Livelli scuola sci: bastano a valutare la capacità di affrontare i vari pendii?

drey

No drey no party!
EDIT: discussione scorporata da questa.


Approfitto di questa discussione per chiedere qualche informazione sul alcune piste famose.
La Bellunese, La Vallon-Boè, La Danterceppies, La Sasslong, Pista Armentarola (Lagazuoi), Porta Vescovo e Gran Risa sono fattibili per uno sciatore di livello argento Base?

Parlando di Saslong, Porta Vescovo, Gran Risa:

Se la neve è ghiacciata, NO

Se le suddette piste sono a cumuli (la pista che scende da porta vescovo lo è sempre nel pomeriggio) NO

Se la neve è bella, farinosa e non scivolosa, SI

Non sono le piste a rendere difficile la sciata, sono le condizioni del manto nevoso... questo vale anche per le nere.
 
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Parlando di Saslong, Porta Vescovo, Gran Risa:

Se la neve è ghiacciata, NO

Se le suddette piste sono a cumuli (la pista che scende da porta vescovo lo è sempre nel pomeriggio) NO

Se la neve è bella, farinosa e non scivolosa, SI

Non sono le piste a rendere difficile la sciata, sono le condizioni del manto nevoso... questo vale anche per le nere.
Drey, sull'ultima affermazione non posso che concordare apertamente, sui primi due NO mi pongo però un dubbio:-?
A parte forse il caso di ghiaccio vivo sul ripido, che però pone dei seri problemi anche a sciatori migliori di un argento base, uno sciatore di livello almeno argento non dovrebbe poter scendere da qualunque pista battuta in (quasi) qualunque condizione?
Certamente non tirando, probabilmente non in scioltezza ma con la richiesta di un certo impegno ma dovrebbe riuscirci, o sbaglio?
 
Drey, sull'ultima affermazione non posso che concordare apertamente, sui primi due NO mi pongo però un dubbio:-?
A parte forse il caso di ghiaccio vivo sul ripido, che però pone dei seri problemi anche a sciatori migliori di un argento base, uno sciatore di livello almeno argento non dovrebbe poter scendere da qualunque pista battuta in (quasi) qualunque condizione?
Certamente non tirando, probabilmente non in scioltezza ma con la richiesta di un certo impegno ma dovrebbe riuscirci, o sbaglio?

La Gran Risa in occasione della gara di CdM viene preparata ad hoc in modo da resistere ai tanti passaggi degli sciatori, cioè viene bagnata con acqua che rigela, e/o viene trattata con agenti chimici per rendere il manto compatto e molto resistente, in queste condizioni è molto tosta. Quando ci sono andato io, dopo metà febbraio, periodo lontano dalla gara effettuata quell'anno, c'era neve facile, con un buon grip. In quell'occasione, non era difficile.

Una delle piste più difficili che abbia mai fatto, è la 1 di Bardonecchia. E' una rossa, quindi non esageratamente pendente, ma è una pista chiusa e riservata ad allenamenti. E' una lastra di ghiaccio dall'inizio fino alla fine, vedi il colore "verde" del ghiaccio ovunque, e fai fatica anche solo a rimanere in piedi. Allora ero a un livello argento base, o poco più, e sono stato con le chiappe strette per tutta la lunghezza della pista.... :-?

Prova ad affrontare una pista barrata (in gergo, vuol dire trattata, preparata per una gara), e dimmi te se è tosta...

Il muro iniziale di Porta Vescovo, nel pomeriggio, forma dei cumuli alti anche mezzo metro per via dei tanti passaggi degli sciatori, ed è ostico per gli sciatori in evoluzione tecnica.

Un livello "argento base" ha da poco imparato ad approcciare la sciata a sci paralleli, ed è in grado di effettuare elementari curve cristiania (con appoggio del bastoncino) ad arco medio ampio, è uno sciatore che ha ancora poca confidenza con i gesti motori e con la padronanza degli sci... chiaramente poi la capacità di adattamento ai vari pendii dipende da individuo a individuo. E questo al di là del livello tecnico raggiunto.

Poi va da sè che ci sono sciatori livello argento base che un pendio di una nera, di 300 metri, ci mettono 15 minuti a farlo, andando tutto in derapata, da una parte all'altra del pendio, e girando alla "come viene, viene". Questo è il caso di sciatore che affronta un pendio non adeguato al suo livello tecnico, ed è un comportamento da censurare, specie se non è sotto la supervisione di uno sciatore più esperto (non necessariamente un maestro), e se ciò avviene su un pendio molto affollato.

