Salita al Rifugio Mantova al Vioz (3535mt) - dov'è lo zainetto?

sci

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Posto nuovamente con notevole ritardo le foto dell'escursione effettuata la scorsa estate nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Partenza da Peio Fonti con la telecabina che porta alla Tarlenta.
Da lì abbiamo preso la quadriposto che porta su al Dos de Cembri e lì, finalmente, abbiamo iniziato la nostra ascesa.
La gita era organizzata da una guida alpina locale, anche se a mio parere erano presenti probabilmente troppe persone che, come spesso accade in questi casi, erano abbastanza impreparate per l'escursione che si sono apprestate a fare (alcuni, infatti, hanno desistito lungo il percorso). L'escursione non è affatto difficile, basta una decente conoscenza della montagna e una buona preparazione psico-fisica. La grande difficoltà risiede nel grande dislivello da coprire (circa 1200metri per 5km a tratta)e nei possibili disturbi che potrebbero avvertirsi oltre i 3000 metri (personalmente ho avuto la fortuna di non risentire di nessun effetto collaterale all'aumento di altitudine, ma all'interno del gruppo qualcuno che avvertiva disturbi c'era). Il tempo di percorrenza medio è di poco sotto le 4 ore per la salita, sulle 3 ore la discesa. Il sentiero è per gran parte considerato EE con alcuni tratti MOLTO ESPOSTI per chi soffre di vertigini ma attrezzati a dovere. Nell'ultimo tratto per arrivare al rifugio, specialmente ad inizio estate o in un'annata particolarmente nevosa come quella dello scorsa anno, l'escursione si trasforma in AF(alpinistica facile, anzi…molto facile!), data la necessità di percorrere gli ultimi tratti su grandi nevai in salita. Lo scorso era il 14 Agosto, la giornata era splendida e il sole alto…il tutto durato molto poco. Già al Dos de Cembri le nuvole avevano iniziato ad incombere e da allora non ci hanno più abbandonato. Partiti alle 9 circa dal Dos de Cembri, io ed altri 3 escursionisti siamo stati i primi ad arrivare al rifugio alle 12:20 circa, poi via via il resto del gruppo con la guida. Sia all'andata che al ritorno la guida si è trovata in cospicua difficoltà spesse volte, a causa della mancanza di raziocinio e logica di alcuni componenti dell'escursione che non avevano assolutamente le capacità psichiche e fisiche adatte ad affrontare una salita del genere. Peccato che se ne accorgevano a metà percorso, sui 3000mt di altezza quando tornare indietro in sicurezza era improbabile e si doveva per forza continuare, con grande pazienza e dispendio di energie per la guida. Una mezz'ora prima di arrivare al rifugio ha iniziato a nevicare, dapprima in maniera debole, poi sempre più intensamente fino a divenire una vera e propria buferetta. Preso dalla gioia di trovarmi a oltre 3500mt, nel cuore delle Alpi, il 14 Agosto e in mezzo ad una bufera di neve, nel ripartire per la discesa, mi sono dimenticato di riprendere lo zainetto che avevo poggiato nel guardaroba del rifugio (BTW, straconsigliato! Fanno uno strudel favoloso e te ne danno una porzione ENORME! - il rifugio è tutto rinnovato e ben congegnato, caldo e accogliente all'interno. Come in tutti i rifugi di alta montagna è vietato entrare con scarpe proprie che si devono lasciare nel disimpegno all'entrata, scambiandole con ciabatte comuni). C'è da dire che l'orario di discesa era stato tassativamente deciso per le 13:30 di modo da arrivare sicuramente entro le 16:45 al Dos De Cembri, prendere l'ultima corsa della seggiovia e poi la telecabina fino a Peio Fonti.
La cosa divertente (divertente adesso, in quel momento molto meno) è stata che mi sono reso conto di essermi dimenticato lo zainetto quando eravamo ridiscesi fino ad un'altezza di circa 3250-3300mt.
:shock: Dopo aver chiamato il rifugio e esserci assicurati che lo zainetto era lì, pronto per essere portato a valle da un gentile alpinista in escursione giornaliera come noi, la guida ha continuato a scendere con il resto del gruppo, mentre io sono ripartito verso su, facendo in modo di incontrarmi a metà strada con il signore che aveva il mio zainetto, che tra l'altro conteneva tutto - portafoglio, documenti vari ecc. Morale della favola, mi sono rifatto quasi tutta la strada fino al Rifugio, in mezzo a vento, nebbia fittissima e fiocchi di neve grossi come palle da tennis; non ci sono stati tuoni o lampi ma era evidente come fosse in atto un forte rovescio di tipo temporalesco.
Vi lascio immaginare la stanchezza che potevo avere…finalmente sui 3400metri dalla nebbia è improvvisamente sbucato un signore col mio zainetto e dopo averlo ringraziato almeno 50 volte ed essermi offerto di pagargli da bere senza successo, ho ripreso la via della discesa molto velocemente, Erano circa le 15 e mi trovavo ancora a 3400metri circa, ho iniziato quindi la discesa velocemente, forse troppo, rischiando di ammazzarmi almeno 2 volte, dopodiché mi sono dato una calmata perché meglio tornare a valle a piedi, senza utilizzo di seggiovia o telecabina ma tutto intero, che non tornarci affatto.
In ogni caso grazie al passo agile e sicuro, oltre a riuscire a raggiungere nuovamente il mio gruppo, sono arrivato tra i primi giù alla seggiovia :D
Lì, la guida si è nuovamente scusata per avermi lasciato riandare su da solo, ma avendo oltre 10 persone da portare giù e non potendo rischiare di aspettare oltre mezz'ora fermi sotto la neve e il vento, avendomi visto capace, svelto e con esperienza ha preferito lasciarmi dietro dicendo che non aveva dubbi riguardo al fatto che sarei tornato in men che non si dica…:MUCCA

Una nota meteorologica : neve all'andata dai 3000 metri, al ritorno i fiocchi scendevano fino a quota 2700!!!:CICCIO

Ma ora…spazio alle foto!



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La nostra meta vista dalla seggiovia che porta al Dos De Cembri, circa 1500metri più in basso!




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Amiche mucche :D

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Sulla seggiovia!


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Arrivo al Dos...

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Tempo in rapido peggioramento.

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Il sentiero che si inerpica in salita dal Dos...

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Nevai sparsi e a volte con passaggi insidiosi

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Dente del Vioz (2905mt)
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Tratto maggiormente esposto ed attrezzato

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Il sentiero inizia ad essere innevato

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Ultimi tratti difficoltosi a causa del nevaio continuo e della mancanza di ramponcini.

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Ci siamo quasi...

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Arrivati!!

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Il guardiano del rifugio :D!
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Mi riprometto di ritornarci il prima possibile, magari con una giornata serena così da arrivare in cima al Vioz (sono 20 minuti in più di camminata) e godere dello spettacolo su tutto il ghiacciaio dei Forni.
 
O.M.G. da solo in mezzo alla bufera di neve alla rincorsa del portafoglio smarrito con la spada di Damocle di dover fare in fretta non è decisamente la situazione in cui vorrei trovarmi! :shock:
 
O.M.G. da solo in mezzo alla bufera di neve alla rincorsa del portafoglio smarrito con la spada di Damocle di dover fare in fretta non è decisamente la situazione in cui vorrei trovarmi! :shock:
Già. Pur andando in montagna da quando sono piccolo, essendo allenato, non avendo paura, sono conscio dei pericoli e delle difficoltà e quella situazione un po' lo era. Raccontata così sembra niente, ma a ritornare su ero davvero molto provato, soprattutto psicologicamente (ero ormai con la testa alla discesa e esser dovuto risalire mi ha abbastanza appesantito psicologicamente ). Mettiamoci la nebbia fitta, la neve forte e il vento... ma è tutta esperienza, prossima volta sicuro non mi dimentico lo zainetto :D
 

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Ero in vacanza con persone che non praticano sentieri difficili o di alta montagna, ho scoperto questo sentiero per caso, vedendo un volantino affisso nell'hotel dove alloggiavo. Era una cosa che facevano la scorsa estate, ogni Giovedì, nell'ambito degli eventi della Val di Sole ;) , ma se ci sarà una prossima volta andrò senza guida sicuramente.
 
Mi riprometto di ritornarci il prima possibile, magari con una giornata serena così da arrivare in cima al Vioz (sono 20 minuti in più di camminata) e godere dello spettacolo su tutto il ghiacciaio dei Forni.

Vero un posto così spettacolare merita una giornata con cielo blu, anche io l'ho in mente da diverso tempo, sto aspettando la giornata giusta, ma credo che ormai la neve si stia abbassando troppo, sarà per un altro anno..
 
Vero un posto così spettacolare merita una giornata con cielo blu, anche io l'ho in mente da diverso tempo, sto aspettando la giornata giusta, ma credo che ormai la neve si stia abbassando troppo, sarà per un altro anno..

adesso è già troppo tardi. Anche perché il Mantova che è l'unico appoggio "sicuro" chiude ogni anno entro il 20 settembre!
 
adesso è già troppo tardi. Anche perché il Mantova che è l'unico appoggio "sicuro" chiude ogni anno entro il 20 settembre!
Non tanto per il rifugio chiuso (ci si può portare il pranzo al sacco) quanto per il fatto che non ti puoi aiutare con gli impianti che sono chiusi e quindi da Pejo paese al Vioz sono 2000 e passa metri di dislivello belli erti....non impossibile per quello ma non scontata. Aggiungi che le giornate si stanno accorciando e se calcoli male i tempi rischi di essere in giro che cala il buio. Poi in alto è nevicato....anche se tu ci insegni caro sci che il Vioz sotto la bufera si può fare senza problemi :TTTT
 
Non tanto per il rifugio chiuso (ci si può portare il pranzo al sacco) quanto per il fatto che non ti puoi aiutare con gli impianti che sono chiusi e quindi da Pejo paese al Vioz sono 2000 e passa metri di dislivello belli erti....non impossibile per quello ma non scontata. Aggiungi che le giornate si stanno accorciando e se calcoli male i tempi rischi di essere in giro che cala il buio. Poi in alto è nevicato....anche se tu ci insegni caro sci che il Vioz sotto la bufera si può fare senza problemi :TTTT

ahahahahah ridi ridi :D

già! non avevo pensato anche agli impianti chiusi! Per il rifugio non parlavo per il fatto del pranzo o cose del genere, quanto se uno arriva tanto stanco, o si sente male, o qualunque altra cosa, c'è un appoggio aperto, caldo e sicuro dove stare.
In ogni caso finchè sono aperti gli impianti si può fare. Partendo a piedi da Peio credo si possa fare in due giorni, pernottando al rifugio!
 
Concordo con ste1258: viste le quote notevoli, l'itinerario non banale e la presenza di turisti di cui non si conoscono le capacità fisiche e psicologiche la guida probabilmente avrebbe dovuto annullare la gita.
Complimenti per il reportage e per il fuori programma che hai affrontato con lucidità, di certo tu non avevi bisogno della guida :D
 
Complimenti alla guida che porta i turisti a 3500 con meteo in evidente peggioramento fin dalla partenza.
Qui c'era già da girare i tacchi, altro che fare il Vioz.

C'è da dire che la foto fa sembrare molto peggio quello che in realtà era eh.
Ha iniziato a nevicare solo verso la fine e nemmeno tanto forte. Quindi per tutto il tragitto di andata la cosa più presente erano le nuvole e basta.
La vera neve ha iniziato a cadere quando eravamo già al rifugio da una decina di minuti, tant'è che con la guida abbiamo deciso velocemente di ridiscendere per non avere problemi.

Anche durante la nevicata, seppur intensa, c'era sempre il sole che si vedeva e al di sotto dei 3000 metri non c'era nemmeno più nebbia al ritorno ma solo fiocchi che non attaccavano e sotto i 2700 metri una leggera pioggia. Un tempo "accettabile" dato il percorso non troppo pericoloso e ben segnato per chi ha un minimo di esperienza. Ho fatto uscite CAI in condizioni sicuramente peggiori.

Quello che reputo sbagliato è accettare "alla cieca" chiunque senza sapere se è capace a salire oppure no, se ha un minimo di esperienza pregressa o meno. C'erano due famiglie con bambini di appena 6 anni. Sono arrivati in cima e, devo dire, senza troppi problemi, ma ho reputato la cosa allucinante.
 
Io sono daccordo con Ste, ma non solo per il tempo che e' oggettivamente difficile da valutare qui a distanza e davanti a un pc.
Farti risalire e scendere da solo? Mah, questo non giudico. Ma c'era anche l'opzione che fosse lui ad isolarsi facendo scendere il gruppo piano piano guidato dai piu' esperti solo per controllo e comunicazione eventuali. Gli e' andata bene che non e' successo niente.
Senza ramponi a 3500m? Ma non esiste per alcun motivo, i ramponcini leggeri dovevano esserci uno per persona.
Zaino dimenticato? Anche questo esiste poco, nel senso che alla ripartenza una guida dovrebbe chiedere, accertarsi che il gruppo si sia ricordato tutto. Non siamo su una collinetta.

Detto questo conosco la salita al Vioz, con buone condizioni e' semplice e non ci trovo neppure tutta questa esposizione. E' un escursione che viene puntualmente compiuta e spesso portata a termine anche da escursionisti "quasi" improvvisati, per cui non dovrebbe impensierire piu' di tanto (a parte la comprensibile fatica per la quota) chi abbia un minimo d'esperienza. Ma guai a sottovalutare troppo.
 
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