Ipotesi costi skipass 2023/2024 DSS A quando a 100 euro?

ma gli sci club [...] piemontesi battono molto i comprensori francesi
Secondo me li battono anche per una questione di offerta, che nella parte più occidentale delle Alpi è piuttosto scarsa o deficitaria.

Il discorso deve essere invece pienamente valido per Monginevro, che non ho mai capito cosa ci trovino di bello in una località così insulsa. Ciò però si ricollega anche allo sfacelo del versante italiano del comprensorio.
 
Il prezzo lo fa il mercato. Se domani si mettono tutti d'accordo e portano lo skipass minimo a 200€, e se questo gli genera abbastanza profitti da restare a galla allora potrebbero farlo. Ma siccome aumentare esponenzialmente lo skipass di botto farebbe perdere più della metà dei clienti, è improbabile che lo facciano.
Anche perchè siamo in un'economia europea di libero mercato. Si parla sempre dei prezzi del DSS (che è l'offerta più completa ma anche la più cara), ma gli sci club lombardi e piemontesi battono molto i comprensori francesi proprio perchè fanno prezzi migliori dei nostri. Quindi un rincaro "a scalino" dei prezzi spazzerebbe via i giornalieri e spingerebbe la gente oltre confine.

mieiferivo agli USA col mio discorso a chi dice che la e normalità 100$ a giornaliero
 
Sospetto che lo troverebbero normale ed accettabile in molti anche qua dato che c'è chi continua a trovare il prezzo normale ed accettabile dopo ogni aumento fin da quando costava quaranta euro.
 
Certe domande vengono proposte ciclicamente, come è comprensibile.
Sul costo dello skipass in realtà non c'è molto da dire: tu comprensorio lo alzi, lo fissi a un certo livello... se a me sta bene lo acquisto, se non mi sta bene non lo acquisto. Punto.

Ciò che non apprezzo molto sono le motivazioni addotte per giustificare l'aumento: caro comprensorio, tira pure su i prezzi, ma evita di giustificarti. Non ho voglia di ascoltare le tue spiegazioni (che spesso sono delle sciocchezze).

Ciò che però mi fa vedere rosso sono gli argomenti pelosi e pretestuosi che legano il prezzo degli skipass al benessere - anzi, a volte addirittura alla "sopravvivenza" - dei valligiani (i quali, va da sé, a loro volta "garantiscono" l'esistenza stessa del resort)
Detto brutalmente, a me del benessere dei valligiani non frega un beneamato cazzo, e non vado in un dato posto a fare beneficenza a chi ci vive... Il loro star bene non può che essere un mero effetto collaterale di uno scambio economico per me positivo.
 
quando ero piccolo tutti facevamo la settimana bianca (io l'ho fatta per 10 anni circa... famiglia normalissima)... oggi settimana bianca x 4 nel ds é un salasso atomico... in pochissimi se lo possono permettere... Io studio sconti alloggi economici e promozione sennò neanche i week end...
 

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eppure, nonostante tutto, i comprensori sono pieni e gli alberghi pure.

A volte mi chiedo se la situazione sia quella raccontata dai giornali (ovvero miseria, crisi, famiglie al collasso ecc.), oppure se la gente stia benone nonostante tutto.
E non parlo solo dello sci, ma anche di ristoranti, viaggi ecc..
 
A volte mi chiedo se la situazione sia quella raccontata dai giornali (ovvero miseria, crisi, famiglie al collasso ecc.)
Se ti fai questa domanda significa che frequenti solamente benestanti (oltre a non avere nemmeno contezza che esiste chi non lo è e non sono in pochi eufemisticamente parlando *).

*PS: a scanso di equivoci viste le mie lamentele specifico che mi riferisco a gente messa molto peggio di me.
 
quando ero piccolo tutti facevamo la settimana bianca (io l'ho fatta per 10 anni circa... famiglia normalissima)... oggi settimana bianca x 4 nel ds é un salasso atomico... in pochissimi se lo possono permettere... Io studio sconti alloggi economici e promozione sennò neanche i week end...
Sennò esiste un mondo fuori dal DSS che vale la pena esplorare anche solo in Italia.
 
Se ti fai questa domanda significa che frequenti solamente benestanti (oltre a non avere nemmeno contezza che esiste chi non lo è e non sono in pochi eufemisticamente parlando *).

*PS: a scanso di equivoci viste le mie lamentele specifico che mi riferisco a gente messa molto peggio di me.

La gente che frequento è davvero eterogenea, non ci son solo benestanti o “ricconi”.
Anzi i miei più cari amici sono persone figlie di gente modesta, che però adesso si gode i frutti degli studi (ma continuiamo comunque ad andare al Burger King 😂).

Quello che voglio dire è che, almeno dalle mie parti, percepisco tutto sommato un discreto benessere.

Chiaro, ci sono persone in difficoltà, ma tutta questa disperazione non la percepisco.
Magari ho una visione distorta, però credevo che questa inflazione esasperata avrebbe avuto un impatto differente.

