ste1258
Well-known member
Premessa: questo report sarà sicuramente gradito al nostro Kaliningrad, che ama impianti d'annata, piste non modellate, e soprattutto poco traffico. Se non avesse già sciato qui, lo invito a rimediare al più presto. Ma sarà gradito anche ad altri, poichè di questo comprensorio si parla molto poco, e non mi pare sia mai stato oggetto di reportage. Si tratta del "versante sfigato" di Bormio, quello meno valido dal punto di vista del dislivello e della modernità degli impianti, ma sicuramente superiore al principale in tema di ambiente naturale.
Detto ciò, il giorno dopo Capodanno, per fuggire dalla ressa del Tonale e cambiare aria, mi sono concesso una trasferta valtellinese in un posto dov'ero sicuro di sciare con calma. Forse troppa, visto che a fine giornata non sono arrivato al dislivello che in certe stazioni si fa in 4 ore, ma chi se ne frega. In questo posto non si va certo per correre o per fare record, ma per guardare i bei paesaggi mentre si fanno 12 minuti di seggiovia, per praticare il corto raggio spazzolato scendendo dalla cima su una pista larga 4 metri, uno sciatore dietro l'altro, per farsi una pista in totale solitudine, o per i più depravati, per godere del cigolio di antichi impianti a fune.
Alle 9:10 si timbra l'accesso alla prima seggiovia che parte dalle Motte, e il numero di passeggeri a bordo fa già intendere quale sia la frequentazione del comprensorio:
La seconda, leggermente più veloce, parte dal Forte di Oga, e lungo la salita offre scorci idilliaci illuminati dal primo sole:
Nel frattempo le piste principali di Bormio sono ancora nell'ombra:
Il terzo tronco è una sferragliante MEB di 40 anni fa, che con alcuni saliscendi ci offre delle belle viste sui boschi sopra Oga...
... fino a sfociare ai 2200 mslm dell'Alpe San Colombano:
Con un quarto tronco, una breve sciovia, si conquista la vetta del Monte Masucco, a 2360 mslm:
(Alla destra dell'ultimo palo si scorge il tondeggiante Dosso delle Pone, 2550 mslm, dov'era possibile salire con altre 2 sciovie ora ferme, e che temo lo saranno per sempre)
Scendiamo sul versante di Valdidentro, esposto a nord pieno, che si sviluppa su 1000 m tondi di dislivello:
La neve è eccellente, e anche la battitura è impeccabile, da questo lato molto più "livignasca" e meno "bormina":
Pista Doss Alt, ormai quasi a Isolaccia, sulla quale si spara in pieno giorno. Sullo sfondo le Torri di Fraele e il Monte delle Scale (che ho salito l'estate scorsa):
Controluce sull'àncora Palancana, ormai un tipo d'impianto quasi estinto sulle Alpi italiane:
Con una breve e ripida sciovia singola si ritorna al Monte Masucco:
Ed ora le mie piste preferite, quelle che dal Masucco scendono alla partenza della seggiovia di San Colombano. Sono 3, al sole, varie, con tracciati molto divertenti e un bellissimo panorama sulla conca di Bormio. Peccato che per risalire serva prendere una seggiovia eterna, scendere un pezzo, prendere una breve sciovia, per un totale di quasi 20 minuti di viaggio:
La pista dei Cervi, con vista sulla Reit e la valle del Braulio che porta allo Stelvio:
La spianata del Tadè e la sua casetta in posizione invidiabile:
Un po' di coda alla seggiovia rossa, allietata dalla musica che l'addetto decide di mettere... dico solo "Lo Spazzacamino"
Il centro di Bormio:
Piacevole pausa pranzo al ristoro San Colombano, bella posizione e personale gentile:
(NB: SOLO PER MANIACI) "Composizione scioviaria" - anonimo - 1980 - olio su tela
Una tavolara solitaria si gode l'assolata discesa dal Masucco a San Colombano:
La strada del Foscagno con le tettoie paravalanghe, e dietro l'antenna del Monte della Neve sopra Livigno, con l'arrivo della seggiovia omonima poco a destra:
La bella pista della Palancana nel primo pomeriggio, poco prima che il versante di Valdidentro finisca nell'ombra:
Il sole sta per tramontare dietro il Dosso delle Pone:
(Quello che si vede è l'unico impianto moderno dell'intero comprensorio, l'unico a ricordarci che siamo negli anni 2000)
Vento forte sulla Cima Piazzi:
Ultima risalita al Masucco:
Di nuovo sul versante di Oga, luci basse sulla pista La Sposina:
Ultimi raggi di sole sul nostro rottame preferito:
Qualche ingrandimento.