Parimenti questi sciatori hanno gravi problemi ad affrontare una pista rossa a gobbe, tecnicamente ben più impegnativa di una nera ben piallata e con bella neve.

Forse l'equivoco sta nell'interpretare il concetto di "argento base", e per me è una ulteriore dimostrazione (se dovessero servirne ancora) di quanto sia limitato classificare un livello tecnico con queste definizioni.
 
Forse l'equivoco sta nell'interpretare il concetto di "argento base", e per me è una ulteriore dimostrazione (se dovessero servirne ancora) di quanto sia limitato classificare un livello tecnico con queste definizioni.

Io l'anno scorso ho postato un video e baldaxski mi ha detto che secondo lui ero un argento base in cammino verso l'avanzato, ma io la gran risa nei giorni dopo la gara (scio in quella zona a Natale) la faccio tranquillo anche con uno sci solo.:D
Con questo non voglio dire che baldax ha sbagliato a giudicarmi, nel senso che probabilmente ho gravi carenze tecniche avendo preso il maestro solo agli inizi da piccolo, ma con anni di sci ho acquistato sicurezza su ogni pista e ogni terreno. La cosa che mi mette un po' a disagio, anche perchè l'ho affrontata di rado, è il fuori pista in neve profonda, dove mi è capitato, su un cambio di pendenza, di portarmi troppo in avanti e quindi impuntarmi con relativa capriola in powder.
Per quel che riguarda la fattibilità delle piste sopra citate, mi sentirei di mettere la saslong un gradino sotto e gran risa e fodoma.
 
Io l'anno scorso ho postato un video e baldaxski mi ha detto che secondo lui ero un argento base in cammino verso l'avanzato, ma io la gran risa nei giorni dopo la gara (scio in quella zona a Natale) la faccio tranquillo anche con uno sci solo.:D
Con questo non voglio dire che baldax ha sbagliato a giudicarmi, nel senso che probabilmente ho gravi carenze tecniche avendo preso il maestro solo agli inizi da piccolo, ma con anni di sci ho acquistato sicurezza su ogni pista e ogni terreno. La cosa che mi mette un po' a disagio, anche perchè l'ho affrontata di rado, è il fuori pista in neve profonda, dove mi è capitato, su un cambio di pendenza, di portarmi troppo in avanti e quindi impuntarmi con relativa capriola in powder.
Per quel che riguarda la fattibilità delle piste sopra citate, mi sentirei di mettere la saslong un gradino sotto e gran risa e fodoma.

Ciao sux, ho visto il tuo video.

Tu sei il classico sciatore che, nonostante la sciata grezza, hai un buon controllo di piedi, è in grado di affrontare con disinvoltura tutte le piste, al di là dello stile. Una specie di "istinto di sopravvivenza" che si sviluppa con le tante uscite sugli sci, e quindi con la nevicità e la confidenza con l'atto sciatorio.

I livelli della scuola sci hanno un difetto: trattano di determinati tipi di esecuzione tecnica, senza dire molto sulla reale capacità di adattamento e di lettura del terreno.

Per cui ritengo sbagliato porre solo 2 sottocategorie all'interno di ogni livello: al contrario, secondo me dovrebbero essere almeno 4, e tenendo conto anche di parametri come appunto questi aspetti che solitamente non sono presi in considerazione.

Dopotutto quello dei livelli è una progressione didattica, di capacità di eseguire determinate curve, non di capacità di affrontare i pendii.

Ci sono certi sciatori che sciano a sci paralleli, ma che hanno difficoltà a gestire i piedi, non usano sistematicamente i bastoncini, si vede chiaramente che fanno fatica ad affrontare un pendio medio... questi sono all'inizio del percorso argento, per cui si dice loro che sono "di livello argento base", anche se di fronte a un pendio ripido oppure medio ma a gobbe, fanno una gran fatica e per loro arrivare in fondo alla pista sui propri piedi, e non sul sedere, è una conquista.

Ecco, quando si parla di livelli a proposito di una domanda, come "quale sci è più indicato per me?", e "sono in grado di affrontare queste piste?", e bene essere cautelativi, oppure indagare bene sull'attitudine sciatoria di chi fa la domanda. Dopotutto, finchè non vediamo sciare queste persone, non possiamo parlare con cognizione di causa.

