Atleti e federazioni ... differenti visioni.

PaoloB3

Well-known member
Mi riferisco a uno spin off della discussione sull' argomento iniziata nel thread sulla Coppa del Mondo 2023/24.
La domanda posta è interessante:

Ma se a Sinner avessero imposto di allenarsi solo nei centri nazionali invece che “privatamente” da Piatti, oggi siamo sicuri che non alzerebbe la coppa davis per qualche altra nazione?


Guardando la finale di Coppa Davis in questi giorni, mia moglie (giudice arbitro della FITP) mi ha fatto notare come il presidente della FITP Binaghi abbia cominciato qualche anno fa 1) rimuovendo una pletora di dirigenti locali e centrali obsoleti che avevano trasformato i circoli nei loro personali "dopolavori", 2) rinnovando le qualifiche di chi tennis insegna e le scuole, 3) individuando delle figure di raccordo tra la federazione e le Academies ma soprattutto i vari top players che hanno una loro squadra (tolto un paio di esempi, mai in antagonismo con la Federazione) e che il risultato di ieri è anche figlio di questa nuova politica iniziata anni fa.

L' aver poi scommesso su un proprio canale televisivo (molto più tecnico e con un commento infinitamente superiore a quello della RAI) e poi aver tappato il naso e aver incluso anche il padel ... ha portato un pacco di soldi.

Ho l' impressione che qualche confronto si potrebbe fare con la FISI, che non frequentiamo e non conosciamo, se non per sciare qualche volta con dei maestri e/o degli istruttori.
Naturalmente sono due mondi diversi perchè i grandi tornei di tennis hanno la loro vita indipendentemente dalle federazioni e le partite sono competizioni individuali.

P.S. Io stesso ho abbandonato il tennis agonistico ancora juniores, dopo anni in cui i soci adulti giocavano solo tra di loro e se si doveva far crescere i ragazzi si tiravano indietro, se c'era da accompagnarci da qualche parte per un torneo non c'era mai nessuno di disponibile, non c'era mai una lira per racchette e abbigliamento ... e loro a farsi preparare la pastasciutta dal custode e giocare a ramino nel retrobottega.
 
La prima domanda che mi pongo è se nelle nazionali dovrebbero gareggiare i miglior atleti che una nazione riesce ad esprimere o i miglior atleti che una federazione riesce a preparare
 
Mi riferisco a uno spin off della discussione sull' argomento iniziata nel thread sulla Coppa del Mondo 2023/24.
La domanda posta è interessante:

Ma se a Sinner avessero imposto di allenarsi solo nei centri nazionali invece che “privatamente” da Piatti, oggi siamo sicuri che non alzerebbe la coppa davis per qualche altra nazione?

Guardando la finale di Coppa Davis in questi giorni, mia moglie (giudice arbitro della FITP) mi ha fatto notare come il presidente della FITP Binaghi abbia cominciato qualche anno fa 1) rimuovendo una pletora di dirigenti locali e centrali obsoleti che avevano trasformato i circoli nei loro personali "dopolavori", 2) rinnovando le qualifiche di chi tennis insegna e le scuole, 3) individuando delle figure di raccordo tra la federazione e le Academies ma soprattutto i vari top players che hanno una loro squadra (tolto un paio di esempi, mai in antagonismo con la Federazione) e che il risultato di ieri è anche figlio di questa nuova politica iniziata anni fa.

L' aver poi scommesso su un proprio canale televisivo (molto più tecnico e con un commento infinitamente superiore a quello della RAI) e poi aver tappato il naso e aver incluso anche il padel ... ha portato un pacco di soldi.

Ho l' impressione che qualche confronto si potrebbe fare con la FISI, che non frequentiamo e non conosciamo, se non per sciare qualche volta con dei maestri e/o degli istruttori.
Naturalmente sono due mondi diversi perchè i grandi tornei di tennis hanno la loro vita indipendentemente dalle federazioni e le partite sono competizioni individuali.
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P.S. Io stesso ho abbandonato il tennis agonistico ancora juniores, dopo anni in cui i soci adulti giocavano solo tra di loro e se si doveva far crescere i ragazzi si tiravano indietro, se c'era da accompagnarci da qualche parte per un torneo non c'era mai nessuno di disponibile, non c'era mai una lira per racchette e abbigliamento ... e loro a farsi preparare la pastasciutta dal custode e giocare a ramino nel retrobottega.
Le riforme introdotte da Binaghi nella FITP, come la rimozione di dirigenti obsoleti e il rinnovamento delle qualifiche per gli insegnanti di tennis, hanno avuto un impatto significativo. Questi cambiamenti, uniti all'introduzione del proprio canale televisivo e all'inclusione del padel, hanno generato nuove entrate e forse anche migliorato la qualità del tennis italiano. La strategia sembra essere stata efficace
 
Un buon inizio potrebbe essere quello di cancellare “federazioni”, “istruttori federali”, “circoli federali” e simili. Diamoci un taglio con questa inquadratura militar/fascista.
 

