Costa tanto sciare? Costa tanto sciare!

Quanto Spendi in totale per un'uscita sulla neve


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Per me costa "troppo" (per me più nel senso di "tanto") se a sciare è la famiglia intera...2 adulti e 2 ragazzi...così come da articolo del Magazine della Gazzetta postato da Fabio...e anche qui occorre fare un distinguo...negli anni '70/'80 la vita costava meno e a lavorare era quasi sempre l'uomo, la donna era casalinga perlopiù...però il padre di famiglia riusciva grosso modo a portare tutta la famigliola alla classica settimana bianca.
Ora se a lavorare è uno solo (del ceto medio) difficilmente riesce a far fare una settimana bianca a tutta la famiglia (e pure in giornata è una bella mazzata), però c'è da dire che in questi ultimi anni molte donne lavorano per cui, credo di non sbagliare, se affermo che la maggior spesa è in parte ammortizzata da un'entrata maggiore in famiglia.

Vorrei comunque concludere analizzando il fatto che spesso, che uno sia da solo e che abbia una famiglia, ci si trova ora ad essere un pò più "schizzinosi" rispetto ad una volta.
Mi spiego, perchè tanti non si associano ad uno sci club e vanno in montagna con la corriera? lì il risparmio è notevole, e credetemi, andare in gruppo non vuol dire che devi sciare con gli altri, però solo il "passaggio ponte" della corriera + lo skipass agevolato fanno risparmiare parecchio.
Stessa cosa in famiglia, ci sono località e alberghi meno "blasonati" che però fanno offerte vantaggiose, per cui dire che lo sci è troppo caro è spesso un pretesto (non esiste infatti solo Plan de Corones).
Ovvio che se poi ognuno vuole: andare a mangiare fuori tutti i week-end, cinema, partite di calcio, abbonamento Sky, abbonamento palestra, sigarette ecc...ecc.. eccome se lo sci è caro!!! HIHIHI

io non voglio tediare con il solito paragone di reddito...lo sci è caro solo in italia... in svizzera con reddito quasi triplo lo skipass costa 65-70 euro nelle località migliori...con molto meno si scia nelle località minori mentre noi andiamo verso i 50 euro nelle località minori migliori e ci avviciniamo alle cifre top estere nei nostri comprensori top...fai un pò i conti...

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e nei conti mettici 40 chf di autostrada per un anno..stesso discorso per l'Austria a grandi linee...siamo noi i soliti derubati...con il solito disallineamento prezzi-redditi..risultato l'italiano come al solito si arrangia con le soluzioni più disperate e disparate mentre i nostri vicini sciano e viaggiano senza tanti patemi... a dire che la qualità di vita che consenti ad un cittadino medio anche nel settore svago-divertimenti è indice di che paese sei...noi opprimiamo solo ogni forma di domanda interna e basta.,senza la domanda straniera il nostro comparto sciistico sarebbe già bello morto e sepolto.
 
Hai ragione anche te Missouri, se facciamo un paragone con austriaci e svizzeri effettivamente ne usciamo con le ossa rotte.
C'è però da dire che l'Italia ha sicuramente costi di gestione più grandi, pensa solo all'innevamento artificiale, che probabilmente le realtà oltralpe hanno meno.
La tiratura delle piste idem...
Mettici poi l'autostrada, ok, il confronto è impari.
Però dobbiamo considerare il fatto che in Italia siamo in 60 milioni mentre Austria e Svizzera sono grandi come Lombardia e Veneto messi insieme (all'incirca).
Se facciamo un confronto in tal senso è ovvio che aldilà del confine si "vince facile".
 
