Come rivalutare una località in senso non sciistico

quello che sostieni è condivisibile, rimarcco il fatto che economicamente non può prescindere dall'esistenza degli impianti da sci che attirano sciatori e famiglie, chi non scia pratica le attività collaterali e quanto all'enogastronomia servono i clienti che poi sono sciatori se non si scia questi mica vanno a farssi km per maangiare sano e tradizionale

Visione anacronistica, andresti bene negli anni sessanta e settanta.
Il nuovo turismo è da tempo orientato altrove, molto più nelle linee guida esposte da FODOMA e blackcrows. Vacanza a tutto tondo: sport, benessere, enogastronomia, storia, ambiente. Tutto assieme che la gente non ha tempo nè denaro per fare 5 vacanze diverse.
 
Visione anacronistica, andresti bene negli anni sessanta e settanta.
Il nuovo turismo è da tempo orientato altrove, molto più nelle linee guida esposte da FODOMA e blackcrows. Vacanza a tutto tondo: sport, benessere, enogastronomia, storia, ambiente. Tutto assieme che la gente non ha tempo nè denaro per fare 5 vacanze diverse.

Come tu stesso sottolinei, credo non a caso, metti al primo posto lo sport, ovvero evidentemente lo sci. Non ti sei mai chiesto se eliminando il fattore pratica dello sport, nella fattispecie sci, gli altri fattori che fine farebbero.
sei davvero sicuro che chi abita in città con le moderne strutture che oggi ci sono, in città, o l'offerta dei tanti ristoranti, musei e quant'altro sia disposto ad andare in montagna. Io credo di no.
rispetto la tua opinione ma affermo che sia condivisibile solo ove si riconosca che tutto si tiene partendo dal presupposto minimo dell'esistenza degli impianti di sci
 
Come tu stesso sottolinei, credo non a caso, metti al primo posto lo sport, ovvero evidentemente lo sci. Non ti sei mai chiesto se eliminando il fattore pratica dello sport, nella fattispecie sci, gli altri fattori che fine farebbero.
sei davvero sicuro che chi abita in città con le moderne strutture che oggi ci sono, in città, o l'offerta dei tanti ristoranti, musei e quant'altro sia disposto ad andare in montagna. Io credo di no.
rispetto la tua opinione ma affermo che sia condivisibile solo ove si riconosca che tutto si tiene partendo dal presupposto minimo dell'esistenza degli impianti di sci

Il titolo del 3D è: Come rivalutare una località in senso non sciistico

:skifrusta:
 
tutto quello che è stato detto (bikes, passeggiate, wellness, etc) + tanta, tanta e ancora di più attenzione alle famiglie e, come conseguenza, ai bambini.

Sono tante le famiglie che scelgono la località di vacanza in ragione dei servizi che possono avere a tutela e agio dei propri piccoli, oltre che in ragione della bellezza e varietà del posto stesso

Passeggiate, scampagnate, biciclettate & C,. sono un toccasana e sono piacevoli anche per i bimbi, solo che dopo un po' ovviamente si stancano: avere la possibilità di contare su attrezzature, soluzioni, spazi e aree gioco ben strutturate e magari 'controllate' (non tutte ovviamente) spedirebbe quel luogo immediatamente in cima alla lista delle location ideali per la vacanza estiva (e invernale ovviametne dato che tanto sarebbe già preparata).

In austria ne ho trovate alcune di località del genere... in italia scarseggiano (a meno di andare nel solito TAA).
 

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Eventi culturali in alta quota ( mostre di pittura o arte in genere fatte in un prato a 2200m anzichè in un museo triste, buio e cittadino, piuttosto che corsi di fotografia )

ecco, questa è un altra cosa interessante...penso per esempio a "I suoni delle Dolomiti", sono rimasto impressionato dalla quantità di gente che aveva attirato il concerto di Capossela all'alba sul Sasso Piatto o quello di Vecchioni al Fuciade...musica+montagna è un binomio che mi piace molto..

