Partirei dal presupposto che la più grossa località sciistica della Nuova Zelanda, e forse di tutta l'Oceania, non vale i
Piani di Bobbio 
Se devi andarci a lavorare come maestro e non a goderti le sciate come villeggiante, fortunatamente la cosa non ti interesserà molto. Nè avrai molto tempo per girare il Paese come turista, per cui l'aspetto più importante dovrebbe essere che la localita dove fai base non sia un mortorio. Allora ti direi Queenstown.
A mia memoria (vacanza fatta ad agosto di oltre 15 anni fa),
l'isola del nord è più caratteristica: la fascia costiera ha una vegetazione lussureggiante e un clima quasi primaverile; l'altopiano centrale ha un clima più rigido e invernale, ci sono geyser e solfatare come in Islanda ed è sormontato da una serie di elevazioni di natura vulcanica, sulle pendici di una delle quali c'è
Whakapapa. Sempre a memoria, ricordo un villaggetto insignificante a 30 km dalla statale principale e poi altri 10 km a inerpicarsi su per la montagna, sino a raggiungere la piazza d'armi da cui si diramavano i pochi impianti presenti. Sciata in mezzo alla nebbia e alla nevicata (finita la giornata fradici), condizione che deve verificarsi spesso in inverno.
L'
isola del sud somiglia un po' di più all'Italia, con una lunga dorsale alpina che sfiora i 4.000 metri. Avendo (o avendo avuto) ghiacciai che scendono sino al livello del mare, soprattutto all'estremo sud ci sono fiordi alla norvegese. La costa occidentale è piovosissima, quella orientale molto più asciutta e mite, grazie a una sorta di effetto föhn. Quantomeno
Queenstown è una cittadina, ma quando ci arrivammo pioveva a dirotto da un giorno e mezzo e quindi l'indomani decidemmo di non sciare e di tirare diritto verso Dunedin, per poi risalire a Christchurch, dove avevamo il volo di rientro.
Ti direi quindi Queenstown come posto dove lavorare, ma poi di prenderti il tempo per vedere l'isola del nord, che è più carina e particolare, rispetto ai paesaggi europei.
Allora la vita era molto economica: quello che qui in Italia costava 10 euri, là costava 10 dei loro dollari, ma la loro valuta cambiava a 0.60. Nel frattempo, l'Eur ha perso un buon 30% di valore sull'Usd e quindi può essere che anche la valuta locale si sia apprezzata.
Secondo me, devi anche masticare un ottimo inglese, perché i neozelandesi lo parlano a una velocità e con un accento tale da renderlo praticamente incomprensibile. Io ero quello che, strada facendo, aveva l'incombenza di chiamare l'albergo dove avremmo dormito la sera e ricordo ancora adesso che capivo 2-3 parole su 10, pur cavandomela discretamente qui in Europa. Però non abbiamo mai dormito in macchina