Io: "Nonno, ma quando eri giovane quante volte andavi a sciare?"
Nonno: "tutti i sabato e domenica!! da novembre a maggio!!"
Io: "Eh la madonna!!! ma com'è possibile!!! non siamo una famiglia ricca!!! quanto costava andare a sciare ai tuoi tempi?"
Nonno: "Pota (intercalare bergamasco) Dario, non mi ricordo quanto costavano gli sci.."
Io: "Ma no nonno, intendo quanto costava lo skipass, il pranzo, la benzina e queste cose qui"
Nonno: "Lo ski cosa??? cosa stai dicendo?"
Io: "Lo skipass!! non c'era ai tuoi tempi?"
Nonno: "Ma cos'è?"
Io: "Vabbè nonno, comunque quanto costava lo sci?"
Nonno: "ma niente!!!"
Io: "Ma come niente???"
Nonno: "Pota, quando avevo 30 anni (quindi anni 55-60) partivamo alle 4 dalla piazza su a Brembate (Brembate di Sopra, Bergamo) con i miei amici, pedalavano con gli sci attaccati alla canna della bicicletta e zaino in spalla fino a Foppolo (cercate su google maps il percorso) arrivavamo là per le 8/8,30.. grappa per scaldarci e poi via a piedi fino in cima alla pista (dopo 4 ore di pedalata :shock:) e facevamo così per 6-7 volte, dipende da quanto era lunga la pista, poi il Giovanni aveva la macelleria quindi mangiavamo il pane e salame che portava lui. Poi alla sera scendevamo con le bici e ci fermavamo a una colonia lì sotto Foppolo e con 800 lire cena pane e stracchino e si dormiva.. Poi la mattina dopo colazione con pane e latte e tornavamo su, sciavamo ancora fino alle 4-5 del pomeriggio e poi con la bicicletta tornavamo a casa"
Io: "ma come ci riuscivi? io sarei morto a metà strada con la bicicletta!!!"
Nonno: "Pota ma noi non eravamo delle mezze seghe come voi giovani di adesso, che prendete la macchina per fare 100m... la macchina non ce l'avevo neanche!! avevo solo la bicicletta!!"
Io: "Nonna.... ma è tutto vero???"
Nonna: "Sì è vero"

quanto mi manchi nonno.. peccato che ho iniziato a sciare a 30 anni... se avessi iniziato da piccolo avremmo potuto sciare insieme!!! ecco, magari senza farmi fare la pista a piedi però :PAAU
 
mah, ho qualche perplessità sul fatto che noi siamo sempre migliori a fare le cose e gli altri no...

così come il fatto che in Svizzera con stipendi tripli abbiano il giornaliero poco più del nostro. anche gli impiantisti e i gattisti costano il triplo, ma loro contengono i costi evidentemente

oltre che fortunati saranno anche più bravi allora
 
Hai ragione anche te Missouri, se facciamo un paragone con austriaci e svizzeri effettivamente ne usciamo con le ossa rotte.
C'è però da dire che l'Italia ha sicuramente costi di gestione più grandi, pensa solo all'innevamento artificiale, che probabilmente le realtà oltralpe hanno meno.
La tiratura delle piste idem...
Mettici poi l'autostrada, ok, il confronto è impari.
Però dobbiamo considerare il fatto che in Italia siamo in 60 milioni mentre Austria e Svizzera sono grandi come Lombardia e Veneto messi insieme (all'incirca).
Se facciamo un confronto in tal senso è ovvio che aldilà del confine si "vince facile".

Negli ultimi anni anche oltralpe hanno dovuto ricorrere tantissimo all'innevamento artificiale Phil..l'Austria compensava le basse quote con una posizione geografica più favorevole della nostra ma ora la cosa è finita anche lì...gran parte delle località austriache oramai inneva spesso da zero come da noi....ora non so il discorso della disponibilità di acqua che potrebbe spezzare qualche lancia a favore del tuo discorso...la tiratura delle piste in Austria è perfetta,anche in Svizzera è di buon livello...se mi parli della Francia il discorso cambia..
Passando alle autostrade Phil è ovvio che date le nostre dimensioni non potremmo avere una vignetta nazionale annuale a 40 chf...ma nemmeno pagare 40 euro per fare 300 km direi..basterebbe una vignetta apposita...se io percorro solo 2-3 autostrade al settentrione basterebbe che mi lasciassi fare un abbonamento alle autostrade del nord... e siamo ad una vignetta a pari dimensione...
Non è che all'estero vincono facile..è che all'estero le cose funzionano nelle giuste logiche reddito-prezzo,reddito tasse e compagnia bella..un discorso molto più ampio delle società degli impianti...una società impiantistica italiana ha gli stessi costi di una società estera...ma un utente finale a reddito italiano..tutto lì... percui oggi le società di sci e tutto l'indotto vivono sul reddito della domanda estera e sui sacrifici sempre più pressanti di una fetta di domanda nazionale.

