Dolomiti Bellunesi ed identità Ladina

Appena guardato io, per caso, su YT…

Situazione non banale, su cui servirebbe fare pian piano piccole azioni concrete, senza demagogia né populismo spiccio…
 
Bel documentario. Ha acceso un dibattito per lo meno, ne sento parlare in giro/ai bar/alle macchinette/ in mensa.

La zona dell'Agordino subisce dinamiche molto specifiche.

Il resto della provincia paga scelte politiche miopi (vedi i discorsi di Cason e di Mirko su rappresentazione e rappresentanze) ma per fortuna resiste su altri fronti come quello industriale che mi fornisce sostentamento.

La monocultura turistica (in perenne inseguimento del TAA che viaggia ad altri ritmi ed è una realtà a sé) è il vero cancro di questo territorio, il tumore in metastasi della gitanza domenicale che (si spera) se non altro avrà una diagnosi e una prognosi un po'più chiara man mano che si inizierà a far luce sui "grandi eventi" di sto cazzo che conosciamo tutti.
 
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Casomai il cancro si chiama Luxottica non turismo. Le valle trentine ed altoatesine hanno avuto un significativo aumento demografico negli ultimi decenni, grazie al turismo. Nel bellunese invece, se avessi guardato il filmato, la mono cultura, anzi, la mono azienda, si chiama Luxottica. Ed invece che fare turismo fanno occhiali. Il 10% della forza lavoro e’ impiegato da una sola azienda. Che ha fatto campo briciato per tutte le altre attività, nelle valli trentine e tirolesi ci sarà il turismo come industria primcipale, ma le imprese sono suddivise su centinaia, o anche migliaia di aziende, per cui se una muore non va in crisi il sistema. Inoltre troverei difficile de localizzare le Dolomiti, cosa che invece Luxottica puo fare con gli occhiali. intorno al turismo inoltre sono nate decine di attività complementari che ora esportano i loro prodotti e servizi ben al di fuori dell’ambito nazionale. per esempio, solo in ambito fiemmese, starpool ( piscine e centri benessere, che ora trovo nei migliori alberghi del pianeta ) o la Sportiva, sarebbero potute nascere altrove, ma nelle valli turistiche hanno trovato terreno fertile, data la prossimità alla clientela.
 
Non sono d'accordo. Per inciso non lavoro certo per Luxottica.

L'unica cosa che si può imputare a Luxottica è di avere un modello welfare che pur essendo di alto livello non riesce ancora a bilanciare la sua presenza in un territorio così ristretto e complesso.

Non tutti i territori son votati al turismo per motivi morfologici, culturali, di mercato (è pur sempre un'industria). Acuire il divario tra luoghi di svago e luoghi di lavoro è la grande minaccia di questi tempi e calcare ancora di più la definizione della "destinazione" di un territorio (solo turismo o solo industria) acuisce questo divario.

Non conosco abbastanza il TAA per capire come sia effettivamente distribuito il rapporto turismo-industria. Sarebbe ovviamente lo scenario più auspicabile.
 

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Appunto, non conosci il TAA per dire che il turismo sia “il cancro” delle Dolomiti. Casomai e’ il suo salvatore, dato che nelle vallate dolomitiche dov’è c’è turismo la gente prospera e non emigra, casomai immigra, mentre nelle vallate dolomitiche senza turismo e’ spopolamento ed abbandono. Come appunto il Cadore.
 
Il welfare di luxottica in pianura non l'ho ancora trovato.. anzi, siamo anni luce lontani per il 98% delle aziende

La monoculura è pericolosa a prescindere a mio avviso.

Semmai è la politica ad essere lontana dai bisogni, è compito della politica attrarre e trattenere le persone, è compito della politica creare i servizi, è compito della politica far nascere altri asili in contrapposizione a quello di luxottica e così via.

L'argomento comunque è divisivo e discusso da molto in zona, non è una novità
 
Immagina che succederà al bellunese quando Luxottica, che oramai e’ controllata da ParigI, deciderà di spostare la produzione in Romania o in Polonia.
 
Bella profezia da bar, se così fosse lo avrebbero già fatto. Nella catena del valore di un occhiale la logica dell'outsourcing non funziona su tutte le fasi e comunque non per certi tipi di prodotti.

Molto opinabile anche la sentenza del "dove c'è turismo non c'è emigrazione" . Ho subito delimitato i confini del mio "sapere" , tu invece hai la verità in tasca vedo.
 
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