Ax-les-Thermes (Francia - Pirenei), 01/01/2014

Edo

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Ciao a tutti,

Dovendomi recare a Barcellona in macchina in questi primi giorni dell'anno, mi viene in mente che se anticipassi la partenza potrei anche attaccare qualche giorno di sci e così colgo l'occasione per visitare due stazioncine della catena montuosa dei Pirenei raggiungibili con una piccola deviazione. Già l'anno scorso ho trascorso una meravigliosa settimana su queste montagne che poco hanno da invidiare alle Alpi in quanto ad offerta per gli sport invernali ed ho apprezzato la possibilità di poterci ritornare dopo così poco tempo. Questa volta ho deciso di visitare due comprensori minori situati nella parte più orientale dei Pirenei a poca distanza dalla costa mediterranea.
Il primo giorno lo trascorro nel comprensorio di Ax-les-Thermes, una cittadina termale e molto turistica sita nella regione del Midi-Pyrénées a poca distanza dal confine con la regione meridionale francese della Linguadoca.
Il comprensorio chiamato Ax 3 Domaines è una tipica stazione francese di medie (direi più medio-piccole) dimensioni, conta circa 70 km di piste (naturalmente gonfiati come in tutti gli altri posti) da 1400 a 2300 metri e si compone di un paese in fondovalle, appunto Ax-les-Thermes, collegato con una telecabina alla classica "station d'altitude" francese con brutti palazzoni denominata Bonascre da dove partono le piste.
Questo posto credo sia totalmente sconosciuto al di fuori della Francia e delle regioni di confine spagnole ma la presenza di targhe francesi da ogni regione transalpina dimostra come il sistema turistico invernale dei nostri "cugini" sia oramai consolidato e probabilmente funzionante.
Per fortuna il meteo, previsto brutto sulle montagne italiane ed anche nelle altre zone più occidentali dei Pirenei mi ha regalato due giornate discrete.
Il comprensorio mi ha stupito positivamente, lo credevo un posticino con piste mediocri e corte ma invece ho trovato un buon numero di piste veramente belle e lunghette con un'ottima neve (seppur la quantità di neve non fosse esagerata).

Ora le foto.
La situazione geografica

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Finalmente sono quasi arrivato

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Ax-les-Thermes

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Visto che è impossibile trovare posteggio in fondovalle alla telecabina mi tocca salire in quota dove troverò un posteggio piuttosto lontano dagli impianti

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Telecabina con due tipi di cabine diverse

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Finalmente sulla neve

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La seggiovia Lièvre Blanc che corre parallela ad una vecchia telecabina. Questa seggiovia è tra le più veloci che io abbia preso, viaggia a 6 m/sec reali vista anche la lunghezza di quasi tre chilometri.

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A sinistra la pista rossa Pylones

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Sotto la seggiovia la pista blu Bonascre che ritorna in paese

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Arrivo in cima a 2000 metri

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Sullo sfondo si vede la montagna servita dalla seggiovia Tute dove scendono due meravigliosi pistoni esposti a nord

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Dietro queste montagne si trova lo stato di Andorra con il famoso domaine skiable Grandvalira, dove oggi probabilmente non si sciava visto il grande vento che tirava in cima

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La seggiovia Tute

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Arrivo a 2250 metri

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Da qua si accede al "domaine des Campels", una zona con ottime piste lunghe e della giusta pendenza da 1700 a 2300 metri.

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La pista blu Savis

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Purtroppo qua arriva il meno del domaine skiable; la vecchia, lenta, lunga (oltre 1800 metri) e fondamentale seggiovia triposto Rebenty che serve le piste più belle del comprensorio. Purtroppo con un impianto del genere viene poca voglia di ripeterle ma di sicuro sarà già in progetto la sostituzione con una seggiovia automatica. Quando questo lavoro sarà fatto il comprensorio sarà davvero completo poichè tutte le piste principali con un buon dislivello saranno accessibili tramite seggiovie automatiche.

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L'ultimo impianto del comprensorio è una vecchia seggiovia biposto che percorre un vallone. Si può decidere di prenderla in una direzione per tornare verso il paese di Bonascre o nell'altra per accedere a delle piste non particolarmente interessanti. Io ho scelto quest'ultima opzione.

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I palazzoni di Bonascre

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Arrivo in cima a 1958 metri

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L'ultimo tratto della pista Savis da me prima percorsa per metà.

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La seggiovia Rebenty

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In cima a 2300 metri il vento non si è placato

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Inizio il ritorno in paese

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La bella pista rossa Ours

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Seggiovia di collegamento

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Verso il paese

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Una pausa pranzo in un pessimo chiosco davanti ai palazzoni dove un gruppo di ragazzi visibilmente "sballati" dalla notte di capodanno mi fa aspettare quasi mezz'ora un panino.

