A vederti parlare così di Bardonecchia è difficile non rimanere profondamente scossie "in alto" ci sono 4 skilift lunghi e ripidi (Colomion, Clos, Seba, Vallon Cros), il che presuppone che le piste da essi serviti sono sempre poco frequentate.
Ho sciato in questo luogo solamente una mezza giornata qualche anno fa ma ho anch'io un ricordo del tutto simile: posso affermare che non si tratta affatto di una leggenda metropolitana!ma anche masochisticamente per testare questa “apoteosi della schifezza”
A vederti parlare così di Bardonecchia è difficile non rimanere profondamente scossi
In ogni caso mi permetto solamente di segnalare che quando ci sono stato nei periodi di alta stagione le piste erano sì vuote, ma perché questi skilift avevano dieci minuti di coda l'uno.....
.
Località trasversale ma autentica come poche altre al Mondo: Formazza.
Tre skilift ed una seggiovia biposto che vale da sola il viaggio: Sagersboden, una pista di 1.300 metri con 475 mt. di dislivello.
Stretta, tecnica, quasi sempre all'ombra, battuta poco e male ma, meravigliosa. Chi impara a sciare su quella pista diventa uno sciatore vero (e non un finocchio da seggiovia esaposto ).
Non c'è folla, un solo rifugio gestito da un autoctono che ti guarda di traverso e litiga con la compagna, ma la sua cucina è deliziosa.
Il paese un capolavoro di case Walser, silenzio totale e profumo di legna. Da qui, la prospettiva dei luna park dolomitici appare folle e sgradevole.
Non capisco perchè uno che si fa il mazzo tutti i giorni debba poi andarsi a frantumare le balle su un impianto scomodo, sciando su una pista gelida e spaccagambe... pena il sentirsi dare del "finocchio da seggiovia esaposto"... per coerenza, allora dovrebbe poi andare d'estate al mare a Gatteo Mare in una spiaggia cementata, magari sotto la pioggia.... boh....
..nell'ipotesi che la gente sappia usare una cartina topografica...il che non è così scontato.Se la cartina trae in inganno, è sicuramente colpa di questa, più che merito del comprensorio.
Non capisco perché nessuna stazione abbia ancora avuto l'iniziativa di rappresentare le proprie piste su una carta topografica. Chiunque faccia trekking usa queste per orientarsi sui sentieri, capire le distanze, le pendenze, i dislivelli. Credo che nessun camminatore estivo usi una plastigrafia per le proprie escursioni...
E invece no, d'inverno si ostinano a propinarci quelle vedute panoramiche che inevitabilmente compromettono la percezione della realtà. Versanti relegati in un angolo che paiono insignificanti (cfr. Ponte vs Tonale sulla skimap del comprensorio), prospettive totalmente cannate, pendii raffigurati "di spalle" che sembrano finire lì quando magari sono più importanti di quelli visti "di fronte", grovigli di impianti e piste incomprensibili.
Usassero tutti una carta topografica, questa discussione non sarebbe nemmeno nata.
Senza esserci mai stato, ho l'idea che anche Crissolo possa riservare belle sorprese ....
Anche Crissolo mi intriga, praticamente si scia in braccio al Monviso
Padola ?
..nell'ipotesi che la gente sappia usare una cartina topografica...il che non è così scontato.