Evidentemente il risparmio privato, piuttosto cospicuo, permette alle famiglie di tamponare nei momenti di difficoltà.
 
che però adesso si gode i frutti degli studi
Anche ciò non è che valga proprio per tutti......

A prescindere che tu vivi in una provincia (o meglio in periferia di una città) abbastanza benestante, a mio avviso come già è stato scritto non da me, il reddito in Italia non è sempre (nuovamente eufemisticamente parlando) generato dal lavoro ma da rendite (inteso come anche di persone fisiche non più operative) o da eredità e per questo modo è anche piuttosto inegualmente distributo.

Con uno stipendio nella media al giorno d'oggi è pressoché impossibile risparmiare qualcosa alla fine del mese. Personalmente con un livello attualmente non tra più bassi posso fare un po' di cose aggiungendo spesso soldi a fondo perduto e non avendo mutui da pagare (ed essendo piuttosto oculato su spese per beni che non ritengo qualitativamente di primaria importanza come ad esempio l'automobile): se non fosse così di soldi da spendere per lo svago non mi rimarrebbe nulla, pur essendo da solo (o forse in parecchi casi, essendo da solo a causa di spese fisse che non raddoppiano se si è in due).

Conosco gente che seriamente difficoltà a fare quadrare i conti, pur senza essere povera nel senso che gli mancano i beni di sussistenza (ma anche sul significa di povertà di potrebbe discutere, anche se su Skiforum pare quasi un termine tabù).

Lo sci è poi già da da anni considerato troppo costoso da più di una persona che conosco. E non è gente che poi come spesso qualcuno scrive (a sproposito) va in vacanza con la famiglia tre volte l'anno a fare il bagno nei mari tropicali e compra il famoso telefono da mille euro (francamente anche di questi ne vedo pochi in giro. iPhone per lo più ma c'è un fiorente mercato dell'usato per potersi permettere il modello da mille euro ma in ritardo) ma gente normale che fa lavori normali, abita in case normali con automobili normali (e qua nuovamente non di certo solo i modelli che vanno discussi per la maggiore nell'apposita discussione) e che va anche in vacanza d'estate. Lo sci per la famiglia però è semplicemente troppo costoso come attività da portare avanti con regolarità, e non avendo una particolare passione in molto finiscono per lasciare perdere o limitare l'attività ad una o due sciate l'anno in compagnia di qualcuno pur senza portarsi la famiglia al seguito.
 
Chiaro, ci sono persone in difficoltà, ma tutta questa disperazione non la percepisco.
Magari ho una visione distorta, però credevo che questa inflazione esasperata avrebbe avuto un impatto differente.
A mio avviso non è che un paese benestante (seppure non tutto: non bisogna ovviamente dimenticare le incolmabili divergenze regionali italiane) diventa l'Ucraina (pre guerra) nel giro di qualche mese, ma si sta verificando una situazione che impoverisce in continuazione il cosiddetto ceto medio e che non fa vedere alcuna luce all'orizzonte che faccia presagire una futura inversione di rotta.
A lungo andare le differenze probabilmente si faranno sempre più marcate con tutti i seri problemi che ciò può comportare (e dal momento che potrebbero entrare in gioco anche le intelligenze artificiali e la possibile futura robotizzazione che potrebbe portare all'inutilità di molte professioni nel medio/lungo periodo, fare previsioni in merito lo reputo poco saggio o utile in questa discussione). Poi gli italiani sono un popolo alquanto strano e non sono in grado di ipotizzare un preciso scenario futuro ma ad eventuali certe dinamiche mi sa che siano inevitabili a chiunque capitino.

Per ricollegarmi all'ultima frase, effettivamente dopo il Covid sembra che ci sia un certo numero di persone che hanno appena scoperto la vita (oltre al lavoro o oltre a qualcos'altro?), stridendo ancora più del normale in quanto va a spendere come apparentemente mai nel passato in un periodo di grande inflazione. Anche se qualche idea in merito ce l'ho non voglio esprimermi di più, ma continuo a trovare questa situazione piuttosto curiosa.
 
Consideriamo che chi non ha smesso mai di lavorare nei due anni di covid alla fine ha risparmiato un sacco di soldi 🤷🏼‍♂️
 
Anche se il discorso USA non e' paragonabile, la forbice giornaliero / stagionale al di la dell'atlantico e' molto piu chiusa che da noi.
100$ (anche di piu)' il giornaliero, ma stagionali che a volte sono "solo" 4/5 volte tanto.
 
Non ho mai capito la politica dei prezzi degli stagionali da noi… spesso il punto di pareggio è oltre le 20 giornate. Se ne bastassero 10 per dire, si riuscirebbe a fidelizzare di più il cliente, che diversamente magari te ne fa solo 2 o 3 in ciascun posto.

Probabilmente l’obiettivo è spolpare gli avventori delle seconde case che non hanno molta scelta
 
20 giornate?
Ma a quanto è lo stagionale DSS?
Qua in Friuli 10 giornate lo hai ammortizzato, anche in Austria la proporzione, più o meno, è quella.
 
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