Comunque, dinanzi a questi "argento base", che il più delle volte hanno iniziato da poco a sciare, e in cui è evidente la scarsa confidenza con la neve e il muoversi su un paio di sci, ce ne sono altri che, pur avendo preso il maestro solo all'inizio, e poi aver proseguito da autodidatti, il più delle volte con una tecnica grezza ma efficace (ma con qualche eccezione, ho conosciuto un paio di ragazzi che da autodidatti sono riusciti a esprimere un livello tecnico valido, vedi Mr.White e ilconte). Possiamo definirli "argento autodidatta, sciatore di lunga data", per identificare pienamente tutto ciò.

Tali sciatori, sono enormemente più sicuri e disinvolti dei precedenti, ma per i canoni della scuola sci non esprimono un livello tecnico adeguato a classificarli molto più in là dell'argento base. Li classifichiamo argento avanzato? Anche quando non esprimono compiutamente il gesto tecnico proprio di questo livello? No, non possiamo.

Diciamo loro: con un paio di aggiustamenti tecnici, puoi entrare a pieno diritto nell'argento avanzato.

Quindi, al momento, sono poco più che argento base? Cioè, che sono appena più bravi dell'"argento base" descritto prima?

Ecco qui spiegato l'evidente limite della classificazione secondo la scuola sci, e perchè questo dato va SEMPRE preso con le molle.

Scusate la digressione OT... mi sa che è il caso crosspostare questo mio intervento in una nuova discussione in scuola sci.
 

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Porta vescovo è stata una battaglia l'ho fatta per ritornare verso Canazei che eravamo andati sulla Marmolada, tra che era "distrutta" quelle cavolo di gobbe.... ci siamo passati verso le 16:00 forse anche più tardi, dopo pranzo!, quindi stanchi dalla giornata trascorsa e cosa più importante non sono un fenomeno "forse mi attesto su un argento base-intermedio" e scio purtroppo per lontananza in Appennino in piste lunghe al max 1Km!; Bè secondo la mia modesta impressione è stata molto peggio della GranRisa, non riuscivo a girare attorno alle gobbe, ne facevo 5o6, poi perdevo il ritmo e alla successiva la prendevo in pieno e quando andava bene mi fermavo :) , però alla fine di quel calvario mi è scattato una sorta di meccanismo e sono riuscito ad essere più veloce nei cambi di direzione, non sò se era un'impressione ma mi ha fatto bene :D; mentre il problema grosso della GranRisa è che se la fai tutta senza fermarti arrivi alla fine spolmonato con le gambe in preda all'acido lattico sembra che vanno a fuoco!!!
 
Se per argento base (o avanzato) intendiamo tutti questo:

http://www.lamsi.lombardia.it/index.php?option=com_seyret&Itemid=48&task=videodirectlink&id=8

Non vedo che problemi ci sarebbero a fare le piste citate. Chiaro, a velocità adeguate e attenti agli altri, però non vedo particolari problematiche.
Ovvio che le pendenze maggiori, il manto non sempre perfetto, la condizione fisica rendono il gesto atletico più difficile, specie se fatto alle 16.00 (orario dove avvengono la maggior parte degli incidenti).
Se poi un fattore di analisi è che le scuole sci danno la medaglietta anche a chi non la "merita" (troppo spesso vero) allora è tutto un altro discorso.

Cris
 
@ Drey: sottoscrivo pienamente tutto quanto hai appena espresso !!

Il mio credo sia un esempio calzante: mi auto-(soprav)valutavo argento avanzato. A giugno ho fatto il corso con Jam Session ed il maestro, al primo pendio per dividere i partecipanti, mi ha messo nel gruppo che ho poi scoperto essere quello degli "argento base" :evil:. Ovviamente aveva ragione lui e l'ho capito quando, affrontandone i relativi esercizi, mi sono accorto di non eseguirli correttamente. Poi ovviamente grazie appunto al maestro in una settimana è cambiato tutto e lui stesso ( uno che non regala molto, credo) mi ha valutato argento intermedio, non lontano da un avanzato pieno.

Eppure, prima di quella settimana, ho sciato spesso anche sul ripido (Porta Vescovo, Ornella, Fodoma, per capirci) e non ho mai sinceramente avuto problemi di "sopravvivenza"; ovviamente derapavo ed il gesto tecnico era quello che era ma sempre in pieno controllo.

Credo quindi anch'io che la classificazione dell'Amsao, pur essendo giusta sotto il profilo tecnico, non sia completamente esaustiva dei differenti livelli di sciatore. Al riguardo, ricordo di aver letto qualcosa proprio di Valerio 8o Paolo?) Malfatto che proponeva l'introduzione di un valore numerico da 0 a 100 oltre ai consueti livelli Amsao.

