Fonzie
Utente malamente
...come detto altrove, presi 4 giorni di ferie (+2 di viaggio) per CERCARE qualcosa di diverso dalla pista barrata. Per convenienza di alloggio (amico), direzione Courmayeur, intenzionati a far delle giornate "free" che fossero polvere o meno, con eventuale ricorso a pista se proprio senza alternativa. Grazie alla spinta de @Il Talebano convinti a metterci dentro anche una Valle Blanche e FORSE altra giornata con guida se la neve nuova fosse arrivata in tempo (spoiler: si).
Per completezza di informazioni: l'incrocio delle disponibilità dei 3 partecipanti ci porta in zona tra il 19 ed il 24 Febbraio; colazioni e merende-cene autogestiti (mai bevuta così tanta birra in vita mia); 7 paia di sci per 3 persone; dormito zero causa tentato uso sacco a pelo (ndr alle 21:30 max collassavamo).
Nota: le foto più scure (Vallee Blanche e ultimo giorno) son della guida, quelle dove figuro io (il nano blu) dei mie commilitoni, il resto del sottoscritto.
Via.
Giorno 1 - Pista e dintorni a La Thuile/La Rosiere
Che dire, dopo un primo spaesamento per seggiovie buttate lì in parallelo, lo sguardo si allarga ed iniziamo a capire la bellezza del posto e restiamo conquistati anche dalle piste: a causa di giri "fuori" non le completeremo tutte in tempo (anzi ne faremo davvero poche) e piccola nota di piacevole sorpresa per la lunga pista di rientro a fine giornata su neve sfatta e BELLISSIMA (sono serio).
10/15 cm di nevetta nuova da una certa altezza in su di qualità OTTIMA, ma non sufficiente a coprire vecchie tracce in zona La Rosiere: comunque da amante dello "smaciullato" grande palestra anche in pista. Mai sciato su situazioni che da ignorante definirei "francesi": beh, amore, amore eterno.
Poi però buttiamo un occhio in ombra e non andiamo più via, tra curvoni velocissimi con neve che resta in sospeso nell'aere.
Nella seguente si nota il pulviscolo ancora in volo di DUE curve prima di quella fotografata.
...quando in maniera incredibilmente tardiva (le 13?) le folle scoprono questo angolo di paradiso ci spostiamo altrove cercando altri percorsi, ma perdendo quota e tornando verso l'Italia la situazione è ben meno rosea: comunque continuo a divertirmi ed intanto prendo il mio primo accrocco infernale d'oltralpe.
Voto 8, e non era polverone... 1 punto sicuramente per LE addette agli impianti nel lato Francese accompagnate da musichette folk nostalgiche, piuttosto che baffoni beoni e apres-ski folkbunz. Bello bello bello.
Giorno 2 - Vallee Blanche con guida
Vero, sciisticamente poca roba, verissimo, ma l'ambiente più "assurdo" dove sono sceso con gli sci fino ad oggi. Quindi da un lato deprimente incontrare verso la fine del giro una signorina in pellicciotto scendere con zaino arrangiato e schiumoni, dall'altro eccitante l'incredibile riscontro visivo: in breve, non lo rifarò (se non per deviazioni già consigliate dalla guida quando ci ha visto sciare, per la nostra prossima visita), ma lo consiglierò assolutamente a chiunque non lo abbia fatto.
In cabina con noi questo ragazzo pare stesse andando a fare una pellatina col cane per poi lanciarsi (assieme) col parapendio: non ho un cane, ma quando mi è capitato di portarlo a fare la cacca per me è già stata dura...
Altitudine... Già solo fare le scale per salire sulla terrazza panoramica mi stavano mettendo KO: la guida ci ha fatto fare un 200 metri di dislivello per aggiungere qualche curva (Col D'Entreves) e li ho sentiti tutti (e non solo per colpa del set pesantissimo).
Neve in discesa non male, prima ovviamente del passaggione obbligato "mille gobbe" dove convergono tutti i percorsi (ricordo, amo gobbe): il procedere vicini come da indicazioni della guida (crepacci et similia) mi ha spinto subito a memorie anni 80.
Poi giù, nel regno dei ghiacci.
Altra cosa che mi ha colpito, la grandezza dei luoghi: guardate gli sciatori a destra.
