Val di Fraele, val Forcola e Val Mora - Alpi della Val Monastero - luglio 2022

Alle quattro e mezza dunque, come debitamente segnalato dal cippo, abbandono la Val Mora e rientro in Italia
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Il cartello mi dice che per Cancano ci vogliono ancora tre ore e un quarto; anche se la durata è sovrastimata rispetto al mio passo, si tratta pur sempre di parecchia strada... avevo la vaga speranza di essere più vicino alla macchina.
Comunque seguo il sentiero per San Giacomo di Fraele, allontanandomi progressivamente quindi dall'acqua della Val Mora che andrà a confluire poco più avanti nel lago di Livigno
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In fondo c'è il lago di San Giacomo e quindi il bacino dell'Adda... sono perfettamente cosciente che prima o poi incontrerò il passo, il passo di Fraele, che segna il confine tra bacino del Danubio e bacino del Po. Giuro che ci ho fatto caso (io faccio sempre caso a queste cose), ma non sono assolutamente riuscito a individuare la posizione dell'ineffabile selletta... nulla, non mi sono accorto di nulla
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Alle cinque arrivo a San Giacomo. Consultando la cartina decido di tornare al punto di partenza passando per la sponda destra dei due laghi di San Giacomo e di Cancano
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Il lago di San Giacomo
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Inizio il lungo tratto (è tutto lungo in questa gita!) lungo i due laghi.
Le strade sterrate che solcano l'altipiano sono utilizzate, dietro pagamento di un corrispettivo giornaliero, dai villeggianti che dormono nelle abitazioni sparse in valle
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Sono ormai le cinque e mezza e procedo a fatica; ho assoluto bisogno di una pausa ristoratrice e di una bella birra.
Mi fermo quindi al Ristoro San Giacomo per una mezz'oretta e ricarico le pile.
Dopo la pausa sono pronto a completare il giro e lo faccio corricchiando al piccolo trotto, un po' perché ho voglia di tornare presto alla macchina e un po' perché quest'ultimo tratto che costeggia i laghi è un po' monotono e certamente il meno interessante (be', a parte la diga)
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Alle 18:35 raggiungo finalmente il punto di partenza
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In fondo c'è il lago di San Giacomo e quindi il bacino dell'Adda... sono perfettamente cosciente che prima o poi incontrerò il passo, il passo di Fraele, che segna il confine tra bacino del Danubio e bacino del Po. Giuro che ci ho fatto caso (io faccio sempre caso a queste cose), ma non sono assolutamente riuscito a individuare la posizione dell'ineffabile selletta... nulla, non mi sono accorto di nulla

La selletta è a 50 metri da questa foto, coperta dalla capannetta:

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Dove c'è il cartello:

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Complimenti…che giro a piedi… 42 km é twmto amche in bici in montagna.. vero che quel giro non ha mai salite troppo toste, forse solo dopo la malga forcola…

Partr di quel giro col Pierr l’abbiamo fatto piu volte ma al comtrario come scritto da lui partendo da buffalora o passo del forno…

Poi dai laghi partendo da livigno son tre anni che faccio una due giorni in bici dormendo in val viola dopo esseer passti fai laghi di cancano… e passati dentro le torri di fraele e discesa a santa maria mustair..

Sono zone fantastiche e stranamente tu hai incontrato molti piu ciclisti di quanti mai incomtrati da noi..
 
Esistono sulle alpi spartiacque maggiori così piatti come Doss Radond e passo Fraele?
Così inavvertibili come il passo di Fraele faccio fatica a ricordarne… il non lontano passo Slingia comunque è anch’esso poco pronunciato.

Poi, ben più bassi e non sulla cresta principale alpina (ma comunque sullo spartiacque mar Nero-Adriatico), ci sono alcuni fondamentali valichi attraversati da importantissime vie di comunicazione che sono a malapena percepibili, come la sella di Dobbiaco o la sella di Camporosso
Complimenti…che giro a piedi… 42 km é twmto amche in bici in montagna.. vero che quel giro non ha mai salite troppo toste, forse solo dopo la malga forcola…

Partr di quel giro col Pierr l’abbiamo fatto piu volte ma al comtrario come scritto da lui partendo da buffalora o passo del forno…

Poi dai laghi partendo da livigno son tre anni che faccio una due giorni in bici dormendo in val viola dopo esseer passti fai laghi di cancano… e passati dentro le torri di fraele e discesa a santa maria mustair..

Sono zone fantastiche e stranamente tu hai incontrato molti piu ciclisti di quanti mai incomtrati da noi..
Sì, è vero, zone fantastiche che sembrano fatte apposta - mi sembra che tu stesso o pierr lo avete più volte scritto - per essere girate ed esplorate in bici; meno adatte invece, data la conformazione dei luoghi e la lunghezza degli itinerari, per escursioni a piedi.

Comunque ripeto che secondo me, date le pendenze non eccessive e l’esistenza di una traccia, si può salire l’intera val Forcola in sella fino alla forcella Schumbraida
 

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