@ lizzola: abbiamo capito che te vuoi gli impianti, l'hai ripetuto 700 volte in ogni topic...però non mi dire che una montagna non si può rivalutare al di fuori dello sci..chiedi a qualsiasi albergatore se vorrebbe buttar via gli incassi da giugno a settembre..di certo sono inferiori a quelli invernali, ma sempre soldi sono...
 
pensavo si fosse capito
la mia visione è che senza sci non sia possibile rivalutare nessuna località, questo cercavo di far intendere, dallo sci discende ogni attività economica

questo e' legato al torpore tipico dei cervelli medi italiani di questo secolo.

Ci fu' un tempo in cui la gente della val padana spendeva il tempo feriale in riva al Po. Con la canna in mano( quella da pesca) si stringevano amicizie e stabilivano contatti commerciali, che in alcuni casi durano tutt'oggi.
Le Alpi marittime erano la meta estiva di molti Liguri evoluti, stufi della calca delle loro spiagge.
In Valleè i ragazzi meno abbienti, scortati da paciosi parroci cittadini, ebbero le loro prime esperienze vacanziere nelle colonie. Tra loro si annidavano alcuni significativi esponenti della cultura, politica, arte, degli anni a seguire.
Quanto sopra e' parte del background culturale del Popolo italiano, lo stesso che oggi assuefatto da voli low cost e cinepanettoni, si chiede inebetito come abbia potuto vivere fino ad oggi senza l'ottimo cibo dei villaggi di Sharm.
 
questo e' legato al torpore tipico dei cervelli medi italiani di questo secolo.

Hai ragione. Abbiamo poca fantasia e tanta pigrizia.

Tutti pronti a dire: che bella la montagna in autunno, con quei colori .....
Ma poi, tolti noi malati di montagna, i local o i quasi local .... secondo voi chi c'è mai andato a farsi un weekend il 25 ottobre?

io sono un po' malato, ma chi ha vissuto una vera giornata autunnale sui monti (quelle con cielo terso, sole basso e colori saturi, larici gialli e rossi, cime innevate e prati ancora verdi) non potrà più farne a meno, secondo me.

Un bel messaggio, che sappia colpire il cuore e la gola, in una stagione (l'autunno) in cui la gente ha voglia di coccole ... ecco credo che spakkerebbe!
 
un comprensorio deve pensare per prima cosa hai bambini
vedete la nonna ne ha 2 e se non ci sono giochi alzo i tacchi

Vero nonna

La scelta va fatta considerando cosa piace hai bambini :D

Le varie località dovrebbero puntare molto su strutture moderne e curate per i bimbi, dando la possibilità ai genitori anche di affidare i figli a qualche kindergarten (non solo invernale) per svagarsi un po' lasciando i bambini con i loro coetanei a divertirsi a contatto con la nautra.

Gli adrenalin park o adventure park sono una grande attrattiva a Colfosco è un successone.
 
Hai ragione. Abbiamo poca fantasia e tanta pigrizia.

Tutti pronti a dire: che bella la montagna in autunno, con quei colori .....
Ma poi, tolti noi malati di montagna, i local o i quasi local .... secondo voi chi c'è mai andato a farsi un weekend il 25 ottobre?

io sono un po' malato, ma chi ha vissuto una vera giornata autunnale sui monti (quelle con cielo terso, sole basso e colori saturi, larici gialli e rossi, cime innevate e prati ancora verdi) non potrà più farne a meno, secondo me.

Un bel messaggio, che sappia colpire il cuore e la gola, in una stagione (l'autunno) in cui la gente ha voglia di coccole ... ecco credo che spakkerebbe!

Io sono uno di quei malati come te Botto...:D

Solitamente ci vado i primi di novembre per il ponte del patrono di TS (3.11) e Ogni Santi, da 2 anni vado in Austria nella Lesachtal per le sue terme, cmq avendo un giorno in più non ci facciamo mancare le passeggiate tra i boschi incantati autunnali.