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mah, ho qualche perplessità sul fatto che noi siamo sempre migliori a fare le cose e gli altri no...

così come il fatto che in Svizzera con stipendi tripli abbiano il giornaliero poco più del nostro. anche gli impiantisti e i gattisti costano il triplo, ma loro contengono i costi evidentemente

oltre che fortunati saranno anche più bravi allora

giusto anche il tuo discorso..perchè se è vero che acqua,gasolio,energia elettrica e altri costi di questo tipo possono essere per una società impiantistica italiana uguali o anche superiori a quelli esteri la manodopera di vario tipo è disponibile a un costo nettamente inferiore che all'estero e quindi anche qui qualcosa non quadra nel prezzo finale.
 
Non posso votare per i seguenti motivi:
1) se vado a sciare a Roccaraso in 4 in auto la giornata mi costa sui 50 euro;
2) se vado a sciare a Roccaraso da solo in auto la giornata mi costa un 80na di euro;
3) se vado a sciare sulle Alpi per più giorni, la giornata mi costa mediamente sui 100/110 euro, tutto compreso (viaggio, soggiorno e ski-pass);
4) se vado a sciare sulle Alpi per ancora più giorni di cui sopra, la giornata mi costa mediamente sotto i 100 euro;
5) se vado a sciare in Friuli (Zoncolan, Tarvisio, Sella ) la giornta mi costa ben sotto i 50 euro (salvo se non vado al Pramollo), per via appoggio figlia (il costo del viggio non conta ed il soggiorno è gratis);
Poi, ancora. Da noi, nel senso dove abito, non esistono sci-club, per cui sempre con l'auto (non è possibile raggiungere nessun posto con il treno, ad esempio. Però chi abita a Napoli ha il servizio pubblico di bus con Roccaraso che da noi non c'è).
In conclusione il costo dipende anche da dove parti, cioè dove vivi. Il costo più importante per questi soggetti sfortunati (tra i quali io rientro) è la autostrada, assurda. Se in Italia ci fosse una vignetta a 500 euro l'anno la prenderei immediatamente (nel 2015 tra me e mio figlio, stesso nucleo famigliare, telepass family dual, si è spese in un anno circa 1.500 euro di pedaggio e io sono un impiegato (ex) e mio figlio pure).
Quando vado in trasferta a seguire la mia squadra di basket (serie B) spendo tra biglietto, autostrada e carburante, una 40na di euro. Il problema, quindi, è che in Italia come ti nuovi, nel senso di viaggio, lo prendi in quel posto.
 
Spendo tanto perché vado con mia figlia e tra skipass e pranzo, autostrada ecc ecc ho una media di 100/120 € a botta ( quando poi fa le sue 2 ore di lezione privata ogn 15 gg :PAAU ) però, però se ben guardiamo:
Anni ‘70 : stazioncina piccola 1/2 ski-lift ed una seggiovia, zainetto con panino, cioccolato, mandarini ed acqua
Anni ‘80 : stazione media 1/2 ski-lift 2/3 seggiovia zainetto con panino, cioccolato, coca cola, mandarini ed acqua
Anni ‘90 stazione grande 2/3 seggiovie, 1/2 cabinovie per pranzo panino,coca cola, dolce tutto al rifugio
Anni 2000 comprensorio sciistico per pranzo un piatto ( e per qualcuno pure due ), birra, dolce, caffè.
Sì sciare costerà di più però secondo me è cambiato il modo di approcciarsi allo sci.
 
Da quello che si evince occorre fare un distinguo sul fatto che costi tanto sciare.

Se facciamo il paragone con gli stati confinanti, probabilmente noi "perdiamo" in quanto a parità, o quasi, di spese, il reddito medio dei nostri "vicini" è più alto quindi l'impatto sul portafoglio è meno forte.

