferica di una catena montuosa a sua volta periferica, vuol dire proprio andarsele a cercare direte voi, e non avreste tutti i torti.
Eppure era da un paio di anni che avevo questa fissa di sciare lo Jôf di Miezegnot, da quando per la prima volta scartabellando le tabacco rigorosamente cartacee del mio vecchio mi cadde l'occhio su quel vallone esposto a Nord, ovviamente nessuna traccia vi si avventurava ma ormai aveva catturato la mia attenzione, dovevo andare a vedere.
E così fu, le due scorse stagioni andai a sciare il canale che avevo visto sulla cartina trovandoci sempre bella neve nonostante la bassa quota e due volte su due, zero tracce, non mi avventurai mai oltre perché non sapevo come ricollegarmi al percorso che porta alla cima.
Per la legge del non c'è due senza tre ci sono tornato anche quest'anno, grazie a questo colpo di coda d'inverno, sempre da solo, sempre senza trovare traccia alcuna ma stavolta avevo fatto i compiti a casa.
All' inizio della forestale, sullo sfondo lo Jôf di Miezegnot (2087 mt s.l.m.)
portage quanto mi eri mancato! (Setup da poser vero)
Intorno ai 1400 di quota lo scenario comincia a farsi invernale.
Risalendo il canale, stavolta un po' ravanato dalle scariche delle pareti vicine.
Intonsité salendo verso il forcellino che dà acceso al versante Sud.
Traverso in cresta, le ultime fatiche.
Ultime fatiche pt. 2 stavolta con vista.
Cumbre!
Dopo le prime curve scendendo dalla cima.
Innevamento così così (qualche sasso l'ho preso) ma portata a casa anche questa, son soddisfazioni!
Verso il mitico canale, la parte più bella della sciata, infatti poi non ho più fatto foto
Difficoltà? Non saprei, forse un S3 blando, non ho misurato pendenze ma a naso scendendo dalla cima un paio di punti che sfiorano i 40° ci sono, poi il canale presenta pendenze piuttosto costanti tra i 30° e i 35°, il rientro si effettua via anonima pista forestale per gli ultimi 600 metri d- (si consiglia la gita in un inverno nevoso che permetta di tirare due curve anche in questo tratto altrimenti alquanto noioso).
Per la cronaca totalizzati 1390 metri d+ con 15 km di sviluppo.
P.S. ho pensato a lungo se pubblicare o meno il report vista la relativa verginità del posto, e mi sono tenuto volutamente vago sui riferimenti geografici.
Mi rivolgo quindi ai locals, cerchiamo di non sponsorizzare troppo la locazion, vorrei riuscire a trovarla intonsa ancora per qualche stagione.
Ringrazio e saluto.
Pennzoil
Ma periferia non per forza significa palazzoni cubici, situazioni disagiate eccetera, periferia può essere anche una catena montuosa, le Alpi Giulie ad esempio, decentrate, basse e poco servite se confrontate con le vicine Dolomiti, per non parlare dei giganti Occidentali che giocano un campionato tutto loro.
L'idea di sciare una cima periferica di una catena montuosa a sua volta periferica, vuol dire proprio andarsele a cercare direte voi, e non avreste tutti i torti.
Eppure era da un paio di anni che avevo questa fissa di sciare lo Jôf di Miezegnot, da quando per la prima volta scartabellando le tabacco rigorosamente cartacee del mio vecchio mi cadde l'occhio su quel vallone esposto a Nord, ovviamente nessuna traccia vi si avventurava ma ormai aveva catturato la mia attenzione, dovevo andare a vedere.
E così fu, le due scorse stagioni andai a sciare il canale che avevo visto sulla cartina trovandoci sempre bella neve nonostante la bassa quota e due volte su due, zero tracce, non mi avventurai mai oltre perché non sapevo come ricollegarmi al percorso che porta alla cima.
Per la legge del non c'è due senza tre ci sono tornato anche quest'anno, grazie a questo colpo di coda d'inverno, sempre da solo, sempre senza trovare traccia alcuna ma stavolta avevo fatto i compiti a casa.
All' inizio della forestale, sullo sfondo lo Jôf di Miezegnot (2087 mt s.l.m.)
portage quanto mi eri mancato! (Setup da poser vero)
Intorno ai 1400 di quota lo scenario comincia a farsi invernale.
Risalendo il canale, stavolta un po' ravanato dalle scariche delle pareti vicine.
Intonsité salendo verso il forcellino che dà acceso al versante Sud.
Traverso in cresta, le ultime fatiche.
Ultime fatiche pt. 2 stavolta con vista.
Cumbre!
Dopo le prime curve scendendo dalla cima.
Innevamento così così (qualche sasso l'ho preso) ma portata a casa anche questa, son soddisfazioni!
Verso il mitico canale, la parte più bella della sciata, infatti poi non ho più fatto foto
Difficoltà? Non saprei, forse un S3 blando, non ho misurato pendenze ma a naso scendendo dalla cima un paio di punti che sfiorano i 40° ci sono, poi il canale presenta pendenze piuttosto costanti tra i 30° e i 35°, il rientro si effettua via anonima pista forestale per gli ultimi 600 metri d- (si consiglia la gita in un inverno nevoso che permetta di tirare due curve anche in questo tratto altrimenti alquanto noioso).
Per la cronaca totalizzati 1390 metri d+ con 15 km di sviluppo.
P.S. ho pensato a lungo se pubblicare o meno il report vista la relativa verginità del posto, e mi sono tenuto volutamente vago sui riferimenti geografici.
Mi rivolgo quindi ai locals, cerchiamo di non sponsorizzare troppo la locazion, vorrei riuscire a trovarla intonsa ancora per qualche stagione.
Ringrazio e saluto.
Pennzoil