apo
curva ignorante di base
Come faccio ogni anno il we della Barcolana scappo sui monti lontano dalla pazza folla, dal puzzo di fritto e da pseudovelisti che non sanno manco nuotare. Location sempre quella, il parco nazionale dei Nockberge in Carinzia.
Dalla prestigiosa nonchè arcinota località sciistica di Hochrindl mi dirigo verso la cima più alta tra quei panettoni erbosi che sovrastano il comprensorio, il Bretthoehe (2.328 m)
Si sale per comoda strada bianca (aperta alle bici fino a due anni fa, ora interdetta e sappiamo grazie a chi) in direzione del punto panoramico noto come Weisses Kreuz
La giornata è fresca e bella, a sinistra il Grosser Speikkofel, a dx tra gli alberi la meta della gita
Lungo la strada qualche bello chalettino
fino a quando si arriva alla Weisses Kreuz (Croce Bianca, 1800 m, non ho idea del perchè si chiami così)
Si piega a sinistra dove c'è il cartello e si risale un lungo costone erboso, da cui la "vetta" d'arrivo comincia a vedersi più nitidamente
anche qui si poteva un tempo salire con la bici e la discesa al ritorno era tra le più avvincenti della zona....pazienza, ricicliamoci come camminatori. La salita del costone è lunga, ma costant e comoda, con un bel panorama rilassante.
UN'occhiata alla strada fatta finora
Ultimo tratto
e si arriva al bivacco
Direttamente da qui si sale lungo la cresta che ci porterà al punto d'arrivo (invece di aggirare la cresta passando dall'altra parte in costa per un comodo ghiaione i genii del luogo hanno ideato uno scomodissimo e - per chi non è pratico - non agevole sentiero in cresta, zeppo di salti di roccia e a tratti esposto).
Pazienza, saliamo e arriviamo sulla cresta, da cui si vede il panorama dall'altra parte.
A sin gli impianti di Turracher Hoehe e in lontananza l'Hochalm Spitze (Alti Tauri) col suo ghiacciaio:
Il panorama non è certo dolomitico ma il suo fascino ce l'ha (Nockberge = monti gnocco, e si capisce perchè):
Qui il Torersee e il Gurksee, che dovrebbero essere le sorgenti del Gurk (da un punto di vista della classificazione delle Alpi, o come si dice, siamo infatti nelle Alpi della Gurktal)
Ma continuiamo sulla cresta, che di strada ce n'è ancora
Per vari saliscendi
Si arriva all'ultima rampa che porta in cima
Ed eccoci qui
Il panorama è grandioso, e le 3 ore e 20 valevano la pena
Qui verso sud la cordigliera delle Alpi Giulie all'orizzonte
A nord l'elevazione massima della zona, l'Eisenhut (2.441 m, a sin)
Ma torniamo alla base che adesso tramonta presto, giù per lo stesso itinerario dell'andata
Una delle ultime mucche presenti; la zona è infatti un enorme pascolo, ma in questo periodo il bestiame è già stato portato a valle nelle stalle....
Che dire, gita senza nessuna difficoltà (tranne la parte in cresta dove ci vuole un po' di attenzione), 6 ore e mezza di camminata per cui un po' di gamba è richiesta, 1,5 l di acqua e isostar dietro (c'è qualche fonte ma essendo zona di pascoli preferisco non bere), nessun rifugio (quindi condizioni di bel tempo stabile obbligate), dal bivacco alla cima incontrato 1 cristiano. Me ne torno a casa coi piedi un po' doloranti ma contento del giro.
Alla prossima.
Dalla prestigiosa nonchè arcinota località sciistica di Hochrindl mi dirigo verso la cima più alta tra quei panettoni erbosi che sovrastano il comprensorio, il Bretthoehe (2.328 m)
Si sale per comoda strada bianca (aperta alle bici fino a due anni fa, ora interdetta e sappiamo grazie a chi) in direzione del punto panoramico noto come Weisses Kreuz
La giornata è fresca e bella, a sinistra il Grosser Speikkofel, a dx tra gli alberi la meta della gita
Lungo la strada qualche bello chalettino
fino a quando si arriva alla Weisses Kreuz (Croce Bianca, 1800 m, non ho idea del perchè si chiami così)
Si piega a sinistra dove c'è il cartello e si risale un lungo costone erboso, da cui la "vetta" d'arrivo comincia a vedersi più nitidamente
anche qui si poteva un tempo salire con la bici e la discesa al ritorno era tra le più avvincenti della zona....pazienza, ricicliamoci come camminatori. La salita del costone è lunga, ma costant e comoda, con un bel panorama rilassante.
UN'occhiata alla strada fatta finora
Ultimo tratto
e si arriva al bivacco
Direttamente da qui si sale lungo la cresta che ci porterà al punto d'arrivo (invece di aggirare la cresta passando dall'altra parte in costa per un comodo ghiaione i genii del luogo hanno ideato uno scomodissimo e - per chi non è pratico - non agevole sentiero in cresta, zeppo di salti di roccia e a tratti esposto).
Pazienza, saliamo e arriviamo sulla cresta, da cui si vede il panorama dall'altra parte.
A sin gli impianti di Turracher Hoehe e in lontananza l'Hochalm Spitze (Alti Tauri) col suo ghiacciaio:
Il panorama non è certo dolomitico ma il suo fascino ce l'ha (Nockberge = monti gnocco, e si capisce perchè):
Qui il Torersee e il Gurksee, che dovrebbero essere le sorgenti del Gurk (da un punto di vista della classificazione delle Alpi, o come si dice, siamo infatti nelle Alpi della Gurktal)
Ma continuiamo sulla cresta, che di strada ce n'è ancora
Per vari saliscendi
Si arriva all'ultima rampa che porta in cima
Ed eccoci qui
Il panorama è grandioso, e le 3 ore e 20 valevano la pena
Qui verso sud la cordigliera delle Alpi Giulie all'orizzonte
A nord l'elevazione massima della zona, l'Eisenhut (2.441 m, a sin)
Ma torniamo alla base che adesso tramonta presto, giù per lo stesso itinerario dell'andata
Una delle ultime mucche presenti; la zona è infatti un enorme pascolo, ma in questo periodo il bestiame è già stato portato a valle nelle stalle....
Che dire, gita senza nessuna difficoltà (tranne la parte in cresta dove ci vuole un po' di attenzione), 6 ore e mezza di camminata per cui un po' di gamba è richiesta, 1,5 l di acqua e isostar dietro (c'è qualche fonte ma essendo zona di pascoli preferisco non bere), nessun rifugio (quindi condizioni di bel tempo stabile obbligate), dal bivacco alla cima incontrato 1 cristiano. Me ne torno a casa coi piedi un po' doloranti ma contento del giro.
Alla prossima.
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