E giù nel piattone finale, tra pendii con rumori di frane continui in lontananza e con variante nel canyon di ghiaccio in modalità acquapark
Tutto termina nella nuova combo cabina/trenino che ci riporta a Chamonix (la guida ci spiegava che la copertura nevosa non permette l'ultimo terzo, circa, del percorso) e dopo breve camminata al taxi di rientro per Courma (bus misteriosamente non pervenuto).
...e via di cibobirra a caso fino alla morte gastrointestinale.
Voto 7,5+, i motivi li ho scritti sopra, al basso piacere di sciata fa da contraltare un ambiente irripetibile. Da fare.
Giorno 3 - Pista e dintorni (pochi) a Courmayeur
Inizio della perturbazione, con neve pesante, in alleggerimento da metà pomeriggio: visibilità piuttosto scarsa che ci spinge alla ricerca di piste tra gli alberi o boschetti seppur già tracciatissimi. Insomma più tempo in rifugio che sugli sci, ma l'inzuppata finale è comunque valsa la pena (personalmente ne è valsa MOLTO la pena).
Voto 7. Il piacere della scomodità.
Giorno 4 - Crevacol e dintorni con guida
Giornatone, null'altro da dire. Condizioni stupende, persone stupende, sensazioni stupende. Dalla piccola Crevacol la chiusura migliore per questa 4 giorni: prima alcuni giri di prossimità con impianti (con tanti altri, ma non troppi, freerider) e poi con auto strategicamente posizionate doppia esplorazione del backside.
Giornata così speciale che anche il rientro in falso piano è da fotografare: sembra di stare in quei puzzle da 2500 pezzi anni 90 con foto Alpine innevate.
Impagabile il passaggio in paese con tanto di signora anziana che ci saluta. E poi, avete mai sciato affianco ad un PROSCIUTTIFICIO?
La vista dall'alto della zona è MAGNIFICA: dal Bianco al Grand Combin con tutto ciò che sta nel mezzo... meravigliosamente innevato.
...ed ancora pennellate su tela...
Voto 8,5. Da cartolina, non so cosa dire di più.
Riepilogando: una vacanza coi fiocchi, dove ha funzionato quasi tutto alla perfezione per puro caso (anche se essendo io Furio... proprio caso caso, mai...), in una stagione infame per la montagna "adriatica". Conosciuto una bellissima realtà ed anche delle bellissime persone... da ripetere quanto prima condendola con un po' di pepe (Verbier in free, qualche skialp guidato ripido e la Porta Nera... per dire).
Mancava solo una cosa, ma ce ne siamo accorti solo alla fine che dopotutto era tutto intorno a noi:
Per completezza di informazioni: l'incrocio delle disponibilità dei 3 partecipanti ci porta in zona tra il 19 ed il 24 Febbraio; colazioni e merende-cene autogestiti (mai bevuta così tanta birra in vita mia); 7 paia di sci per 3 persone; dormito zero causa tentato uso sacco a pelo (ndr alle 21:30 max collassavamo).
Nota: le foto più scure (Vallee Blanche e ultimo giorno) son della guida, quelle dove figuro io (il nano blu) dei mie commilitoni, il resto del sottoscritto.
Via.
Giorno 1 - Pista e dintorni a La Thuile/La Rosiere
Che dire, dopo un primo spaesamento per seggiovie buttate lì in parallelo, lo sguardo si allarga ed iniziamo a capire la bellezza del posto e restiamo conquistati anche dalle piste: a causa di giri "fuori" non le completeremo tutte in tempo (anzi ne faremo davvero poche) e piccola nota di piacevole sorpresa per la lunga pista di rientro a fine giornata su neve sfatta e BELLISSIMA (sono serio).
10/15 cm di nevetta nuova da una certa altezza in su di qualità OTTIMA, ma non sufficiente a coprire vecchie tracce in zona La Rosiere: comunque da amante dello "smaciullato" grande palestra anche in pista. Mai sciato su situazioni che da ignorante definirei "francesi": beh, amore, amore eterno.
Poi però buttiamo un occhio in ombra e non andiamo più via, tra curvoni velocissimi con neve che resta in sospeso nell'aere.
Nella seguente si nota il pulviscolo ancora in volo di DUE curve prima di quella fotografata.
...quando in maniera incredibilmente tardiva (le 13?) le folle scoprono questo angolo di paradiso ci spostiamo altrove cercando altri percorsi, ma perdendo quota e tornando verso l'Italia la situazione è ben meno rosea: comunque continuo a divertirmi ed intanto prendo il mio primo accrocco infernale d'oltralpe.