Gran Zebrù:
Confinale (vedi qui: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90961):
Bormio 3000, con la carretta della neve che si appresta a entrare in stazione:
E per finire, la più bella piramide dell'Alta Valtellina, fotografata a fine sciata dal parcheggio delle Motte:
È tutto. Come sempre, grazie per l'attenzione e gli skife/commenti che lascerete.
Detto ciò, il giorno dopo Capodanno, per fuggire dalla ressa del Tonale e cambiare aria, mi sono concesso una trasferta valtellinese in un posto dov'ero sicuro di sciare con calma. Forse troppa, visto che a fine giornata non sono arrivato al dislivello che in certe stazioni si fa in 4 ore, ma chi se ne frega. In questo posto non si va certo per correre o per fare record, ma per guardare i bei paesaggi mentre si fanno 12 minuti di seggiovia, per praticare il corto raggio spazzolato scendendo dalla cima su una pista larga 4 metri, uno sciatore dietro l'altro, per farsi una pista in totale solitudine, o per i più depravati, per godere del cigolio di antichi impianti a fune.
Alle 9:10 si timbra l'accesso alla prima seggiovia che parte dalle Motte, e il numero di passeggeri a bordo fa già intendere quale sia la frequentazione del comprensorio:
La seconda, leggermente più veloce, parte dal Forte di Oga, e lungo la salita offre scorci idilliaci illuminati dal primo sole:
Nel frattempo le piste principali di Bormio sono ancora nell'ombra:
Il terzo tronco è una sferragliante MEB di 40 anni fa, che con alcuni saliscendi ci offre delle belle viste sui boschi sopra Oga...
... fino a sfociare ai 2200 mslm dell'Alpe San Colombano:
Con un quarto tronco, una breve sciovia, si conquista la vetta del Monte Masucco, a 2360 mslm:
(Alla destra dell'ultimo palo si scorge il tondeggiante Dosso delle Pone, 2550 mslm, dov'era possibile salire con altre 2 sciovie ora ferme, e che temo lo saranno per sempre)
Scendiamo sul versante di Valdidentro, esposto a nord pieno, che si sviluppa su 1000 m tondi di dislivello:
La neve è eccellente, e anche la battitura è impeccabile, da questo lato molto più "livignasca" e meno "bormina":
Pista Doss Alt, ormai quasi a Isolaccia, sulla quale si spara in pieno giorno. Sullo sfondo le Torri di Fraele e il Monte delle Scale (che ho salito l'estate scorsa):
Controluce sull'àncora Palancana, ormai un tipo d'impianto quasi estinto sulle Alpi italiane:
Con una breve e ripida sciovia singola si ritorna al Monte Masucco:
Ed ora le mie piste preferite, quelle che dal Masucco scendono alla partenza della seggiovia di San Colombano. Sono 3, al sole, varie, con tracciati molto divertenti e un bellissimo panorama sulla conca di Bormio. Peccato che per risalire serva prendere una seggiovia eterna, scendere un pezzo, prendere una breve sciovia, per un totale di quasi 20 minuti di viaggio:
La pista dei Cervi, con vista sulla Reit e la valle del Braulio che porta allo Stelvio:
La spianata del Tadè e la sua casetta in posizione invidiabile:
Un po' di coda alla seggiovia rossa, allietata dalla musica che l'addetto decide di mettere... dico solo "Lo Spazzacamino"
Il centro di Bormio:
Piacevole pausa pranzo al ristoro San Colombano, bella posizione e personale gentile:
(NB: SOLO PER MANIACI) "Composizione scioviaria" - anonimo - 1980 - olio su tela
Una tavolara solitaria si gode l'assolata discesa dal Masucco a San Colombano:
La strada del Foscagno con le tettoie paravalanghe, e dietro l'antenna del Monte della Neve sopra Livigno, con l'arrivo della seggiovia omonima poco a destra:
La bella pista della Palancana nel primo pomeriggio, poco prima che il versante di Valdidentro finisca nell'ombra:
Il sole sta per tramontare dietro il Dosso delle Pone:
(Quello che si vede è l'unico impianto moderno dell'intero comprensorio, l'unico a ricordarci che siamo negli anni 2000)
Vento forte sulla Cima Piazzi:
Ultima risalita al Masucco:
Di nuovo sul versante di Oga, luci basse sulla pista La Sposina:
Ultimi raggi di sole sul nostro rottame preferito:
Qualche ingrandimento.
Gran Zebrù:
Confinale (vedi qui: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90961):
Bormio 3000, con la carretta della neve che si appresta a entrare in stazione:
E per finire, la più bella piramide dell'Alta Valtellina, fotografata a fine sciata dal parcheggio delle Motte:
È tutto. Come sempre, grazie per l'attenzione e gli skife/commenti che lascerete.