Salita al Rifugio Mantova al Vioz (3535mt) - dov'è lo zainetto?

la cima [...] viene considerata tra le più facili - a quelle quote - dell'intero arco alpino.

Giusto per la cronaca, la più alta vetta escursionistica delle Alpi è la Grande Sassière (3751 m) in val d'Isère.
Anche l'Emilius (3559) in Valle d'Aosta e il Rocciamelone (3538) in val di Susa sono vette over 3500 conquistabili con tracciati EE.

Nei dintorni del Vioz oggetto della discussione segnalo la Cima di Solda (3376), il Confinale (3370), il Sobretta (3296).
 
Ultima modifica:
Posto nuovamente con notevole ritardo le foto dell'escursione effettuata la scorsa estate nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Partenza da Peio Fonti con la telecabina che porta alla Tarlenta.
Da lì abbiamo preso la quadriposto che porta su al Dos de Cembri e lì, finalmente, abbiamo iniziato la nostra ascesa.
La gita era organizzata da una guida alpina locale, anche se a mio parere erano presenti probabilmente troppe persone che, come spesso accade in questi casi, erano abbastanza impreparate per l'escursione che si sono apprestate a fare (alcuni, infatti, hanno desistito lungo il percorso). L'escursione non è affatto difficile, basta una decente conoscenza della montagna e una buona preparazione psico-fisica. La grande difficoltà risiede nel grande dislivello da coprire (circa 1200metri per 5km a tratta)e nei possibili disturbi che potrebbero avvertirsi oltre i 3000 metri (personalmente ho avuto la fortuna di non risentire di nessun effetto collaterale all'aumento di altitudine, ma all'interno del gruppo qualcuno che avvertiva disturbi c'era). Il tempo di percorrenza medio è di poco sotto le 4 ore per la salita, sulle 3 ore la discesa. Il sentiero è per gran parte considerato EE con alcuni tratti MOLTO ESPOSTI per chi soffre di vertigini ma attrezzati a dovere. Nell'ultimo tratto per arrivare al rifugio, specialmente ad inizio estate o in un'annata particolarmente nevosa come quella dello scorsa anno, l'escursione si trasforma in AF(alpinistica facile, anzi…molto facile!), data la necessità di percorrere gli ultimi tratti su grandi nevai in salita. Lo scorso era il 14 Agosto, la giornata era splendida e il sole alto…il tutto durato molto poco. Già al Dos de Cembri le nuvole avevano iniziato ad incombere e da allora non ci hanno più abbandonato. Partiti alle 9 circa dal Dos de Cembri, io ed altri 3 escursionisti siamo stati i primi ad arrivare al rifugio alle 12:20 circa, poi via via il resto del gruppo con la guida. Sia all'andata che al ritorno la guida si è trovata in cospicua difficoltà spesse volte, a causa della mancanza di raziocinio e logica di alcuni componenti dell'escursione che non avevano assolutamente le capacità psichiche e fisiche adatte ad affrontare una salita del genere. Peccato che se ne accorgevano a metà percorso, sui 3000mt di altezza quando tornare indietro in sicurezza era improbabile e si doveva per forza continuare, con grande pazienza e dispendio di energie per la guida. Una mezz'ora prima di arrivare al rifugio ha iniziato a nevicare, dapprima in maniera debole, poi sempre più intensamente fino a divenire una vera e propria buferetta. Preso dalla gioia di trovarmi a oltre 3500mt, nel cuore delle Alpi, il 14 Agosto e in mezzo ad una bufera di neve, nel ripartire per la discesa, mi sono dimenticato di riprendere lo zainetto che avevo poggiato nel guardaroba del rifugio (BTW, straconsigliato! Fanno uno strudel favoloso e te ne danno una porzione ENORME! - il rifugio è tutto rinnovato e ben congegnato, caldo e accogliente all'interno. Come in tutti i rifugi di alta montagna è vietato entrare con scarpe proprie che si devono lasciare nel disimpegno all'entrata, scambiandole con ciabatte comuni). C'è da dire che l'orario di discesa era stato tassativamente deciso per le 13:30 di modo da arrivare sicuramente entro le 16:45 al Dos De Cembri, prendere l'ultima corsa della seggiovia e poi la telecabina fino a Peio Fonti.
La cosa divertente (divertente adesso, in quel momento molto meno) è stata che mi sono reso conto di essermi dimenticato lo zainetto quando eravamo ridiscesi fino ad un'altezza di circa 3250-3300mt.
:shock: Dopo aver chiamato il rifugio e esserci assicurati che lo zainetto era lì, pronto per essere portato a valle da un gentile alpinista in escursione giornaliera come noi, la guida ha continuato a scendere con il resto del gruppo, mentre io sono ripartito verso su, facendo in modo di incontrarmi a metà strada con il signore che aveva il mio zainetto, che tra l'altro conteneva tutto - portafoglio, documenti vari ecc. Morale della favola, mi sono rifatto quasi tutta la strada fino al Rifugio, in mezzo a vento, nebbia fittissima e fiocchi di neve grossi come palle da tennis; non ci sono stati tuoni o lampi ma era evidente come fosse in atto un forte rovescio di tipo temporalesco.
Vi lascio immaginare la stanchezza che potevo avere…finalmente sui 3400metri dalla nebbia è improvvisamente sbucato un signore col mio zainetto e dopo averlo ringraziato almeno 50 volte ed essermi offerto di pagargli da bere senza successo, ho ripreso la via della discesa molto velocemente, Erano circa le 15 e mi trovavo ancora a 3400metri circa, ho iniziato quindi la discesa velocemente, forse troppo, rischiando di ammazzarmi almeno 2 volte, dopodiché mi sono dato una calmata perché meglio tornare a valle a piedi, senza utilizzo di seggiovia o telecabina ma tutto intero, che non tornarci affatto.
In ogni caso grazie al passo agile e sicuro, oltre a riuscire a raggiungere nuovamente il mio gruppo, sono arrivato tra i primi giù alla seggiovia :D
Lì, la guida si è nuovamente scusata per avermi lasciato riandare su da solo, ma avendo oltre 10 persone da portare giù e non potendo rischiare di aspettare oltre mezz'ora fermi sotto la neve e il vento, avendomi visto capace, svelto e con esperienza ha preferito lasciarmi dietro dicendo che non aveva dubbi riguardo al fatto che sarei tornato in men che non si dica…:MUCCA

