Everest 1996, documentario su SKY

In vista del film "Everest" in uscita il 24 settembre
https://www.youtube.com/watch?v=PBTjqcv6u04
vi segnalo che mercoledì sera 2/09 su sky, canale 303 Nat Geo, andrà in onda un documentario sui fatti accaduti:
http://guidatv.sky.it/guidatv/progr...-la-vera-storia_485711.shtml?eventid=78842326
Io nel frattempo sto anche cercando di finire il libro di Krakauer...

Bellissimo libro tra quelli di montagna sicuramente tra i meglio scritti ,poiché chi scrive e' più scrittore che alpinista,spesso accade il contrario.
Non me lo perderò....
Grazie
 
Leggere il libro è stato terrificante vedere questo documentario mi sta lasciando senza fiato.
Purtroppo per quanto riguarda il film in concorso a Venezia prime recensioni non ne parlano benissimo.
 

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Purtroppo per quanto riguarda il film in concorso a Venezia prime recensioni non ne parlano benissimo.

L'unica che ho letto è per ora quella di Messner, che naturalmente lo bolla come americanata... non mi aspetto una cosa trascendentale, ma Messner ha caricato pure The North Face che invece a me è piaciuto tantissimo, diciamo che il buon Reinhold critica tutto ciò che non fa lui, poi avrebbe dovuto far uscire un docufilm due anni sull'everest fa ma non se ne è saputo più nulla.

Il documentario è ben fatto ma l'ho trovato un po' sterile, a confronto di quello realizzato sulla spedizione del 2008 sul K2 mi è sembrato un po' "superficiale" specie confronto a quanto narrato da krakauer (che nel documentario non viene nominato nemmeno una volta)
 
Purtroppo per quanto riguarda il film in concorso a Venezia prime recensioni non ne parlano benissimo.

mi sono perso il documentario, spero lo mettano in on demand (altrimenti aspetto la replica).

per quanto riguarda le recensioni / opinioni delle mostre... beh, francamente le leggo esattamente al contrario. In genere i critici preferiscono i piccioni seduti sui rami a riflettere su sarkazzo cosa... ;)
 
Boukreev senza dubbio è stato un fattore in quella scalata. Da li obbligarono le guide a salire solo con ossigeno. Lui da solo alle 2-3 di notte risalì, da solo, e salvo vite o quantomeno ci provó. Impresa disumana!

Per il film avete ragione, di solito quello che si dice in quelle mostre va preso con le pinze.. Spero tanto non sia la solita "americanata" come dice Messner
 
mi sono perso il documentario, spero lo mettano in on demand (altrimenti aspetto la replica).

per quanto riguarda le recensioni / opinioni delle mostre... beh, francamente le leggo esattamente al contrario. In genere i critici preferiscono i piccioni seduti sui rami a riflettere su sarkazzo cosa... ;)

normalmente ho il mio metro di valutazione che non sbaglia un colpo, i film che non piacciono in quella porcata di mostra sono quelli che regolarmente mi fanno piacere e goduria ergo sono contento che a Venice non piace, piacerà a me!
 
Boukreev senza dubbio è stato un fattore in quella scalata. Da li obbligarono le guide a salire solo con ossigeno.

Esatto, li sta tutto il problema, l'ossigeno...
Dovrebbero pensare di obbligare tutti a salire senza ossigeno, ciò implicherebbe un maggior periodo di acclimatamento, il rigoroso rispetto dei tempi, tutte cose che si aggirano contando sull'ossigeno.
Bandire l'ossigeno dall'Everest risolverebbe in un sol colpo tutti i problemi di sovraffollamento!
 
Copio e incollo dalla pagina Facebook di Simone Moro:

"Oggi esce alla Mostra del Cinema di Venezia il film Everest.
Non giudico mai qualcosa che non ho visto e onestamente spero che sia un bel film e che faccia un buon intrattenimento cinematografico. Non mi aspetto autenticità o la narrazione corretta, vera e scrupolosa di ciò che realmente accadde in quel terribile giorno del 1996. Penso che non sia nemmeno lo scopo e l'intento del regista. Peccato solo che la fonte di quel film sia il libro sbagliato o meglio la voce sbagliata. Io come molti altri non c'ero quel giorno sull'Everest. Ci sono però stato 4 volte su quella vetta e altre volte lungo i suoi versanti e sulle montagne vicine.
C'ero pure nell'ultimo anno e mezzo di vita di Anatoli Boukreev e nelle ultime sue spedizioni, fino all'ultimo secondo della sua vita. Ho ascoltato dentro una tendina e alla luce di una candela la sua ultima narrazione di alcuni fatti accaduti in quella spedizione. Era la vigilia di natale del 1997. Molte verità non sono mai state gridate e altre sono sotto gli occhi di tutti quelli che conoscono l'alpinismo e l'Everest. Mi spiace che Anatoli non abbia più voce oggi ed io non posso essere la sua anche se ho provato a raccontare di lui in "Cometa sull'Annapurna". Il libro che lui ha scritto ("Everest cronaca di un salvataggio impossibile") rimane letto da pochissimi e la sua storia personale quasi sconosciuta.
Sarebbe bastato il silenzioso sguardo proveniente dagli occhi azzurri di Anatoli per far capire chi era lui veramente... Gia solo in quello sguardo, molti spettatori usciti dalle sale cinematografiche, avrebbero trovato risposte e sarebbero tornati a casa con le idee più chiare e più loro. Ciao Anatoli, manchi a tutti noi, al mondo himalayano e oggi più che mai manchi anche all' Everest."
 
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