Blackcrows hai detto grandi verità, condivido i tuoi pensieri e se vogliamo spero proprio che nenche ci sia il "rilancio" di certe zone montane, proprio per godermi la pace fuori dalla calca (almeno in autunno o in primavera...:D)
 
Come tu stesso sottolinei, credo non a caso, metti al primo posto lo sport, ovvero evidentemente lo sci. Non ti sei mai chiesto se eliminando il fattore pratica dello sport, nella fattispecie sci, gli altri fattori che fine farebbero.
sei davvero sicuro che chi abita in città con le moderne strutture che oggi ci sono, in città, o l'offerta dei tanti ristoranti, musei e quant'altro sia disposto ad andare in montagna. Io credo di no.
rispetto la tua opinione ma affermo che sia condivisibile solo ove si riconosca che tutto si tiene partendo dal presupposto minimo dell'esistenza degli impianti di sci

Calma. Il sottoscritto ha abitato in un paese di montagna del comasco, altezza 850 mt. Gli impianti sono chiusi da anni per mancanza di neve. La gente ci veniva per cercare molte altre cose: escursionismo, buona cucina, mtb (c'era vicino il Muro di Sormano, mica noccioline), arrampicata (i Corni di Canzo, la Grigna ad un passo). Paradossalmente, proprio l'assenza di impianti poteva essere un'attrattiva, perché impianti = caos. Chi cercava tranquillità, ci veniva il sabato e la domenica. Fa parte di quella famosa cultura della pace e del silenzio. Di soldi ne porta pochini magari (non é di moda la riflessione), però é anche vero che lo sci oggi sta tornando uno sport elitario, visti i costi. E, a questo punto, chi ha i soldi li spende per andare in località rinomate. Del resto, tra il giornaliero di Barzio e quello di Livigno di differenza ce n'é poca, ma l'offerta é decisamente differente. E Barzio non ha l'orografia per competere con Livigno, che piaccia o no ai cugini lecchesi :wink:
Quindi la gente va a Livigno, fa il pieno a 30 euri di meno e magari già che c'é fa pure la spesa. Non sempre riempire una montagna di impianti porta benessere. Poi é vero che la montagna estiva ha un sacco di concorrenza. Al di là degli impianti da sci per portare le mtb in quota, ci vogliono attrazioni serali, impianti sportivi per la pratica del calcio, del tennis, della pallavolo e della pallacanestro eccetera.
 
Calma. Il sottoscritto ha abitato in un paese di montagna del comasco, altezza 850 mt. Gli impianti sono chiusi da anni per mancanza di neve. La gente ci veniva per cercare molte altre cose: escursionismo, buona cucina, mtb (c'era vicino il Muro di Sormano, mica noccioline), arrampicata (i Corni di Canzo, la Grigna ad un passo). Paradossalmente, proprio l'assenza di impianti poteva essere un'attrattiva, perché impianti = caos. Chi cercava tranquillità, ci veniva il sabato e la domenica. Fa parte di quella famosa cultura della pace e del silenzio. Di soldi ne porta pochini magari (non é di moda la riflessione), però é anche vero che lo sci oggi sta tornando uno sport elitario, visti i costi. E, a questo punto, chi ha i soldi li spende per andare in località rinomate. Del resto, tra il giornaliero di Barzio e quello di Livigno di differenza ce n'é poca, ma l'offerta é decisamente differente. E Barzio non ha l'orografia per competere con Livigno, che piaccia o no ai cugini lecchesi :wink:
Quindi la gente va a Livigno, fa il pieno a 30 euri di meno e magari già che c'é fa pure la spesa. Non sempre riempire una montagna di impianti porta benessere. Poi é vero che la montagna estiva ha un sacco di concorrenza. Al di là degli impianti da sci per portare le mtb in quota, ci vogliono attrazioni serali, impianti sportivi per la pratica del calcio, del tennis, della pallavolo e della pallacanestro eccetera.

Applausi!!!! hai reso l'idea!!!
E' verissimo, una persona di milano piuttosto che spendere 30 euro ai Piani di Bobbio preferisce spenderne 35 a MAdesimo, anche se a bobbio mettessero 18 seggiovie una sopra l'altra...l' non avranno mai un canalone, non avranno mai la neve ad aprile com in val di lei...
 
spero proprio che nenche ci sia il "rilancio" di certe zone montane, proprio per godermi la pace fuori dalla calca (almeno in autunno o in primavera...:D)

Mi sento di rassicurarti in questo.
Il rilancio della montagna estiva, a mio avviso, consisterebbe nel convincere la gente che la montagna non ha bisogno di nulla che non abbia gia'.
Una impresa impossibile.
 
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