Una nota meteorologica : neve all'andata dai 3000 metri, al ritorno i fiocchi scendevano fino a quota 2700!!!:CICCIO

Ma ora…spazio alle foto!



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La nostra meta vista dalla seggiovia che porta al Dos De Cembri, circa 1500metri più in basso!




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Amiche mucche :D

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Sulla seggiovia!


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Arrivo al Dos...

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Tempo in rapido peggioramento.

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Il sentiero che si inerpica in salita dal Dos...

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Nevai sparsi e a volte con passaggi insidiosi

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Dente del Vioz (2905mt)
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Tratto maggiormente esposto ed attrezzato

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Il sentiero inizia ad essere innevato

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Ultimi tratti difficoltosi a causa del nevaio continuo e della mancanza di ramponcini.

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Ci siamo quasi...

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Arrivati!!

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Il guardiano del rifugio :D!
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Bellissimo! Complimenti!
 
No dai ragazzi, ramponcino per salire al Vioz mi sembra una roba fuori dal normale.
Io l'ho fatta a 17 anni, nel 2002 uno degli anni più nevosi di sempre, e a metà luglio: è una meta talmente trafficata di gente, che anche nel nevaio sotto il rifugio (il più grande che avevo incontrato) era abbondantemente gradinato, tra l'altro ci arrivi su in tarda mattinata, se scendi il mattino dopo usa un po' di attenzione ma fai tutto.
Dal rifugio alla cima è veramente sentiero e basta, a volte innevato ma io non me lo ricordo nemmeno così (tranne ovviamente la vetta che è tondeggiante e dal versante nord inizia il ghiacciaio dei Forni).

Certo col bel tempo.

Perché sopra i 3000m ci vai SOLO col bel tempo. Altrimenti aspetti o cambi gita.

Questo è lo spiacevole atteggiamento tenuto dalla guida.

Ma parlare di ramponi per salire là no...


Lasciate perdere la funivia e salite a piedi, il sentiero di cresta è molto bello e panoramicissimo sul Careser, val di Pejo, Presanella e Adamello! Ho foto stupende.
 