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Partirei da un presupposto: un talento come Sinner nasce una volta ogni 20 anni in tutto il mondo, meriti della federazione? 0.0000001% Se fosse nato qualche km più a nord ora i geni sarebbero nella federazione austriaca

Mi chiederei più che altro se per andare avanti nel tennis ha avuto dalla federazione lo stesso apporto -spesso imprescindibile- che è necessario per andare avanti nello sci? Cioè Piatti prima, Vagnozzi, Cahill, preparatore, nutrizionista, osteopata e compagnia cantante... oltre a campi, palestre, trasferte e hotel (e nello sci ce ne vuole di di moneta per questa roba).. se li paga da solo o paga la federazione? tutto sta nel capire questo

Insomma, tutti vogliono il team privato, ma il grano chi lo mette?
 
Un buon inizio potrebbe essere quello di cancellare “federazioni”, “istruttori federali”, “circoli federali” e simili. Diamoci un taglio con questa inquadratura militar/fascista.

Il problema è che tu devi gestire un movimento, non solo la nazionale.

In tutti i paesi esistono federazioni dei relativi sport e servono a quello.
Devi coordinare investimenti, visibilita, crescita dalla base in su, fino alla punta che dovrebbe essere la massima espressione del tuo movimento.


un po’ di struttura serve
 
Un buon inizio potrebbe essere quello di cancellare “federazioni”, “istruttori federali”, “circoli federali” e simili. Diamoci un taglio con questa inquadratura militar/fascista.

Piu che altro, sarebbe un buon inizio non dover per forza di cose arruolarsi in qualche forza armata per poter competere in questo sport (ed in parecchi altri sport che non siano il calcio)
 
Il problema è che tu devi gestire un movimento, non solo la nazionale.

In tutti i paesi esistono federazioni dei relativi sport e servono a quello.
Devi coordinare investimenti, visibilita, crescita dalla base in su, fino alla punta che dovrebbe essere la massima espressione del tuo movimento.


un po’ di struttura serve
"Ni" perché se così fosse il tutto dovrebbe partire dal basso per andare verso l'alto. Invece nel caso delle nostre federazioni ( Sci, Vela, Attività sub, Tennis ) il tutto si capovolge. Si tratta di entità auto-referenzianti, dove una ristretta cerchia (per lo più di vecchi babbioni) sentenzia e stabilisce regole che gli altri devono rispettare, pena la scomunica.
Sari curioso di vedere l'evoluzione di tutta l'attività sportiva invernale se invece della sola FISI vi fossero più "federazioni" di riferimento come avviene ad esempio nella subacquea.
 
Pensa se qualcuno creasse una sorta di "Ski Champions League", una Coppa del Mondo per team privati.

Organizza eventi (le gare) nei maggiori resort, incentrando il tutto su spettacolo, divertimento, adrenalina e sopratutto promozione. Magari strizzando l'occhio all'esclusività, come per la F1.
I team formati da sciatori professionisti, liberamente pagati, liberamente sponsorizzati.
Week end di gara con format magari diversi da quelli attuali, con eventi di contorno il tutto focalizzato nella promozione della località, dei brand/sponsor.
Quanto pensate impiegheranno i migliori sciatori ed i brand a passare "dove si campa meglio"?
 
Pensa se qualcuno creasse una sorta di "Ski Champions League", una Coppa del Mondo per team privati.

Organizza eventi (le gare) nei maggiori resort, incentrando il tutto su spettacolo, divertimento, adrenalina e sopratutto promozione. Magari strizzando l'occhio all'esclusività, come per la F1.
I team formati da sciatori professionisti, liberamente pagati, liberamente sponsorizzati.
Week end di gara con format magari diversi da quelli attuali, con eventi di contorno il tutto focalizzato nella promozione della località, dei brand/sponsor.
Quanto pensate impiegheranno i migliori sciatori ed i brand a passare "dove si campa meglio"?

Un'americanata insomma
Che orrore
 
Mah.
Il tennis mi pare se la cavi benone senza schifezze eccessive.
O la motogp
 
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