Se ho detto qualche :MUCCA distruggetemi pure!
 
Se per argento base (o avanzato) intendiamo tutti questo:

http://www.lamsi.lombardia.it/index.php?option=com_seyret&Itemid=48&task=videodirectlink&id=8

Non vedo che problemi ci sarebbero a fare le piste citate. Chiaro, a velocità adeguate e attenti agli altri, però non vedo particolari problematiche.
Ovvio che le pendenze maggiori, il manto non sempre perfetto, la condizione fisica rendono il gesto atletico più difficile, specie se fatto alle 16.00 (orario dove avvengono la maggior parte degli incidenti).
Se poi un fattore di analisi è che le scuole sci danno la medaglietta anche a chi non la "merita" (troppo spesso vero) allora è tutto un altro discorso.

Cris

Vipergino, trovo impeccabile il tuo ragionamento, ma c'è una considerazione di fondo da fare: il livello argento espresso da uno sciatore che ha approcciato da poco la sciata a sci paralleli, è molto più incerto e insicuro di quello espresso da un maestro...

Molto spesso i maestri ti dicono: "facciamo delle esecuzioni del livello argento base", il che può presupporre di aver raggiunto quel livello... quando in realtà è un "obiettivo da raggiungere", da qui molti fraintendimenti....

E aggiungo anche: saper impostare una sciata a sci paralleli, non vuol certo dire essere in grado di affrontare qualsivoglia tipo di pendio... certamente questo è vero per chi ha iniziato a sciare da poco, e c'è da riflettere come, con gli attrezzi moderni, si sia oggigiorno in grado di "bruciare le tappe" sotto il profilo del livello tecnico, ma non sempre questo va di pari passo con la capacità di saper interpretare e affrontare un pendio, al modo che il livello tecnico attribuito al gesto tecnico, lascerebbe supporre... (spero di esser stato chiaro... l'ho detto in modo sicuramente un po' contorto :-?)
 
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Vipergino, trovo impeccabile il tuo ragionamento, ma c'è una considerazione di fondo da fare: il livello argento espresso da uno sciatore che ha approcciato da poco la sciata a sci paralleli, è molto più incerto e insicuro di quello espresso da un maestro...

Molto spesso i maestri ti dicono: "facciamo delle esecuzioni del livello argento base", il che può presupporre di aver raggiunto quel livello... quando in realtà è un "obiettivo da raggiungere", da qui molti fraintendimenti....

E aggiungo anche: saper impostare una sciata a sci paralleli, non vuol certo dire essere in grado di affrontare qualsivoglia tipo di pendio... certamente questo è vero per chi ha iniziato a sciare da poco, e c'è da riflettere come, con gli attrezzi moderni, si sia oggigiorno in grado di "bruciare le tappe" sotto il profilo del livello tecnico, ma non sempre questo va di pari passo con la capacità di saper interpretare e affrontare un pendio, al modo che il livello tecnico attribuito al gesto tecnico, lascerebbe supporre... (spero di esser stato chiaro... l'ho detto in modo sicuramente un po' contorto :-?)

Son d'accordo Drey su questo.
Infatti i fraintendimenti nascono su una classificazione che di per sè non vuol dire nulla se non il "contentino" di fine corso.
Che non si possa pretendere l'armonia del gesto come un maestro ci sta, che uno sciatore reputato "argento" non sappia condurre gli sci più o meno paralleli non è proprio concesso. Sia chiaro, non è colpa dello sciatore, putroppo gli attrezzi moderni fanno bruciare le tappe ma devono essere fatti usare con criterio e non dimenticando l'ABC. Spesso vedo lezioni assurde, con metodi di 20 anni fa, quando la propedeutica ed esercizi moderni consentono di imparare velocemente.
Io in gioventù ho fatto degli allenamenti ai limiti del ridicolo, non capivo a cosa cavolo potessero servire. A distanza di anni l'ho capito.
E comunque c'è sempre una sostanziale differenza tra "sciare" e "scendere a valle", e non necessariamente uno che sa "sciare" è uno iperbravo.

