Ecco molto interessante. Non mi ricordo degli anni 70 ma ho sentito parlare di queste cose e ci sono delle questioni che mi hanno sempre sorpreso. Una su tutte: come era possibile che in quegli anni uno che lavorava, anche come operaio, riusciva a "progettarsi" una vita ovvero a prendersi un appartamento, mangiare, cambiare auto e pensare addirittura a far famiglia? Lo stipendio mi vien da pensare che fosse ad occhio il triplo/quadruplo in valore "materiale" di adesso. Cosa c'è di sbagliato nel mio ragionamento?
Erano tempi completamenti diversi, e anche il tenore di vita era ben diverso.
Mio padre la casa se l'era permessa tirandola su in gran parte con le sue mani, dopo il primo lavoro e parte di un secondo lavoro.
Ovviamente di ben altro livello rispetto ad adesso.
Poi, almeno in campagna allevare galline e conigli era standard, se non oltre, e buona parte veniva venduti.
Ricordo ancora il signore che passava per le famiglie a comprare uova e la "pelliccia" dei conigli.
L'orto pure, e pure la frutta... se non andava a rubarla in giro... (quello rientrava nelle ragazzate ma era un classico).
La parola ferie era sconosciuta, o quasi: in ferie si tirava su la casa, idem i festivi.
Le macchine erano un investimento, l'usato andava per la maggiore, alto che suv.
Quante macchine c'erano per ogni famiglia?
Mangiare fuori ma quando mai? La gavetta con la minestra per mio padre la ricordo ancora.
O mio padre che andava in una falegnameria vicina a prendere gli scarti per usarli nella stufa, altro che pellet,
Il telefono era quasi un lusso.. oltre che averlo c'erano delle attese di anni.
Per fare sport un pallone "serio" era quello di un bambino di una famiglia benestante..
Scarpe da calcio.. quelle di un fratello più vecchio di 1/2 numeri più grande e calzini per spessore.
La bici era già un premio.
Per me che ero uno studioso si erano svenati per un enciclopedia. I libri di scuola erano un decimo di quelli di adesso ed era già un problema.
Genitori che si prendevano il tempo per portarti in piscina,lezioni di musica, a fare sport mica in giro per l'Italia ma al paese vicino non ne ho mai visti.
Casalinghe esistevano ma tra orto, accudire gli animali, farsi anche i vestiti a casa e magari anche qualche lavoro stagionale non stavano mai ferme.
L'elettricità c'era ma veniva razionata, per il riscaldamento si risparmiava in ogni modo. non parliamo degli elettrodomestici.
Aria condizionata... dalla temperatura esterna. il televisore acceso h24 come vedo a volte ma quando mai.
E sprecare l'acqua calda? scordarsi una luce accesa? eresia!
La frutta e la verdura fuori stagione.. zero! la nutella.. un lusso quella simil nutella low cost. Acqua minerale? eau de rubinet.
E comunque la spesa alimentare in proporzione al reddito era ben più cara.
A scuola a piedi se a tiro (tanto il traffico non faceva paura) o in bici o con i mezzi del comune, mica c'era la ressa davanti alle scuole per portare i bambini in macchina.
Vestiti nuovi per i bambini, roba da investimento.
Giocattoli.. beh un abisso: mi ricordo che avevo dei pseudo lego low cost che si trovavano nei detersivi.
Quelli originali costavano una follia, i Plasti city erano già un lusso.
Poi qualche soldatino di plastica, uno o due giochi da tavolo. Le armi giocattolo erano già un lusso. Anche per le fionde gli elastici seri erano cari... quante camere d'aria sono state sacrificate.. ovviamente una bella fionda era quando avevi la fortuna di trovare l'albero giusto, quelle industriali erano roba da ricchi.
Anche i pennarelli erano "razionati" come quelli di cera... e pure i fogli da disegno.
E non mi sembrava di essere un caso da libro Cuore...