Wlf rudimentale, con ruderi

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Le confesso che avevo previsto una simile domanda/obiezione 😅

Parto dalla constatazione che la palatalizzazione c > č è cosa normale e comune in croato/ serbo quando si passa a forme derivate, magari aggettivali (ad esempio Karlovac > Karlovačko); mi faccia in accordo disimpegnare con un ipotetico t >ts> č
 
ipotetico t >ts> č
...o sennò, in slovacco (come in polacco) la t è palatalizzata di suo e potrebbe avere influito (con un grosso punto di domanda, beninteso).

Vogliamo ora parlare anche di Bécs, Беч, Beç ... o lo facciamo "dall'altra parte"? :)

... e ci sarebbe anche Пећ ....
 
Be’, l’inverno di Pécs è un po’ più rigido (nulla di trascendentale, per carità) rispetto a quello della pianura emiliana.
Ho letto che la stazione, la quale beninteso si affida al buon dio per l’innevamento, lavora tipicamente trenta o quaranta giorni all’anno

Pensando a Budapest, viene naturale chiedersi come mai sia piuttosto diffusa l’immagine stereotipata del territorio magiaro come un’unica vasta pianura stepposa.
Ungheria = puszta, insomma, quando in realtà i tre quarti del Paese presentano un bellissimo e rigoglioso paesaggio collinare, vario e ondulato.

Ci sono pochissime grandi città in Europa, infatti (ma io mi spingerei a dire addirittura nessuna), che sono orograficamente tanto mosse quanto Buda… se si riuscisse a trovare un collinone sufficientemente sgombro da ricavarci una pista, potrebbe essere tappa fissa di CdM 😅
Un'inica vasta pianura no ma il 70% è pianura e il resto è formato da rilievi di modesta altitudine di cui solo il 2% supera i 400 m, mentre la cima più alta supera di poco i 1.000 m.
 
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