Ritornando in Italia, l'italiano medio ha da fare i conti sia con lo Stato italiano che con gli operatori privati.
Contro lo Stato è una battaglia persa in partenza, carburanti e pedaggi autostradali sono un monopolio che incide tantissimo sul costo dello sci e che è inutile, sarà un costo destinato comunque sempre a salire.
Per quanto riguarda gli operatori turistici italiani, che siano alberghi o consorzi che gestiscono le stazioni sciistiche, probabilmente i loro standard di prezzo sono fissati guardando, oltre alle loro spese fisse di corrente, carburanti, tasse varie, ecc..., anche al reddito medio straniero.
E' ovvio che sanno benissimo che quello che l'italiano non si può più permettere, se lo può benissimo permettere lo straniero che, con reddito medio decisamente più alto, riesce a venire in Italia e fare delle belle e lunghe ferie, spendendo relativamente poco... (in effetti chiediamoci il perchè noi italiani andiamo a fare i "pascià" che ne so in Kenia, ma secondo voi i "keniani medi" possono permettersi quello che noi paghiamo per quei villaggi turistici???).
Ecco, probabilmente il nostro appeal turistico sta guardando più allo straniero danaroso che al mercato interno...e come dargli torto!
Effettivamente, un albergatore perchè dovrebbe dare la camera a meno soldi e per pochi giorni quando può trovare uno straniero (tedesco, svizzero, russo ecc.. ecc..) che soggiorna due settimane e che solo di extra spende quanto noi spendiamo per 3 giorni?
Lo skipass, se per un DSS siamo sui 50 euro diciamo, noi siamo qui che ci lamentiamo, ma se parli con uno svizzero si mette a ridere perchè gli parrà una cifra quasi ridicola...

Ricordiamoci che il mondo è diventato piccolo, e non scordiamo che le nostre Alpi, Dolomiti in primis, sono tra le più belle montagne del mondo...e il prezzo lo fa il mercato, da sempre...

La nostra unica arma, in mano a noi italiani sciatori, è quella di riuscire a sfruttare le migliori offerte possibili (sconti per sci club, promozioni varie, località un pò meno "blasonate" ecc...), per cui, chi ama sciare, deve cercare di lamentarsi meno e adattarsi di più.
 
Tutto giusto, ma sarebbe giusto supportare la domanda interna con l'extraprotitto prodotto da quella esterna. Dopotutto a che serve una florida economia turistica se non genera benessere?
 
Tutto giusto, ma sarebbe giusto supportare la domanda interna con l'extraprotitto prodotto da quella esterna. Dopotutto a che serve una florida economia turistica se non genera benessere?

Ma il benessere prodotto dal turismo non potrà mai creare un benessere diffuso a tutti gli italiani.
La "leggenda metropolitana" che l'Italia potrebbe vivere solo di turismo va bene solo per chi effettivamente è coinvolto direttamente nell'indotto, ma in Italia c'è comunque una miriade di posti che non ha la peculiarità di vocazione turistica e comunque sia, non tutti i 60 milioni di italiani potrebbero lavorare nel comparto turistico....senza trascurare il fatto che nella maggior parte dei casi, se non sei proprietario di un ambiente (bar, albergo ecc..), non è che prendi chissà che stipendio.
Per creare un diffuso benessere occorre soprattutto che le fabbriche siano aperte e funzionino, cosa che in Italia invece sta succedendo al contrario.
 
L’Austria, la Svizzera, il Lussemburgo, l’Olanda non hanno poli industriali da spavento, la loro economia è basata sul terziario eppure stanno bene ed hanno economie solide. Vero non tutti i posti hanno vocazione turistica ma possiamo dire che in Italia ci fosse un programma per il turismo a medio-lungo-lunghissimo periodo potremmo guadagnarne tutti?
 
Da quello che si evince occorre fare un distinguo sul fatto che costi tanto sciare.

Se facciamo il paragone con gli stati confinanti, probabilmente noi "perdiamo" in quanto a parità, o quasi, di spese, il reddito medio dei nostri "vicini" è più alto quindi l'impatto sul portafoglio è meno forte.