Cris
 
... e c'è da riflettere come, con gli attrezzi moderni, si sia oggigiorno in grado di "bruciare le tappe" sotto il profilo del livello tecnico, ma non sempre questo va di pari passo con la capacità di saper interpretare e affrontare un pendio, al modo che il livello tecnico attribuito al gesto tecnico, lascerebbe supporre... (spero di esser stato chiaro... l'ho detto in modo sicuramente un po' contorto )

Sia chiaro, non è colpa dello sciatore, putroppo gli attrezzi moderni fanno bruciare le tappe ma devono essere fatti usare con criterio e non dimenticando l'ABC. Spesso vedo lezioni assurde, con metodi di 20 anni fa, quando la propedeutica ed esercizi moderni consentono di imparare velocemente.
Io in gioventù ho fatto degli allenamenti ai limiti del ridicolo, non capivo a cosa cavolo potessero servire. A distanza di anni l'ho capito.

Sono molto daccordo con queste affermazioni e forse uno dei punti principali del "problema" è proprio nel fatto che con gli attrezzi e le tecniche moderne (e mettiamoci anche le piste molto meglio preaparate di una volta) si bruciano le tappe e si dimenticano o si saltano alcuni passaggi fondamentali che forse un tempo erano ritenuti più importanti; come scrive Vipergino (e ben ricordo anche io avendo iniziato negli anni '70) una volta si ripetevano esercizi base ma importanti un mare di volte e in tutte le condizioni di pista e la progressione era più lenta ma quando si era imparata a fare una cosa si poteva farla ovunque (o quasi).
 
Drey lo aveva gia' detto piu' sopra. La progressione da bronzo a oro ha una natura e uno scopo didattico, null'altro. Non possiamo usarla per uno scopo per il quale NON e' stata concepita.
E' abbastanza ovvio che uno sciatore di livello alto sara' anche piu' abile e quindi in grado di affrontare piste piu' "complicate" ma non c'e' una corrispondenza 1 a 1 tra livello e piste (a cui aggiungere variabili come tipo di neve, visibilita', stanchezza, quantita' di bombardini nelle vene, ecc.).
 
Drey lo aveva gia' detto piu' sopra. La progressione da bronzo a oro ha una natura e uno scopo didattico, null'altro. Non possiamo usarla per uno scopo per il quale NON e' stata concepita.
E' abbastanza ovvio che uno sciatore di livello alto sara' anche piu' abile e quindi in grado di affrontare piste piu' "complicate" ma non c'e' una corrispondenza 1 a 1 tra livello e piste (a cui aggiungere variabili come tipo di neve, visibilita', stanchezza, quantita' di bombardini nelle vene, ecc.).
E' questa la cosa che mi lascia più perplesso, per me (ma magari è una c....a) uno sciatore di livello x dovrebbe essere in grado di esprimere il suo livello su quasi tutti i pendii e con quasi tutti i fondi (es. lasciando perdere le piste barrate o il pieno di bombardini), non solo su piste ampie tirate come bigliardi con neve perfetta e di pendenza media; ad esempio un "oro base" che sa tirare curve in conduzione solo nelle condizioni scritte sopra e che su un muretto con gobbe va in crisi per me non è un oro base, non so se mi spiego.
 
da pippa quale sono credo che conti molto la responsabilità dello sciatore e la consapevolezza che ha dei suoi limiti... man mano che "livelli, veri o presunti, aumentano" (o cmq si migliora e basta), aumenta anche la sicurezza che si ha nelle diverse piste (chi meglio di voi poù saperlo..:D).. ed è questa cosa che fa la differenza.. io posso dire di aver fatto una pista difficile il mercoledì mattina con bella neve e poca gente (e magari con davanti il maestro), ma saprei farla in mezzo al casino (e magari con qualche lastrone di ghiaccio) con la stessa sicurezza?! farla una volta o cmq riuscire a scendere in fondo non significa essere capace di farla... e qui risiede la differenza tra "perdere quota" e "sciare" che qualcuno sottolinea sempre... ci vuole testa per capire quando si può fare una cosa e quando non si è in grado di farla. ok, potrei dire di aver fatto una pista impegnativa, ma come? mi sono veramente divertito?
io personalmente no... preferisco (e sono sicuro anche in futuro) delle belle rosse larghe dove poter sciare in sicurezza, tranquillità e con la giusta concentrazione per fare bene le cose che so fare... stesso discorso se si pensa alle piste meno ripide (anche parti di nere di collegamento) ma molto strette, dove o sei capace di controllare il tuo sci (e la velocità) in modo impeccabile o rischi veramente di poter far male a qualcuno... :-?
sta di fatto che non conosco il livello delle piste citate, ma credo siano abb.za impegantive.. correggetemi se sbaglio..
 
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