No dai ragazzi, ramponcino per salire al Vioz mi sembra una roba fuori dal normale.
Io l'ho fatta a 17 anni, nel 2002 uno degli anni più nevosi di sempre, e a metà luglio: è una meta talmente trafficata di gente, che anche nel nevaio sotto il rifugio (il più grande che avevo incontrato) era abbondantemente gradinato, tra l'altro ci arrivi su in tarda mattinata, se scendi il mattino dopo usa un po' di attenzione ma fai tutto.
Dal rifugio alla cima è veramente sentiero e basta, a volte innevato ma io non me lo ricordo nemmeno così (tranne ovviamente la vetta che è tondeggiante e dal versante nord inizia il ghiacciaio dei Forni).

Certo col bel tempo.

Perché sopra i 3000m ci vai SOLO col bel tempo. Altrimenti aspetti o cambi gita.

Questo è lo spiacevole atteggiamento tenuto dalla guida.

Ma parlare di ramponi per salire là no...

Perdonami, tra le cose giuste che scrivi ci sono delle considerazioni IMHO discutibili.

Che il 2002 (quindi la stagione 2001-2002) sia ricordato come anno di eccezionale nevosità a me non risulta, fatto salvo che ricordo nevicate a Roma e nel centro Italia (non così frequenti quindi). Anzi, ho visto foto (purtroppo la mia memoria non è così capiente) della Bergamasca - quindi non così lontane dalla zona in oggetto - che dicono proprio il contrario. A Gennaio si sciava ancora sull'erba, ad esempio, a quote discrete.
Ma poi l'hai fatta solo quella volta 13 anni fa? Non è un po' poco per escludere qualunque scenario a priori sulla base di come era quella volta?
Io se riguardo le foto qui sopra mi chiedo tuttora come possa esserci neve sul tracciato e neve che scende sopra la testa (con vento) e siamo ancora qui a discutere se fosse giusto o meno che una guida prevedesse di avere i ramponcini in zaino. Mi pare francamente un po' assurdo.

Gli stessi rifugisti del Vioz tendono a raccomandare i ramponi (per PRECAUZIONE) e sono certo che soprattutto nella prima parte della loro (corta) stagione di apertura diverse volte sia opportuno averli, se non anche usarli.

La meta è trafficata e di norma la traccia ben fatta, ma...
...le termiche - non solo il "tempo" inteso come sole-nuvole-pioggia - possono cambiare e la traccia può rigelare, soprattutto se scendi un po' tardino o se c'è vento (leggi situazione di "bufera" descritta da sci, anche se parlo in generale), e laddove già ben pestata è ancora peggio...
...la neve può sopraggiungere o può essere giunta nella notte senza dare particolari segnali dal basso, siamo oltre una certa quota e questo merita il dovuto rispetto...
...il singolo utente può scegliere il proprio destino ma - di norma - preferirei che scortato dalla guida sia questa a dare le migliori indicazioni sulle scelte da fare, e che siano sempre le più "conservative" possibili, soprattutto dove il gruppo - oltre che eterogeneo - è di livello tutt'altro che elevato...

In verità non sono daccordissimo neanche che sopra i 3000 si debba andare per forza col bel tempo. Il gruppo con la guida sì, il singolo su una salita che non presenta difficoltà oggettive rilevanti, può fare anche scelte diverse. L'importante è che capacità, allenamento, testa, attrezzatura e abbigliamento siano consoni rispetto alla peggiore delle situazioni che si potranno trovare.

Per tutto questo - e con la quasi decennale (per me, qui sul forum) solita considerazione che stiamo scrivendo su un forum eterogeneo e non tra compagni d'escursioni al bar - non ritengo opportuno dipingere come "ridicola" (o quasi) la raccomandazione ad avere sempre con se i ramponCINI su una gita come questa. Raccomandazione che naturalmente non esclude una guida e i suoi clienti.
 

.

bah..
Solo per dire che nelle condizioni che ha trovato lui il rampone non faceva la minima differenza, se non in peggio: rallenta il gruppo, crea falsa sicurezza in tratti di misto (che poi misto non è, si vede nevischio depositato non ghiaccio vivo).

Il buon senso non è un rampone a testa, è una guida che dice "non si va".

Puoi fare tutti gli arzigogoli e deviazioni sul discorso che ti pare, pur di aver ragione... perché allora, coi tuoi discorsi sul Vioz ad agosto, con una bella giornata, uno con buon piede sale in scarpe da tennis nemmeno troppo tecniche.
Esattamente come se il tempo del mattino si fosse mantenuto per tutta la giornata.