Voto 8, e non era polverone... 1 punto sicuramente per LE addette agli impianti nel lato Francese accompagnate da musichette folk nostalgiche, piuttosto che baffoni beoni e apres-ski folkbunz. Bello bello bello.
Giorno 2 - Vallee Blanche con guida
Vero, sciisticamente poca roba, verissimo, ma l'ambiente più "assurdo" dove sono sceso con gli sci fino ad oggi. Quindi da un lato deprimente incontrare verso la fine del giro una signorina in pellicciotto scendere con zaino arrangiato e schiumoni, dall'altro eccitante l'incredibile riscontro visivo: in breve, non lo rifarò (se non per deviazioni già consigliate dalla guida quando ci ha visto sciare, per la nostra prossima visita), ma lo consiglierò assolutamente a chiunque non lo abbia fatto.
In cabina con noi questo ragazzo pare stesse andando a fare una pellatina col cane per poi lanciarsi (assieme) col parapendio: non ho un cane, ma quando mi è capitato di portarlo a fare la cacca per me è già stata dura...
Altitudine... Già solo fare le scale per salire sulla terrazza panoramica mi stavano mettendo KO: la guida ci ha fatto fare un 200 metri di dislivello per aggiungere qualche curva (Col D'Entreves) e li ho sentiti tutti (e non solo per colpa del set pesantissimo).
Neve in discesa non male, prima ovviamente del passaggione obbligato "mille gobbe" dove convergono tutti i percorsi (ricordo, amo gobbe): il procedere vicini come da indicazioni della guida (crepacci et similia) mi ha spinto subito a memorie anni 80.
Poi giù, nel regno dei ghiacci.
Altra cosa che mi ha colpito, la grandezza dei luoghi: guardate gli sciatori a destra.
E giù nel piattone finale, tra pendii con rumori di frane continui in lontananza e con variante nel canyon di ghiaccio in modalità acquapark
Tutto termina nella nuova combo cabina/trenino che ci riporta a Chamonix (la guida ci spiegava che la copertura nevosa non permette l'ultimo terzo, circa, del percorso) e dopo breve camminata al taxi di rientro per Courma (bus misteriosamente non pervenuto).
...e via di cibobirra a caso fino alla morte gastrointestinale.
Voto 7,5+, i motivi li ho scritti sopra, al basso piacere di sciata fa da contraltare un ambiente irripetibile. Da fare.
Giorno 3 - Pista e dintorni (pochi) a Courmayeur
Inizio della perturbazione, con neve pesante, in alleggerimento da metà pomeriggio: visibilità piuttosto scarsa che ci spinge alla ricerca di piste tra gli alberi o boschetti seppur già tracciatissimi. Insomma più tempo in rifugio che sugli sci, ma l'inzuppata finale è comunque valsa la pena (personalmente ne è valsa MOLTO la pena).
Voto 7. Il piacere della scomodità.
Giorno 4 - Crevacol e dintorni con guida
Giornatone, null'altro da dire. Condizioni stupende, persone stupende, sensazioni stupende. Dalla piccola Crevacol la chiusura migliore per questa 4 giorni: prima alcuni giri di prossimità con impianti (con tanti altri, ma non troppi, freerider) e poi con auto strategicamente posizionate doppia esplorazione del backside.
Giornata così speciale che anche il rientro in falso piano è da fotografare: sembra di stare in quei puzzle da 2500 pezzi anni 90 con foto Alpine innevate.
Impagabile il passaggio in paese con tanto di signora anziana che ci saluta. E poi, avete mai sciato affianco ad un PROSCIUTTIFICIO?
La vista dall'alto della zona è MAGNIFICA: dal Bianco al Grand Combin con tutto ciò che sta nel mezzo... meravigliosamente innevato.
...ed ancora pennellate su tela...
Voto 8,5. Da cartolina, non so cosa dire di più.
Riepilogando: una vacanza coi fiocchi, dove ha funzionato quasi tutto alla perfezione per puro caso (anche se essendo io Furio... proprio caso caso, mai...), in una stagione infame per la montagna "adriatica". Conosciuto una bellissima realtà ed anche delle bellissime persone... da ripetere quanto prima condendola con un po' di pepe (Verbier in free, qualche skialp guidato ripido e la Porta Nera... per dire).
Mancava solo una cosa, ma ce ne siamo accorti solo alla fine che dopotutto era tutto intorno a noi: