grosso terremoto in Nepal 25/4/15

Valanga sull’Everest

Diverse valanghe innescate dal terremoto hanno investito i campi base 1 e 2 sul Monte Everest. Ci sarebbero otto morti: lo ha reso noto un responsabile dell’Ufficio per il turismo nepalese. Numerosi alpinisti sono rimasti bloccati sulle nevi dell’Everest, ha riferito un giornalista della France Presse che è sul posto. «Ci ha sorpresi il terremoto mentre eravamo sull’Everest, qui sta nevicando e non ci sono elicotteri in volo», ha scritto in un sms il giornalista che lavorava a un reportage sul «Tetto del mondo».*L’italiana Annalisa Fioretti, al campo base per la salita al Lhotse insieme al collega Mario Vielmo, ha riferito che gli italiani della spedizione stanno tutti bene. Il terremoto ha fatto crollare seracchi dalla zona del Pumori, ha spiegato. Aprile è uno dei mesi in cui partono più spedizioni sull’Everest.
 
E quelli che sono appesi su da qualche parte se la vedranno brutta. CONFORTOLA e' li' anche in quest'occasione. Era tra quelli che si eran beccati il crollo del seracco al K2 qualche anno fa... che sfigat... o fortunato, almeno e' vivo. Su sky dicevano che dalla sua pagina Facebook sta aggiornando sulla situazione.
 
LOBUCHE, Nepal — E’ ormai calata la notte sul campo base dell’Everest, semidistrutto dal forte terremoto che stamattina ha devastato il Nepal. Ma l’allarme non cessa, anzi, si alza. I*soccorsi sono frenetici: il personale della tenda medica, sopravvissuto, si sta prodigando per curare i feriti, si contano decine di dispersi. Gli alpinisti parlano di “mezzo campo base spazzato via” e i campi alti sono completamente isolati perchè la via di rientro al base, sull’Icefall, è andata completamente distrutta. All’Everest ha nevicato tutto il giorno, e il maltempo ha impedito il volo di elicotteri di soccorso e complicato le comunicazioni. Si teme per la vita dei feriti, molti dei quali sono in condizioni critiche.Il team di pronto soccorso di stanza al campo base dell’Everest si sta prodigando per i soccorsi. In una brevissima comunicazione ha scritto: “Molti amici sono rimasti gravemente feriti o uccisi. Il team dell’Everest ER è in salvo e con l’aiuto di coloro che si sono salvati abbiamo trasferito la clinica mobile al campo base della commerciale IMG per curare i feriti. Le comunicazioni sono molto limitate e difficili al momento”.“Lo staff nepalese che lavora in Piramide ha saputo, tramite il circuito degli sherpa, che al campo base la situazione èancora complicata – ha detto Gianpietro Verza dal Laboratorio Piramide dell’Associazione Evk2Cnr -. Stanno soccorrendo i feriti e recuperando i corpi, in via ufficiosa si parla di 18 morti ma ci sono ancora molti dispersi”.Northmen PK ha twittato poco fa: “Il bilancio dei morti salirà rapidamente al campo base se i feriti non verranno soccorsi fin fretta. Molti sono in condizioni critiche”.I soccorsi sono stati complicati dalla situazione di emergenza in cui vive tutta la nazione e dal maltempo: oggi nevicava e non volavano gli elicotteri. Le telecomunicazioni sono interrotte, solo sporadicamente qualcuno riesce ad inviare un messaggio per tranquillizzare chi si trova a casa. Ma poi cala di nuovo il silenzio, le batterie sono preziose e l’elettricità manca.Annalisa Fioretti della Lhotse Expedition 2015 di Mario Vielmo è riuscita a far sapere che il gruppo di italiani è sceso dal campo base al villaggio di GorakShep, e che stanno tutti bene. “Sono scesi x mettersi un po’ più al sicuro – si legge su Facebook -. Domani valuteranno il da farsi. Parte del materiale è su al Campo Base. La situazione là è tragica: metà campo base è stato spazzato via. Molti sono i morti e molti sono i feriti in gravissime condizioni. Servirebbero gli elicotteri, ma l’intero Nepal è nel casino e in più il tempo non è bello. Diversi alpinisti e sherpa sono bloccati al C1 e al C2, con la via di discesa dall’Ice Fall che è collassata portandosi con sé altre vite”. Poco fa il team ha fatto sapere che “Non si riesce a comunicare con il base. Oltre alla distruzione di Kathmandu anche al CB la situazione è molto critica.*E’ un disastro e la paura per ogni piccolo rumore è una costante”.La Farnesina ha comunicato che non risultano italiani coinvolti al momento. Tra i dispersi invece ci sarebbero diversiinglesi, come comunicato dal Telegraph poco fa. Sei alpinisti della spedizione Jagged Globe risultano dispersi. Di uno è stata ufficializzata la morte: Dan Fredinburg, colpito alla testa al campo base. Tom Briggs, direttore dell’agenzia, ha dichiarato che hanno sulle montagne nepalesi otto squadre, circa 70 persone, e solo due di esse hanno risposto alle chiamate. Sono perlopiù inglesi, ma anche qualche australiano e irlandese.Marco Confortola dal campo base del Dhaulagiri, scrive che “il vero obiettivo è capire come scendere da qui e non più salire. Non sappiamo cosa ci aspetta nei villaggi sottostanti. Ho appena chiamato Agostino Da Polenza per avere notizie più aggiornate e per capire come muoverci. Abbiamo sufficiente cibo per rimanere al CB e per non distogliere l’uso degli elicotteri impegnati in situazioni ben peggiori della nostra. Abbiamo appreso la notizia dei tanti morti e dei feriti che sono stati coinvolti in tutto il Nepal, rivolgiamo una preghiera a tutti loro”.
 
non ho parole...
Anzi, forse si... capisco che l'everest faccia scena, ma continuare a sentire i media italiani interessarsi più a 200 alpinisti che a migliaia di morti nepalesi, un po' di ribrezzo mi fa...
Chissà quanti villaggi distrutti ci sono, chissà quante gente ha bisogno di aiuto, ma senti i nostri TG e sembra che l'unica cosa importante sia mandare elicotteri sull'everest... certamente andranno salvati anche loro, ma spero sempre che in questi casi si consideri la vita umana con lo stesso peso.
 
non ho parole...
Anzi, forse si... capisco che l'everest faccia scena, ma continuare a sentire i media italiani interessarsi più a 200 alpinisti che a migliaia di morti nepalesi, un po' di ribrezzo mi fa...
Chissà quanti villaggi distrutti ci sono, chissà quante gente ha bisogno di aiuto, ma senti i nostri TG e sembra che l'unica cosa importante sia mandare elicotteri sull'everest... certamente andranno salvati anche loro, ma spero sempre che in questi casi si consideri la vita umana con lo stesso peso.

Ti avevo dato uno skife, ma non basta. Dal momento che ho "qualche" legame con quel paese, 'sta cosa ha fatto molto incazzare anche me.

La realtà è che i morti saranno ragionevolmente decine di migliaia, che ci sono villaggi distrutti che non sono stati raggiunti dai soccorsi e chissà quando lo saranno, che manca ovunque luce, riscaldamento e cibo (cose che, di riffa o di raffa, agli scalatori non manca - sentivo Confortola dire che ha roba da mangiare per un mese almeno), che non sapremo mai la situazione complessiva perchè tra qualche giorno e/o quando gli occidentali saranno stati salvati - turisti o scalatori che siano - la notizia sparirà dai giornali e dalle tv... La vita umana non ha mai lo stesso peso.
 
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