E allora mi servivano i ramponi a 2700m del Rosetta il 20 di luglio del 2001 quando fece mezzo metro di neve dopo la notte passata al rifugio Pedrotti?

Con questo ragionamento servono ramponi dai 2300m in su, perché tanto basta una guida che anche col brutto tempo vai ovunque!!
Che ti serve, hai i ramponi...


Non faranno statistica, ma le 10 persone che conosco che son state sul Vioz (dal 1967 al 2012) non hanno mai avuto un rampone... vuoi che non avevano 1 soldo, vuoi che c'erano preti, vuoi che son stati stronzi che sono voluti salire con giudizio, pertanto solo col bel tempo?!

vabbè buon divertimento ramponati!
 
bah..
Solo per dire che nelle condizioni che ha trovato lui il rampone non faceva la minima differenza, se non in peggio: rallenta il gruppo, crea falsa sicurezza in tratti di misto (che poi misto non è, si vede nevischio depositato non ghiaccio vivo).

Il buon senso non è un rampone a testa, è una guida che dice "non si va".

Puoi fare tutti gli arzigogoli e deviazioni sul discorso che ti pare, pur di aver ragione... perché allora, coi tuoi discorsi sul Vioz ad agosto, con una bella giornata, uno con buon piede sale in scarpe da tennis nemmeno troppo tecniche.
Esattamente come se il tempo del mattino si fosse mantenuto per tutta la giornata.

E allora mi servivano i ramponi a 2700m del Rosetta il 20 di luglio del 2001 quando fece mezzo metro di neve dopo la notte passata al rifugio Pedrotti?

Con questo ragionamento servono ramponi dai 2300m in su, perché tanto basta una guida che anche col brutto tempo vai ovunque!!
Che ti serve, hai i ramponi...


Non faranno statistica, ma le 10 persone che conosco che son state sul Vioz (dal 1967 al 2012) non hanno mai avuto un rampone... vuoi che non avevano 1 soldo, vuoi che c'erano preti, vuoi che son stati stronzi che sono voluti salire con giudizio, pertanto solo col bel tempo?!

vabbè buon divertimento ramponati!
Confermo che il giorno in cui siamo saliti c'erano numerose persone che si allenavano per una successiva gara che a quanto pare fanno ogni anno su quel sentiero. In calzoncini e maglietta tecnica e con normali scarpe basse da trekking basico, salivano correndo fino al rifugio e riscendevano correndo. Ne abbiamo incontrato uno, a quanto ricordo conoscente della guida, che era salito e ritornato al punto dove l'avevamo incontrato (metà salita), in un'ora e passa scarsa o_O
 
Per anni (non so se lo fanno ancora), hanno fatto una gara da Pejo paese a cima Vioz e il record (nel 2002 quando ne sentii parlare) era tipo di di 1h10' HIHIHI


Comunque il Vioz è una gita da fare, ma lasciate perdere il funifor che ha rovinato quell'angolo relativamente incontaminato di Cevedale... era un modo per far toccare il brivido dell'alta quota anche a normali escursionisti seppur prudenti.

Ora col funifor ci vanno cani e porci sicuro.
 
Per anni (non so se lo fanno ancora), hanno fatto una gara da Pejo paese a cima Vioz e il record (nel 2002 quando ne sentii parlare) era tipo di di 1h10' HIHIHI


Comunque il Vioz è una gita da fare, ma lasciate perdere il funifor che ha rovinato quell'angolo relativamente incontaminato di Cevedale... era un modo per far toccare il brivido dell'alta quota anche a normali escursionisti seppur prudenti.

Ora col funifor ci vanno cani e porci sicuro.
Ah ecco! Ho appena scritto la stessa cosa!
 
Bon, mi ritiro dalla competizione.
Ho detto quello che farei io e quello che mi auspico faccia una guida li', in condizioni simili e in generale. Tante volte ho visto rinunciare (a uno o conseguentemente a tutto il gruppo) per pochi metri scivolosi al proseguimento della gita, qualche volta ho visto scivolare - senza gravi conseguenze per carita' - su pendii banali. Un paio di ramponcini leggerissimi scongiurano una sacco di problemi potenziali.
E non e' scontato che a fare certe salite si vada in Agosto, gia' la fine di Giugno/inizio Luglio possono portare con costanza a condizioni in cui servano.
 
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