Io l'anno scorso ho postato un video e baldaxski mi ha detto che secondo lui ero un argento base in cammino verso l'avanzato, ma io la gran risa nei giorni dopo la gara (scio in quella zona a Natale) la faccio tranquillo anche con uno sci solo.
Con questo non voglio dire che baldax ha sbagliato a giudicarmi, nel senso che probabilmente ho gravi carenze tecniche avendo preso il maestro solo agli inizi da piccolo, ma con anni di sci ho acquistato sicurezza su ogni pista e ogni terreno. La cosa che mi mette un po' a disagio, anche perchè l'ho affrontata di rado, è il fuori pista in neve profonda, dove mi è capitato, su un cambio di pendenza, di portarmi troppo in avanti e quindi impuntarmi con relativa capriola in powder.
Per quel che riguarda la fattibilità delle piste sopra citate, mi sentirei di mettere la saslong un gradino sotto e gran risa e fodoma.
Ciao sux, ho visto il tuo video.
Tu sei il classico sciatore che, nonostante la sciata grezza, hai un buon controllo di piedi, è in grado di affrontare con disinvoltura tutte le piste, al di là dello stile. Una specie di "istinto di sopravvivenza" che si sviluppa con le tante uscite sugli sci, e quindi con la nevicità e la confidenza con l'atto sciatorio.
I livelli della scuola sci hanno un difetto: trattano di determinati tipi di esecuzione tecnica, senza dire molto sulla reale capacità di adattamento e di lettura del terreno.
Per cui ritengo sbagliato porre solo 2 sottocategorie all'interno di ogni livello: al contrario, secondo me dovrebbero essere
almeno 4, e
tenendo conto anche di parametri come appunto questi aspetti che solitamente non sono presi in considerazione.
Dopotutto quello dei livelli è una progressione didattica, di capacità di eseguire determinate curve, non di capacità di affrontare i pendii.
Ci sono certi sciatori che sciano a sci paralleli, ma che hanno difficoltà a gestire i piedi, non usano sistematicamente i bastoncini, si vede chiaramente che fanno fatica ad affrontare un pendio medio... questi sono all'inizio del percorso argento, per cui si dice loro che sono "di livello argento base", anche se di fronte a un pendio ripido oppure medio ma a gobbe, fanno una gran fatica e per loro arrivare in fondo alla pista sui propri piedi, e non sul sedere, è una conquista.
Ecco, quando si parla di livelli a proposito di una domanda, come "quale sci è più indicato per me?", e "sono in grado di affrontare queste piste?", e bene essere cautelativi, oppure indagare bene sull'attitudine sciatoria di chi fa la domanda. Dopotutto, finchè non vediamo sciare queste persone, non possiamo parlare con cognizione di causa.
Comunque, dinanzi a questi "argento base", che il più delle volte hanno iniziato da poco a sciare, e in cui è evidente la scarsa confidenza con la neve e il muoversi su un paio di sci, ce ne sono altri che, pur avendo preso il maestro solo all'inizio, e poi aver proseguito da autodidatti, il più delle volte con una tecnica grezza ma efficace (ma con qualche eccezione, ho conosciuto un paio di ragazzi che da autodidatti sono riusciti a esprimere un livello tecnico valido, vedi Mr.White e ilconte). Possiamo definirli "argento autodidatta, sciatore di lunga data", per identificare pienamente tutto ciò.
Tali sciatori, sono enormemente più sicuri e disinvolti dei precedenti, ma per i canoni della scuola sci non esprimono un livello tecnico adeguato a classificarli molto più in là dell'argento base. Li classifichiamo argento avanzato? Anche quando non esprimono compiutamente il gesto tecnico proprio di questo livello? No, non possiamo.
Diciamo loro: con un paio di aggiustamenti tecnici, puoi entrare a pieno diritto nell'argento avanzato.
Quindi, al momento, sono poco più che argento base? Cioè, che sono appena più bravi dell'"argento base" descritto prima?
Ecco qui spiegato l'evidente limite della classificazione secondo la scuola sci, e perchè questo dato va SEMPRE preso con le molle.
Scusate la digressione OT... mi sa che è il caso crosspostare questo mio intervento in una nuova discussione in scuola sci.