Paradice Music Festival: concerto di ghiaccio al Tonale

Ange_o

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Prima volta al Tonale. Nessuna pista questa volta, si parte da casa in tarda mattinata con giornata di primavera avanzata, un sole splendente e in felpa fa quasi caldo.
Un po' di strada e dalla val di Sole si iniziano a vedere nubi all'orizzonte. Il sole diventa pioggia abbondante e una volta raggiunto il passo ci troviamo in una bella nevicata con fiocchi che "cadono" in orizzontale.
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Affrontiamo la bufera per avvicinarci alla cassa, ritiriamo i biglietti e attendiamo che la cabinovia, fermata per il vento, possa partire.
Si parte, non si vede nulla, prima volta al Tonale e non riesco nemmeno a vedere come è fatto, nè tantomeno la pista Paradiso sotto di me.
Fine del viaggio in cabinovia, siamo quasi a 2600 metri con aghi di neve fina che ti si infilzano di lato e un forte vento. Tappa di ordinanza per dovere istituzionale e si parte per poche centinaia di metri a piedi, fino a una grossa montagna di neve.
Attendiamo qualche minuto in fila sotto la bufera finché ad un certo punto sentiamo: "venite con me, vi apro di qua"! Giriamo attorno alla collinetta di neve e noi "ultimi" diventiamo i primi ad entrare dalla piccola porta.
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Siamo ora al riparo dal vento, dentro ad un igloo scavato nel ghiaccio con scalini e gradinate di ghiaccio, palco di ghiaccio, decorazioni di ghiaccio e...strumenti di ghiaccio! Sembra la versione invernale di Bubba di Foresta Gump, solo che qua non ci sono gamberi, ma ghiaccio!
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La gentile persona che ci ha accolto e aperto la porta dell'igloo ci accoglie, ci spiega che lui, Matteo, è uno degli scultori che ha fatto tutto ciò che vediamo, compresi gli strumenti e il bel mostro glaciale che scopriremo poi essere anche un didgeridoo.
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Siamo a -4°C, ma si sta molto bene: non servono nemmeno i guanti.
Entra la ParadICE band, una band composta, tra gli altri, anche da uno degli altri scultori dei ghiacci, che accompagna questa volta i Mystic Owls, un gruppo irish folk della Val di Sole e inizia il concerto con gli strumenti di ghiaccio.
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45 minuti che letteralmente volano con ottima musica, simpatia e, soprattutto, un'atmosfera unica!
Alla fine chiedo di farmi ascoltare anche il didgeridoo e vengo accontentato con un suono cupo che risuona all'interno della cupola.
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Soddisfatti usciamo, ritroviamo la bufera, ma in 2 minuti il tempo cambia e questo è l'arrivederci che ci viene dato da queste montagne.
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Sono contento di aver partecipato alla manifestazione, è stata davvero una piacevole, particolare e suggestiva ora passata nella neve. Complimenti agli organizzatori, alle band e agli scultori del ghiaccio!
Premio speciale Cessadvisor a chi ha giustamente pensato di isolare con dei tappetini il retro di chitarre e basso: con i bagni che ci sono al rifugio Paradiso, meglio evitare di prendere freddo alla pancia e dover correre in ritirata a ogni canzone!😂
 
Prima di entrare nell'igloo viene fornito un ARTVA a tutti gli spettatori?
Io in quel buco non mi ci infilerei, non vorrei fare la fine del topo :ROFLMAO:

L'igloo e' subito li' in cima alla Paradiso oppure su all'intermedia?
 
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Anch'io a metà concerto ho pensato che forse sarebbe stato meglio avere l'artva😂 Poi però ho pensato che una cantina in grotta è la stessa cosa, a parte il fatto che nella cantina c'è da bere mentre nell'igloo no😅
 
Mi sono sempre chiesto se certi strumenti siano veramente di ghiaccio o di plastica che lo imita: il corpo di una chitarra elettrica, a contatto per 45' con una persona, seppure vestita, tenderebbe a fondere, anche perché la temperatura nell'igloo, se non ci sono sistemi di raffreddamento, e con svariate decine di persone presenti, secondo me è sopra zero.
 
sei serio ? A parte che se fossero di ghiaccio gli strumenti si attaccherebbero ai vestiti suppongo...
 
Sembrerebbe proprio che gli strumenti siano di ghiaccio.
Avrei pensato che la tensione da dare alle corde avrebbe distrutto tutta la struttura, forse c'e' un telaio nascosto all'interno ed il ghiaccio fa solo da cassa.

 
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Gli strumenti, come descrivevo nel primo post e come si può vedere da questa foto, sono proprio di ghiaccio con un'anima interna.🥃 Per quanto riguarda il contatto con il corpo, come scrivevo sempre nel primo post, il retro dello strumento è protetto da una sorta di tappetino isolante bianco, utile, secondo me, anche per evitare eccessiva regolarità intestinale ai suonatori.😂
 
si va be, e' una chitarra spartana calata in uno stampo per il ghiaccio, ma il ghiaccio è contorno, suonerebbe lo stesso e uguale senza ghiaccio...il suono ovviamente sarà...freddo.
 
Il ghiaccio trasmette il suono come qualsiasi altro materiale, quindi uno strumento in ghiaccio suonerà in un modo differente dal legno.
Quanto agli igloo che collassano, se c'è sufficiente materiale su volta e pareti, puoi pure accenderci il fuoco dentro e non collassa
 
Il ghiaccio trasmette il suono come qualsiasi altro materiale, quindi uno strumento in ghiaccio suonerà in un modo differente dal legno.
Quanto agli igloo che collassano, se c'è sufficiente materiale su volta e pareti, puoi pure accenderci il fuoco dentro e non collassa
La differenza tra legno e ghiaccio sarebbe apprezzabile se il manico e la tastiera fossero di ghiaccio, il ponte ancorato nel ghiaccio e il capotasto idem. Qui abbiamo uno strumento "calato" nel ghiaccio.
 
Prima di entrare nell'igloo viene fornito un ARTVA a tutti gli spettatori?
Io in quel buco non mi ci infilerei, non vorrei fare la fine del topo :ROFLMAO:

Anch'io a metà concerto ho pensato che forse sarebbe stato meglio avere l'artva😂 Poi però ho pensato che una cantina in grotta è la stessa cosa, a parte il fatto che nella cantina c'è da bere mentre nell'igloo no😅

A inizio stagione, quando c'era poca neve, mi sembra di ricordare di aver visto che ci fosse una struttura di sostegno...in realtà mi sa che praticamente ricoprono la struttura...
 
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