Ritornando in Italia, l'italiano medio ha da fare i conti sia con lo Stato italiano che con gli operatori privati.
Contro lo Stato è una battaglia persa in partenza, carburanti e pedaggi autostradali sono un monopolio che incide tantissimo sul costo dello sci e che è inutile, sarà un costo destinato comunque sempre a salire.
Per quanto riguarda gli operatori turistici italiani, che siano alberghi o consorzi che gestiscono le stazioni sciistiche, probabilmente i loro standard di prezzo sono fissati guardando, oltre alle loro spese fisse di corrente, carburanti, tasse varie, ecc..., anche al reddito medio straniero.
E' ovvio che sanno benissimo che quello che l'italiano non si può più permettere, se lo può benissimo permettere lo straniero che, con reddito medio decisamente più alto, riesce a venire in Italia e fare delle belle e lunghe ferie, spendendo relativamente poco... (in effetti chiediamoci il perchè noi italiani andiamo a fare i "pascià" che ne so in Kenia, ma secondo voi i "keniani medi" possono permettersi quello che noi paghiamo per quei villaggi turistici???).
Ecco, probabilmente il nostro appeal turistico sta guardando più allo straniero danaroso che al mercato interno...e come dargli torto!
Effettivamente, un albergatore perchè dovrebbe dare la camera a meno soldi e per pochi giorni quando può trovare uno straniero (tedesco, svizzero, russo ecc.. ecc..) che soggiorna due settimane e che solo di extra spende quanto noi spendiamo per 3 giorni?
Lo skipass, se per un DSS siamo sui 50 euro diciamo, noi siamo qui che ci lamentiamo, ma se parli con uno svizzero si mette a ridere perchè gli parrà una cifra quasi ridicola...

Ricordiamoci che il mondo è diventato piccolo, e non scordiamo che le nostre Alpi, Dolomiti in primis, sono tra le più belle montagne del mondo...e il prezzo lo fa il mercato, da sempre...

La nostra unica arma, in mano a noi italiani sciatori, è quella di riuscire a sfruttare le migliori offerte possibili (sconti per sci club, promozioni varie, località un pò meno "blasonate" ecc...), per cui, chi ama sciare, deve cercare di lamentarsi meno e adattarsi di più.

condivido pressochè tutto...la tua analisi è giusta... permettimi solo di dire che da noi sciare è caro mentre nei paesi confinanti no...per un austriaco o svizzero sciare a casa sua non costa affatto tanto...in Italia gli costa addirittura poco.. percui tanto di cappello a loro..ci sarà un motivo se sono stati con una certa reputazione...sicuro una discussione come questa in un forum svizzero od austriaco la trovi raramente.
 
L’Austria, la Svizzera, il Lussemburgo, l’Olanda non hanno poli industriali da spavento, la loro economia è basata sul terziario eppure stanno bene ed hanno economie solide. Vero non tutti i posti hanno vocazione turistica ma possiamo dire che in Italia ci fosse un programma per il turismo a medio-lungo-lunghissimo periodo potremmo guadagnarne tutti?

Terziario anche quello, esatto, però questi stati che hai nominato hanno in ogni caso un sacco di persone che ogni mattina si alzano e vanno a lavorare e prendono un buon stipendio a fine mese.

Situazione italiana : fabbriche e attività artigianali in grande difficoltà, commercio privato (io ci rientro e credimi è una fatica riuscire a stare aperti), terziario probabilmente non così sviluppato.
Il turismo invece sta andando bene, l'Italia, parlando in generale, ha tutto : storia ,arte, cucina, mare , montagna e collina.
Però non puoi creare turismo anche dove non c'è nulla di tutto ciò (nella sola pianura padana ci sono un sacco di paesi che non hanno nulla, o poco, di cui sopra).
Per cui anche l'eventuale piccolo turismo che ti puoi creare con tutta la buona volontà e lungimiranza che vuoi non potrà dare un impulso economico tanto evidente.
Guarda io abito nel Delta del Po, che è un piccolo paradiso terrestre naturalisticamente parlando, però i paesi del Delta del Po sono in perenne sofferenza economica in quanto manca completamente uno sviluppo industriale.
E si che negli anni, dopo anni di oblio politico, un bel po' di propaganda turistica è stata fatta, infatti ci sono effettivamente tanti turisti che vengono in zona.
Ma chi sono questi turisti?
Camperisti che spesso si portano tutto da casa, e altri turisti "ambientali" che per mentalità spesso non sono nemmeno interessati ai negozi della zona (te lo dico io che ho un negozio).
Per cui ne ha un vantaggio solo chi ha un ristorante, campeggio, albergo.
E ripeto, chi lavora nel comparto, a parte il proprietario, non prende grossi stipendi (spesso vengono impiegati stagisti o apprendisti).
Il turismo, se è di "nicchia", va bene, ma crea un benessere limitato.
Affinché un turismo porti un certo benessere diffuso occorre fare "numeri", ma i numeri non potranno farli tutti, perché non tutti si chiamano "Firenze", "Venezia", "Lago di Garda", "Alto Adige".
 
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