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Ritorno sulle piste

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La seggiovia Mansedre, nascosta su un versante a nord permette di sciare su una bella e difficilotta pista rossa con una gran neve vista l'esposizione. Purtroppo la visibilità è peggiorata e non permette di vedere al meglio il terreno di questa pista "nature" che non è mai stata spianata da un caterpillar

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Una strettoia precede l'inizio di un altro difficile muro del quale purtroppo non ho foto

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Ritorno sulle piste centrali

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Il bellissimo e larghissimo pistone nero Tute, uno dei tipi di pista da me preferiti, esposto a nord e senza innevamento artificiale

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Ultime piste e ritorno in valle

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L'affollato "front de neige"

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Di nuovo in macchina mentre gli altri fortunati che hanno trovato posteggio ad Ax raggiungono il fondovalle in cabinovia.

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Un giretto serale in un animato paese in terra iberica è sempre piacevole

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Per ora è tutto, grazie dell'attenzione!
 
Ultima modifica:
Edo numero 1 dei reportage :D
alla fine, avendo girato tante località, quale è secondo te la migliore dei pirenei?
 
Edo numero 1 dei reportage :D
alla fine, avendo girato tante località, quale è secondo te la migliore dei pirenei?

Grazie :D

Per ora la migliore resta Baqueira, anche se forse la giornata con un'atmosfera "strana" (non so come spiegare, ma l'ambiente mi è sembrato fiabesco) che ho trovato incide sul voto.

Ho ancora in un programma futuro un altro giro per visitare ciò che manca e che non va tralasciato; cioè Peyragudes, Piau-Engaly (una stazioncina ma in un luogo che mi attrae), Cerler e Formigal e poi potrò dare il giudizio definitivo!:D
 
Il :ad: Re :ad: dei reportage! Concordo, sopratutto perchè ci porti in località non solo poco conosciute ma mai sentite :D (magari viste come skimaps-di-pierr ma poi scordate). Ci sono alcune foto in cui si vede una buoan concentrazione di impianti potenti, nulla da invidiare al Plan... quasi.
:CC
 
Belel piste non me le immaginavo cosi ripide.
Effettivamente ambienti più alpini che appenninici per dire.

Osceni i palazzi in quota veramente mi stupisco sempre come in certe località si sia costruito in passato..
 
Belel piste non me le immaginavo cosi ripide.
Effettivamente ambienti più alpini che appenninici per dire.

Osceni i palazzi in quota veramente mi stupisco sempre come in certe località si sia costruito in passato..

interessantissimo report. l'appunto sui palazzoni stavo per scriverlo io, obiettivamente in francia si e' visto quanto di peggio per l'urbanistica e l'architettura di montagna...

saluti
 
Belel piste non me le immaginavo cosi ripide.
Effettivamente ambienti più alpini che appenninici per dire.

Osceni i palazzi in quota veramente mi stupisco sempre come in certe località si sia costruito in passato..

Concordo appieno penso che la Francia sia l'unico posto al mondo che batta l'Italia come deturpazione dell'ambiente montano (magra consolazione direi....:PAAU).
 
Concordo appieno penso che la Francia sia l'unico posto al mondo che batta l'Italia come deturpazione dell'ambiente montano (magra consolazione direi....:PAAU).

C'è da ribadire però che i palazzoni non sono belli ma a differenza di molte località italiane non sono tutti occupati da seconde case ma sono pieni di monolocali affidati per la stagione invernale ad agenzie che si occupano di affittarli. Sono sempre pieni per tutta la stagione perchè offrono prezzi bassi e così l'economia gira. E' un discorso tutto diverso da Cervinia o Sestriere.

Per quanto riguarda il deturpamento dell'ambiente gli italiani non hanno voce in capitolo secondo me, perchè se è vero che per la montagna "ci è andata meglio" (anche se il deturpamento della conca del Breuil, un ambiente unico in Europa lo ritengo un fatto molto più grave rispetto a qualche palazzone costruito su un sito montano di mediocre interesse, tipo appunto i palazzoni di queste foto) in nessun altro paese dell'Europa occidentale le città e le coste sono state deturpate come da noi dove orribili casermoni anni 60 fuori scala sono stati costruiti ovunque e senza nessuna pianificazione. Così purtroppo ogni città è piena di porcate vicino o anche proprio nel centro storico.

La situazione qui al nord ovest è tragica; non c'è praticamente nessuna cittadina che sia scampata a tale disastro, quindi palazzi inguardabili di 6 piani si trovano comunemente attaccati a case a due piani che hanno qualche secolo e ci sono città oramai rese irriconoscibili tipo Alessandria che prima della guerra non sembrava brutta guardando qualche foto storica o Vercelli dove se si cerca a fondo tra la orribile periferia si trova un centro storico molto bello.

In Germania sono riusciti a ricostruire città completamente rase al suolo dalle bombe se non belle per lo meno gradevoli e dignitose.
 
...e un altro pezzo di sci pirenaico è stato svelato :wink:
Ho sempre considerato i Pirenei alla stregua degli Appennini sciisticamente parlando, e invece grazie ai reportage del torinese ho scoperto di essermi sbagliato, e di parecchio. Però in quanto a ventosità si assomigliano molto :D
 
Bellissimo posto....ma non sono abituato ai pini come quelli...così verdi....sembrano come i nostri d'estate ma vabbe,questa è una mia stupida convinzione :D
 
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