Il grosso del lavoro è fatto e il cantiere per la realizzazione delle nuove funivie del Monte Bianco procede spedito. Le tre stazioni, ormai, sono state costruite. Esternamente sono ultimate e, da venerdì, sono collegate l’una con l’altra. «Abbiamo posato il cavo pilota che collega il Pavillon alla stazione di Punta Helbronner - spiega Roberto Francesconi, l’amministratore delegato delle Funivie del Monte Bianco -. E’ a questo cavo che collegheremo le funi che porteranno le cabine. Diciamo che questo è l’ultimo lavoro grosso e impegnativo che dobbiamo ancora fare. Contiamo di finire per Natale».
Gli operai sono al lavoro, anche perché l’obiettivo è inaugurare l’opera per la fine di maggio 2015, tra sei mesi. «Allo stesso tempo - dice Francesconi - stiamo lavorando dentro alle stazioni, per realizzare l’impianto elettrico, quello idraulico e così via. Stiamo anche posizionando i rivestimenti». I serramenti ci sono già tutti anche se luglio e agosto sono stati mesi di lotta contro il tempo, in tutti i sensi. Pioggia e, a quelle quote anche neve, hanno caratterizzato tutta l’estate. «Ed era proprio il momento in cui stavamo lavorando sulle coperture e i rivestimenti esterni delle stazioni», ricorda Francesconi. «Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta: abbiamo chiuso tutte le stazioni».
Sono già arrivate le cabine che porteranno i turisti fino ai 3.462 metri di Punta Helbronner. Sono rotonde e rotanti. Quelle del primo troncone, ovvero dalla stazione di Pontal d’Entrèves fino al Pavillon, sono già montate da circa un anno. «Ora abbiamo anche tolto il cellofan protettivo». Quelle del secondo tratto, ovvero dal Pavillon all’Helbronner, sono custodite in un magazzino del Pavillon, saranno montate a gennaio.
L’arrivo dell’inverno non fermerà il cantiere: «Ormai lavoriamo all’interno, quindi non c’è problema», aggiunge l’amministratore delegato. All’inizio dell’anno prossimo arriveranno anche gli arredi, il contratto d’appalto è stato già chiuso. «Insomma, contiamo di farcela per maggio», dice Francesconi. Lui ha visto l’opera nascere prima sulla carta, nei disegni degli architetti, poi, settimana dopo settimana, nel cantiere.
I primi escavatori sono entrati in funzione il primo aprile 2011. Un inizio all’insegna della distruzione: la demolizione della vecchia stazione di Punta Helbronner per far spazio alla nuova, che è collegata con il rifugio Torino da un tunnel con tanto di ascensore scavato nella roccia del massiccio. E in questi tre anni e mezzo le vecchie funivie, quelle storiche, con partenza da La Palud sono sempre rimaste in funzione e hanno continuato a portare alpinisti e turisti fino al rifugio; l’ultimo tratto è, al momento, da fare a piedi.
Oggi è possibile vedere le cabine vecchie e quelle nuove, scendere e salire, a poche centinaia di metri l’una dall’altra. Sarà così ancora per poco: nel 2016 partiranno i lavori per smantellare del tutto l’impianto vecchio. La Regione crede molto nel progetto, che costa 105 milioni di euro e che dovrebbe attirare turisti da tutto il mondo. Una grande opera in cui ha investito anche lo Stato e che è guardata con interesse anche dalla Francia, che il Monte Bianco l’ha sempre considerato «cosa propria». «I francesi - ammette Francesconi - sono entusiasti, giornali e tv parlano molto di questa nostra funivia».